FISCO: ENTRATE, VIA LIBERA A 68 STUDI DI SETTORE. DA DELEGA FISCO A RIFORMA VOTO, I TESTI A RISCHIO.

venerdì 07 dicembre 2012

FISCO: ENTRATE, VIA LIBERA A 68 STUDI DI SETTORE
Si' da organo collegiale
(ANSA) - ROMA, 6 DIC - Via libera della Commissione degli
esperti a 68 studi di settore e ok alla territorialita' del
livello delle quotazioni delle locazioni immobiliari. Ne da'
notizia l'agenzia delle Entrate precisando che gli studi
riguardano i comparti manifatture, servizi, commercio e
attivita' professionali e, dopo l'approvazione del Ministro
dell'Economia, saranno applicabili a partire dal 2012.
Il si' e' arrivato dall'Organo collegiale che ha il compito
di esprimere un parere, prima dell'approvazione, sulla capacita'
dei singoli studi di settore di ''fotografare'' la realta' cui
si riferiscono. (ANSA).


FISCO: ENTRATE, VIA LIBERA A 68 STUDI DI SETTORE (2)
(ANSA) - ROMA, 6 DIC - Tra le novita', i vari studi
riguarderanno, a partire dal 2012, anche i venditori
all'ingrosso di macchine e utensili agricoli inclusi i trattori;
i noleggiatori mezzi di trasporto marittimo e fluviale; ma anche
chi conduce campagne di marketing e alle concessionarie (e altri
intermediari di servizi pubblicitari).
Novita' anche riguardo agli indicatori che permettono di
differenziare l'applicazione degli studi in relazione al luogo
in cui viene svolta l'attivita' economica. Gli esperti hanno
infatti proposto di approvare la ''Territorialita' del livello
delle quotazioni immobiliari'', che ha come obiettivo la
differenziazione del territorio nazionale sulla base dei valori
di mercato degli immobili per comune, provincia, regione e area.
La Commissione ha condiviso l'impossibilita' di utilizzare
retroattivamente, in fase di accertamento, gli studi di settore
in approvazione per il periodo d'imposta 2012, poiche' costruiti
su base 2010 (un anno di crisi). (ANSA).


DA DELEGA FISCO A RIFORMA VOTO, I TESTI A RISCHIO
SU DDL PESANO INGORGO FINE LEGISLATURA-IPOTESI VOTO ANTICIPATO
(di Alessandra Chini)
(ANSA) - ROMA, 6 DIC - Dalla delega fiscale alla
diffamazione, sono molte le leggi a rischio in caso di una
chiusura anticipata della legislatura. Non saltano i decreti che
possono essere convertiti anche a Camere sciolte ma, qualora la
minaccia di Berlusconi di staccare la spina al governo si
concretizzasse, sarebbero davvero pochi i provvedimenti 'salvi'.
Ecco, in sintesi, i nodi che le Camere devono affrontare:
DA STABILITA' A DELEGA FISCALE, I NODI ECONOMICI - Avra' l'ok
definitivo il decreto sui costi della politica e gli enti locali
approvato ieri dal Senato e che dopo un esame lampo in
commissione e' arrivato in Aula a Montecitorio e domani dovrebbe
essere approvato con la fiducia. Si' definitivo ci sara' anche
al decreto Sviluppo nel quale sono state inserite, tra le altre,
le norme sul Ponte sullo stretto di Messina. Entrera' nel vivo,
poi, in Senato la Legge di Stabilita' il cui esame in Senato,
dopo il passaggio alla Camera, e' stato avviato oggi. Dovrebbe
essere approvata entro Natale con un ulteriore breve passaggio a
Montecitorio. Va convertito entro i primi di febbraio, poi, il
decreto sull'Ilva che e' in calendario in Aula per meta'
dicembre. Fin qui i provvedimenti 'certi' ai quali vanno
aggiunti il 'classico' decreto milleproroghe di fine anno e il
decreto salva-infrazioni che dovrebbe approdare a breve in Cdm.
Quasi nulle le speranze di approvazione della delega fiscale che
la scorsa settimana, al Senato, e' stata rinviata in commissione
per le divisioni interne al Pdl. C'e' infine la proposta di
legge attuativa dell'introduzione del pareggio di bilancio in
Costituzione sul quale c'e' un accordo tra maggioranza e
opposizione e, dunque, nonostante i tempi stretti dovrebbe
essere approvato entro febbraio.
DA MESSA ALLA PROVA ALLA DIFFAMAZIONE, I 'NODI' GIUSTIZIA -
Approdera' domani in Consiglio dei ministri una delle deleghe
previste nel ddl Anticorruzione: quella sull'incandidabilita' e
incompatibilita' dei condannati. Il provvedimento andra' avanti
lo stesso perche' le commissioni potranno comunque dare il
proprio parere, non vincolante, anche a Camere sciolte. Ma i
tempi potrebbero diventare stretti per l'esercizio dell'altra
delega: quella sul collocamento fuori ruolo dei magistrati. A
rischio, invece, le norme relative alle toghe 'prestate' alla
politica: il ddl e' fermo in Senato e probabilmente non ci sara'
tempo neanche per il primo via libera in commissione Giustizia.
Analogo il discorso per la responsabilita' civile dei
magistrati, inserita dalla Lega nella Comunitaria 2011 durante
l'esame alla Camera. Il testo e' fermo al momento per la
sessione di bilancio in commissione a Palazzo Madama (insieme
alla Comunitaria 2012). Si sono iniziati a votare gli
emendamenti, ma non e' certo che ci siano i tempi per un ok
definitivo. Ferma in commissione al Senato sotto il peso di un
cospicuo pacchetto di emendamenti la riforma della professione
forense. Rischia di non vedere la luce anche la pdl sulla messa
alla prova per chi ha compiuto reati con pene sotto i 4 anni.
Approvato alla Camera, rischia di non passare al Senato. Stessa
sorte per la tenuita' del fatto, una sorta di depenalizzazione
dei reati minimi, e per il Falso in bilancio. Comincia dalla
prossima settimana in commissione Giustizia della Camera l'iter
del testo sulla diffamazione. Ma e' quasi impossibile che riesca
a diventare legge entro la legislatura.
DA L. ELETTORALE A PROVINCE, LE RIFORME IN BILICO - Rischia
di non vedere la luce la riforma elettorale. E' quasi certo che
non la vedra' l'attuazione dell'articolo 49 della Costituzione
per la riforma dei partiti. E si sta facendo in salita anche la
strada del decreto sulle province. Il testo scade ai primi di
gennaio ed e' in discussione in commissione al Senato dove sono
stati presentati, pero', quasi 600 emendamenti. Dovrebbe
comunque andare in Aula a meta' della settimana prossima.(ANSA).

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