INTERCETTAZIONI: COSSIGA,SU MARTINO A TREMONTI NON DO TREGUA, MINISTRO DEVE INDAGARE SU GDF - GDF FERRARA INDAGA SU 899,LUNGHE CHIAMATE CON MIRAGGIO PREMI - SCOPERTA TRUFFA OLIO LUBRIFICANTE RIVENDUTO COME CARBURANTE - MARESCIALLO GDF ARRESTATO PER CONCUS

domenica 22 gennaio 2006

 

INTERCETTAZIONI: COSSIGA,SU MARTINO A TREMONTI NON DO TREGUA

MINISTRO DEVE INDAGARE SU GDF, RISPONDA A MIA INTERPELLANZA

 

   (ANSA) - ROMA, 18 GEN - ''La propalazione di informazioni e documenti coperti da segreto, salvo diversa prassi della Procura di Milano non costituiscono certo atti di polizia giudiziaria, ma atti illeciti o almeno contrari ai doveri di disciplina, e costituiscono comportamenti sui quali il ministro da cui la Guardia di Finanza dipende direttamente, ha il diritto, il potere ed il dovere di indagare''. E' quanto afferma il presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga che continua a chiedere a Giulio Tremonti di indagare sul maggiore della Gdf Martino ''con tutti gli strumenti - sottolinea – che il mio stato di membro del Parlamento mi pone a disposizione''.

   ''Per far smettere un 'vecchio' che si e' fissato su questo problema - rileva Cossiga - sarebbe sufficiente o che Tremonti dichiari che non intende rispondere alla mia interpellanza, o che mi comunichi che ha dato inizio ad un'indagine o che il maggiore Martino e' esente da ogni responsabilita'; oppure, aspettare che con la assai probabile sconfitta della Casa delle Liberta', egli venga sostituito al ministero! Se comunque - ribadisce il senatore a vita - qualche parola puo' avere fatto credere che io abbia rivolto qualche accusa o solo abbia sollevato anche solo dei sospetti sul comportamento di Giulio Tremonti, gli chiedo pubblicamente scusa. Ma non gli daro' tregua lo stesso''.  (ANSA).

 

GDF FERRARA INDAGA SU 899,LUNGHE CHIAMATE CON MIRAGGIO PREMI

 

   (ANSA) - FERRARA, 17 GEN - Basta con le telefonate col trucco: la Guardia di finanza ha aperto un'inchiesta sui premi fasulli offerti vie telefono, e lancia un appello ai cittadini raggirati di Ferrara di contattare il 117. Le indagini sono state aperte su un numero '899', per verificare se dietro le comunicazioni via telefono di favolosi premi, che nessuno riesce ad avere perche' cade la linea, si possano ravvisare gli estremi della truffa. La truffa consisterebbe nell'indurre il cittadino a chiamare quel numero e a spendere una bella manciata di euro per la telefonata a tariffa maggiorata, in cambio di una 'fregatura'.

   Sono stati diversi articoli pubblicati dalla 'Nuova Ferrara', che hanno raccolto i dubbi e i sospetti di molti ferraresi, ad indurre le stesse Fiamme Gialle della citta' estense ad aprire l'indagine dopo aver ricevuto alcune segnalazioni al 117. I cittadini informavano di essere stati contattati telefonicamente ''per ritirare i fantomatici premi'': come spiegato dal comandante provinciale, tenente colonnello Fulvio Bernabei, ''la Finanza ha avviato le indagini del caso per verificare la sussistenza di eventuali illeciti''.    Secondo quanto emerso dalle segnalazioni, una voce preregistrata dice all'incredulo cittadino che ha vinto uno dei bellissimi premi: un'Alfa Romeo Spider, una tv al plasma da 42 pollici, una fotocamera di precisione, un week end a Londra per due persone. Ma per sapere qual e' il premio bisogna telefonare a quell'899: qui si viene avvisati del costo della telefonata e dopo 5 secondi una voce femminile chiede di digitare l'eta' e il numero di telefono dal quale si effettua la chiamata. Infine al termine di una lunga 'chiacchierata' su quanto e' bella la fotocamera, su quanto e' interessante il soggiorno a Londra e via dicendo, viene comunicato qual e' il premio. Ma un attimo dopo cade la linea. Questo pero' solo ai piu' fortunati, perche' in genere la linea cade ancora prima dell'assegnazione del premio. Anche un consigliere comunale di An, Francesco Rendine, pure lui contattato da questo numero '899', ha interpellato la squadra di polizia giudiziaria dei carabinieri, con l'intenzione di presentare una denuncia.(ANSA).

