L.STABILITA': UN ANNO IN PIU' PER PROMOZIONE GENERALI GDF. CONGELATE ELEZIONI PROVINCE NEL 2013, PIU' SOLDI A ENTI LOCALI - FISCO PIEGA PMI, 58% SI INDEBITA PER PAGARE TASSE. PER UN MLN PICCOLE IMPRESE +22% IMPOSTE IN ULTIMI 12 MESI

domenica 16 dicembre 2012

L.STABILITA': UN ANNO IN PIU' PER PROMOZIONE GENERALI GDF
(ANSA) - ROMA, 15 DIC - Sara' necessario un anno in piu' di
permanenza nel grado precedente per diventare generale di
divisione e generale di corpo d'armata della guardia di Finanza.
Una norma approvata con un emendamento alla Legge di Stabilita'
prevede che a partire dal prossimo ottobre aumenta di un anno
''il periodo minimo di permanenza nei gradi di generale di
brigata e di divisione nel ruolo normale degli ufficiali della
Guardia di Finanza ai fini dell'avanzamento ai gradi
superiori''(ANSA).

L.STABILITA':PRECARI SALVI FINO A LUGLIO E STOP SFRATTI
CONGELATE ELEZIONI PROVINCE NEL 2013, PIU' SOLDI A ENTI LOCALI
(di Chiara Scalise)
(ANSA) - ROMA, 15 DIC - I precari della pubblica
amministrazione possono tirare un sospiro di sollievo, almeno
fino a luglio. Chi ha un contratto a tempo da oltre tre anni - e
sarebbero molte migliaia gli interessati - se lo vedra' infatti
rinnovato per altri sei mesi e potra' contare su una quota del
40% nei concorsi pubblici. Boccata d'ossigeno anche per chi e'
sotto sfratto e che avra' altri sei mesi di tempo. A prevedere
il consueto pacchetto di rinvii di fine anno e' il treno della
Legge di Stabilita', alla quale e' stato agganciato il vagone
del cosiddetto Milleproroghe.
Le novita' saranno votate solo lunedi', quando la commissione
Bilancio del Senato dovrebbe chiudere i lavori. Il testo infatti
e' atteso martedi' mattina in Aula e gia' nel pomeriggio
potrebbe essere approvato dal Senato con tanto di voto fiducia e
passare poi cosi' alla Camera, il cui ok finale e' previsto per
giovedi'. Dopodiche' la parola passera' al Presidente della
Repubblica, che dovra' sciogliere le Camere.
La maggioranza non c'e' piu' ormai da dieci giorni ma in
Parlamento Pdl e Pd su diversi temi uniscono le forze: e' il
caso della revisione del Patto di Stabilita' dove i partiti
hanno spuntato 850 milioni di euro in piu' e che i relatori
Giovanni Legnini e Paolo Tancredi sperano possano essere
ulteriormente incrementati. Restando in tema di enti locali,
viene anche messo nero su bianco il congelamento della riforma
delle province e quello del rinnovo delle loro giunte per tutto
il 2013.
Se per alcuni capitoli non e' ancora detta comunque l'ultima
parola, su numerosi fronti ormai la partita si e' chiusa. Si
assottigliano sempre piu' le speranze di vedere nel prossimo
futuro un taglio delle tasse: Governo e Parlamento ci hanno
ripensato infatti scegliendo di non destinare i risparmi degli
interessi dovuti al calo dei tassi sui titoli pubblici
(andamento fotografato anche dallo spread) al Fondo per la
riduzione del peso del fisco. Buone notizie invece in arrivo per
i neogenitori che d'ora in poi potranno contare sul congedo a
ore, al pari di quanto accade in Europa. Altra novita' che
finalmente approda anche in Italia, grazie al travaso del dl
salva infrazioni, e' la fattura elettronica.
A testimonianza della natura 'omnibus' della Legge di
Stabilita' ecco che spunta un super commissario per la gestione
dei rifiuti di Roma. ''In Italia - protesta pero' il leghista
Massimo Garavaglia - ai commissariamenti seguono sempre
finanziamenti statali. Clini ha gia' trovato una nuova
poltrona''. Timori che il sindaco di Roma Gianni Alemanno
declassa a ''sciocchezza'', convinto che invece cosi' si
risolvera' l'emergenza.
Salvato in corner anche l'Expo, i cui fondi non vengono piu'
tagliati e per il quale si prevede una accelerazione delle
procedure per la realizzazione di tutte le opere mentre,
passando di nuovo da un tema all'altro, i senatori hanno
approvato lo slittamento al primo marzo 2013 del termine entro
il quale Mps potra' emettere le obbligazioni da vendere al
Tesoro, i cosiddetti Monti-Bond. Insomma, da Nord a Sud vengono
trovate risorse per tutti.
Infine, qualche ritocco anche in tema di giustizia. I giudici
onorari e i giudici di pace che sarebbero dovuti scadere a fine
anno potranno mantenere per altri 12 mesi l'incarico, mentre
viene garantita una via preferenziale nell'uso dei fondi alle
assunzioni dei magistrati nonche' prevista la possibilita' (con
tanto di dote finanziaria ad hoc) di far crescere la squadra
degli avvocati dello Stato. In un provvedimento che molto
'distribuisce', fra i pochi a 'rimetterci' sono i generali della
Guardia di Finanza: sara' necessario infatti un anno in piu' di
permanenza nel grado precedente per diventare generale di
divisione e generale di corpo d'armata.(ANSA).

