IL FENOMENO DEGLI "ENCOMI FACILI IN GDF" E IL PROCEDIMENTO PENALE MILITARE PER UN TOPIC NEL FORUM DI FICIESSE. OVVERO: QUANDO SONO I GENERALI A SPINGERE PER LA SMILITARIZZAZIONE DEL CORPO - di Giuseppe Fortuna

domenica 06 gennaio 2013

 

IL FENOMENO DEGLI “ENCOMI FACILI IN GDF” E IL PROCEDIMENTO PENALE MILITARE PER UN TOPIC NEL FORUM DI FICIESSE. OVVERO: QUANDO SONO I GENERALI A SPINGERE PER LA SMILITARIZZAZIONE DEL CORPO – di Giuseppe Fortuna
 

 

 

Quella degli “encomi facili” nella Guardia di finanza è un problema che gli appartenenti all’istituzione conoscono bene e che ha un impatto fortemente negativo sulla coesione interna e sullo spirito di corpo.

Un fenomeno, inoltre, che può incidere perfino sulla tenuta morale, perchà© il messaggio subliminale che tali riconoscimenti sottendono è che quel che conterebbe davvero se si vogliono raggiungere le mete agognate (avanzamenti, trasferimenti e cambi o mantenimento di incarichi) non sia tanto o soltanto l’impegno, la professionalità  e magari anche la genialità  nel fare il proprio dovere, quanto la fedeltà  e l’obbedienza cieca, acritica e assoluta ai superiori, compresi quelli scorretti che di tanto in tanto si fanno largo anche nel Corpo.

Un argomento delicatissimo, quindi, che non poteva non essere largamente discusso nel forum internet della nostra associazione, dove infatti, se si inserisce la parola “encomi” nel motore di ricerca, emergono la bellezza di 2478 messaggi.


Che dovrebbe fare a questo punto un’amministrazione virtuosa?

Innanzi tutto, rallegrarsi dell’esistenza di una leva così potente per motivare i dipendenti a dare quello che serve ai cittadini e al paese. Quindi, monitorare i messaggi e, se emerge malcontento, interrogarsi su quali strade intraprendere per migliorare la situazione.


Fa così la Guardia di finanza? Noi crediamo che molti comandanti facciano o vorrebbero si facesse così, ma in questi ultimi tempi sono emerse due notizie preoccupanti.

La prima è apparsa il 30 marzo scorso sul quotidiano Italia Oggi che ha riferito di una ventina di encomi solenni elargiti per la Festa del Corpo del 2011, la collaudatissima cerimonia che si svolge il 21 giugno di ogni anno, tra i quali anche un maresciallo posto alla guida (sebbene non si tratti di mansione da ispettore) dell’automezzo che ha trasportato il Capo dello Stato.


Dove sono, di grazia, gli atti “eccezionali” previsti e pretesi dal regolamento di disciplina militare? E perchà© per quell’evento non è stato concesso un encomio cumulativo al reparto organizzatore come espressamente previsto?

La risposta è di tutta evidenza: gli encomi cumulativi non possono essere trascritti nei libretti e quindi non danno vantaggi personali. Ma allora sono opportuni, oltre che corretti, questo genere di comportamenti? Per di più, se ad adottarli è il numero uno del Corpo?


La seconda notizia è di questi ultimi giorni e riguarda un procedimento penale per un topic (cioè un argomento di discussione) aperto più di due anni fa nel forum di Ficiesse con il titolo “Complimenti ai colleghi pugliesi”. Vi si parla, con accenti critici, ma mai offensivi, di encomi conferiti anche in questo caso in occasione di una Festa del Corpo, quella tenuta a Bari nel 2010.

I riconoscimenti erano stati emessi probabilmente da un generale territoriale in favore degli appartenenti a una sezione relazioni esterne del locale Comando regionale. Persone, quindi, preparate appositamente per lavorare in occasione di tal genere di cerimonie. Eppure, nell’attestato si legge che è stata data prova di: elevato attaccamento alle istituzioni, assoluta riservatezza, alto senso del dovere e della responsabilità , encomiabile zelo, costante impegno, incondizionata disponibilità , determinante apporto personale, proficua ed incisiva azione, assoluta efficienza, instancabile tenacia.

Come si poteva essere d’accordo con questa ennesima evidentissima forzatura? Ed ecco gli ulteriori 33 messaggi postati nel forum della nostra associazione.

Sennonchà© un comandante di corpo dipendente del generale che quegli encomi ha rilasciato, deve aver preso carta e penna e ha inviato un’informativa di reato alla Procura militare di Napoli ipotizzando la diffamazione militare aggravata. Ovviamente ci auguriamo che i magistrati militari risolvano il caso in modo positivo per gli indagati, anche perchà© non si riuscirebbe davvero a comprendere come mai tanti comandanti di corpo non abbiano rinvenuto alcunchà© di offensivo negli altri 2445 messaggi.

Noi di Ficiesse faremo di tutto per aiutare gli amici indagati e proprio oggi avviamo una sottoscrizione pubblica sul sito internet per le loro spese legali. Ma non possiamo non avvertire che è proprio questa evidente incapacità  di alcuni vertici, anche massimi, del Corpo di comprendere il nuovo e cosa serve ai cittadini e al paese che stanno spingendo la Guardia di finanza verso la sua smilitarizzazione. 


GIUSEPPE FORTUNA
Segretario generale Ficiesse
giuseppefortuna@hotmail.com
340.2813453
 

 


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