CAPOLUPO: APPROVARE LA DELEGA FISCALE (IlSole24Ore)

sabato 01 dicembre 2012


Il Sole24Ore - 01 dicembre 2012

CAPOLUPO: APPROVARE LA DELEGA


Sa.Fo.

I travagli della delega fiscale (si veda a pagina 9), contenente le norme sull'uniformità  terminologica di abuso del diritto e di elusione, preoccupano il comandante generale della Guardia di Finanza, Saverio Capolupo. Ieri, in un convegno organizzato dall'Università  Bocconi di Milano in occasione della consegna dei diplomi per il Master di diritto tributario 2011/2012, il generale Capolupo ha sottolineato che, se fino al 2000 era in dubbio la rilevanza penale dell'elusione, oggi no. «Ed è evidente che una mera evasione e un'elusione realizzata attraverso il transfer pricing si sommano, al fine della rilevanza penale. Francamente, separare l'evaso dall'eluso ai fini del superamento della soglia non mi convince. Del resto non si capirebbe allora perchà© il legislatore abbia introdotto questa figura giuridica» ha detto Capolupo. Per questo, ha proseguito il comandante della Gdf, l'auspicio è che «questa norma sull'abuso del diritto, alla quale anch'io ho lavorato, venga quanto prima emanata. Solo così possiamo porre la certezza del diritto alla base della nostra azione a tutela del contribuente». L'esigenza della certezza, ha sottolineato Capolupo, «Ã¨ quella che ha per prima l'amministrazione finanzaria, per tutelare l'economia legale e perseguire quella illegale».
Giuseppe Marino, direttore del master e docente alla Bocconi, ha voluto evidenziare che sull'esterovestizione non va però trascurato un aspetto importante: se esiste un certificato dell'autorità  estera che attesta che l'impresa risiede effettivamente lì, il fatto di non considerarlo probatorio viola il principio della leale collaborazione tra Stati. Un'affermazione che ha suscitato la reazione di Capolupo: «Ma se l'abuso di diritto non è sanzionabile nà© penalmente nà© amministrativamente, che lo si scriva». Pronta la replica di Marino: «Infatti è la stessa Cassazione a dire che, per configurare l'abuso del diritto, occorre il vantaggio fiscale ma anche che questo vantaggio sia la ragione determinante dell'agire, a differenza di mere "ragioni economico-sociali" come recita il Ddl».

 

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