FISCO PIEGA PMI, 58% SI INDEBITA PER PAGARE TASSE
PER UN MLN PICCOLE IMPRESE +22% IMPOSTE IN ULTIMI 12 MESI
(ANSA) - ROMA, 15 DIC - Il fisco piega le piccole e medie
imprese. Tanto che il 58%, ben piu' di una su due, e' costretto
a chiedere prestiti e quindi contrarre nuovo debito, per pagare
le tasse. Oppure, come emerge da un'indagine di
Ispo-Confartigianato, e' costretto a chiedere una dilazione di
pagamento al fisco stesso. Un destino che coinvolge ben 615.000
aziende di piccole e medie dimensioni, mentre sono 40.000 gli
imprenditori che non potranno pagare le imposte per mancanza di
liquidita'. Mentre per il 26% delle imprese l'accresciuto peso
del fisco ha causato ritardi nel pagamento di alcune imposte.
Un quadro sconcertante, spiegato dalla crescente imposizione
fiscale sulle piccole imprese: su oltre un milione di queste (il
74% del totale), infatti, negli ultimi 12 mesi la pressione e'
aumentata del 22,6%. E questa percentuale in media nazionale
viene addirittura superata nei casi delle imprese con dipendenti
(79%), in quelle localizzate nel Nord Ovest (83%) e nel
Mezzogiorno (80%), nelle aziende impegnate nel settore dei
servizi alla persona (80%).
Il sondaggio Ispo-Confartigianato mette in luce anche le
pesanti conseguenze della crescita della pressione fiscale, che
diventa tra l'altro ogni giorno piu' 'complicata' a causa delle
innumerevoli complessita' burocratiche: il 33% degli
imprenditori e' stato costretto a ritardare il pagamento dei
propri fornitori, mentre il 29% ha dovuto rinunciare a fare
nuovi investimenti in azienda. Ovvero ha dovuto rinviare a tempi
migliori ogni possibile prospettiva di crescita, con conseguenti
e paralleli effetti negativi anche sull'occupazione: il 16%
delle imprese ha rinunciato ad assumere personale e il 14% ha
dovuto licenziare i dipendenti o ricorrere agli ammortizzatori
sociali.
''Il sondaggio - sottolinea il Presidente di Confartigianato
Giorgio Merletti - conferma quanto denunciamo da tempo a
proposito dell'impennata della pressione fiscale sul sistema
produttivo. Secondo le nostre rilevazioni, nel 2012 le entrate
fiscali sono cresciute di 24,8 miliardi, al ritmo di 47.238 euro
al minuto, e hanno raggiunto il livello del 44,7% del Pil, con
un aumento di 2,2 punti in un solo anno. Tra il 2005 e il 2013
l'incremento delle entrate fiscali 'assorbe' il 97,3%
dell'incremento del PIL. Sono numeri che parlano chiaro: se
vogliamo ritrovare la strada per uscire dalla crisi, e'
indispensabile intervenire per ridurre la pressione fiscale
sulle imprese''.(ANSA).

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