 

SCOPERTA TRUFFA OLIO LUBRIFICANTE RIVENDUTO COME CARBURANTE

 

   (ANSA) - ANCONA, 19 GEN - Un' organizzazione criminale composta da 24 persone e operante in dieci regioni italiane, acquistava olio lubrificante base facendone figurare la vendita a societa' estere inesistenti, e poi lo rivendeva a ditte italiane di autotrasporti che lo utilizzavano invece come carburante per autotrazione. In questo modo gli indagati evadevano Iva e accise, risparmiando sui costi carburante circa il 60%.

   Lo ha scoperto il nucleo regionale della Guardia di Finanza di Ancona, guidato dal comandante Mario Ortello, a seguito di indagini partite due anni fa da un monitoraggio fatto nel porto di Ancona e culminate in numerosi sequestri di cisterne e autocisterne. Nell' operazione, denominata 'Hermes', sono stati notificati due ordini di custodia cautelare agli arresti domiciliari e tre obblighi di dimora per accuse di associazione per delinquere finalizzata a frode fiscale e truffa aggravata. La Gdf ha accertato circa 7 milioni di litri di ''carburante'' immesso illegalmente sul mercato, per un' evasione d' accise di circa 3 milioni di euro.

   La banda si approvvigionava presso una raffineria di Corinto (Grecia) ma anche presso l' Eni di Livorno, senza che le due aziende petrolchimiche fossero a conoscenza del successivo utilizzo e percorso del prodotto. L' olio, utilizzato per autotrazione allo stato puro o mescolato a gasolio, veniva fatto entrare legalmente dai porti di Ancona, Bari e Venezia. Ma invece della destinazione estera indicata sulle fatture (Olanda e Portogallo) l' olio veniva utilizzato illegalmente da autotrasportatori di varie regioni italiane (Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana, Molise, Abruzzo, Puglia, Calabria e Sicilia). L'inchiesta e' del sostituto procuratore della Repubblica di Ancona Rosario Lioniello. (ANSA).

 

MARESCIALLO GDF ARRESTATO PER CONCUSSIONE A DESENZANO

 

   (ANSA) - DESENZANO DEL GARDA (BRESCIA), 21 GEN - La Guardia di Finanza di Brescia ha arrestato stamani il comandante delle Fiamme Gialle della tenenza di Desenzano del Garda, il maresciallo V.F, con le accuse di corruzione, concussione e rivelazione di segreto d' ufficio per fatti avvenuti tra il 1999 e il 2001, quando l'indagato prestava servizio a Gardone Valtrompia. L'ordinanza di custodia cautelare in carcere e' stata firmata dal Gip bresciano Carlo Bianchetti.

   Il maresciallo, che a Desenzano svolge funzioni luogotenenziali, secondo l'accusa avrebbe favorito imprenditori di Lumezzane evitando di sottoporli a controllo fiscale.

   Le indagini sono state condotte congiuntamente dal nucleo di polizia tributaria della Gdf di Brescia e da personale della squadra mobile della Questura di Brescia.

   Le irregolarita', in particolare, sono poi emerse durante controlli eseguiti nei confronti di quegli stessi imprenditori, nel 2005.

   Il maresciallo e' stato sospeso dal servizio mentre le indagini continuano, coordinate dal pm bresciano Gianfranco Gallo.(ANSA).

 


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