FISCO: BEFERA, REDDITOMETRO NON E'STATO DI POLIZIA FISCALE. 'SERVE PER INDIVIDUARE CASI DI SPUDORATA EVASIONE'. MONTI, REDDITOMETRO NON E' STATO DI POLIZIA FISCALE

mercoledì 09 gennaio 2013

FISCO: BEFERA, REDDITOMETRO NON E'STATO DI POLIZIA FISCALE
'SERVE PER INDIVIDUARE CASI DI SPUDORATA EVASIONE'
(ANSA) - ROMA, 8 GEN - ''Il nostro redditometro consiste in
una procedura informatica che, incrociando banche dati e
utilizzando con estrema cautela indicatori di tipo statistico,
punta a individuare, con la maggiore attendibilita' possibile,
il grado di correlazione fra il reddito che emerge dalle
dichiarazioni fiscali di un soggetto e la sua capacita' di
spesa, quale risulta invece dai dati di cui il Fisco dispone''.
Lo spiega il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Attilio
Befera, in una lettera al Corriere della Sera in cui difende il
redditometro, che ''non significa Stato di polizia fiscale''.
''La funzione del redditometro e' quella di intercettare
ipotesi di scostamento assai rilevanti tra il reddito che una
persona dichiara al fisco e la capacita' di spesa che dimostra
invece di avere nei fatti'', dice Befera. Le ipotesi di
discostamento ''vanno sottoposte poi a un doppio vaglio
procedurale, per accertarne - in contraddittorio con gli
interessati - la reale fondatezza. E' una tecnica per
individuare casi reali di 'spudorata evasione fiscale', per
citare un'espressione utilizzata dal Capo dello Stato nel suo
discorso di fine anno''.
In merito all'onere della prova, ''una volta emerso uno
scostamento oltre il 20% tra il reddito dichiarato e le spese
sostenute, sta poi al contribuente addurre le ragioni che
possono comprovare, a suo avviso, questo scostamento'', prosegue
Befera. Non e' ''un caso di barbarie giuridica'', aggiunge,
perche' ''nessuno, piu' del contribuente stesso, puo' sapere
come stiano effettivamente le cose''. (ANSA).

MONTI, REDDITOMETRO NON E' STATO DI POLIZIA FISCALE
(ANSA) - ROMA, 6 GEN - ''Secondo Ostellino lo stato di
polizia fiscale c'e' gia', la sua concezione e' di grande
liberale molto stimabile sul piano intellettuale e' la tipica
forma di liberalismo italiano che fara' si' che non ci sara' mai
un Italia veramente liberale e che vede nello stato, che vada al
di la' del mantenimento dell'ordine pubblico, un'entita'
negativa. Io invece non credo allo stato troppo grande ma lo
stato puo' fare certe cose bene e non accetto quel tipo di
critica''. Cosi' Mario Monti, a Sky Tg24, replica all'accusa
mossa sul Corsera da Piero Ostellino che critica l'applicazione
del redditometro.(ANSA).



Tua email:   Invia a: