FISCO:SALE A 40% PESO TASSE UE, ITALIA SETTIMA A 42,8%. UE, FINITO TEMPO POLITICHE SOLO NAZIONALI. ASSOLTO IMPRENDITORE DA EVASIONE, 'ASL GLI DEVE SOLDI'
venerdì 11 gennaio 2013
FISCO:SALE A 40% PESO TASSE UE, ITALIA SETTIMA A 42,8%
ULTIMI DATI RELATIVI AL 2011; BELPAESE QUINTO IN EUROZONA
(ANSA) - ROMA, 10 GEN - Cresce la pressione fiscale in
Europa: nel 2011 si e' attestata a quota 40,0% nella Ue a 27 e
al 40,8% nell'eurozona, contro il 39,6% e il 40,3% del 2010.
L'Italia con il 42,8% (stabile rispetto all'anno precedente) e'
sopra la media europea e al settimo posto tra i Paesi europei
(quinta in area euro).E'quanto risulta dai dati Eurostat.(ANSA)
FISCO: SALE A 40% PESO TASSE UE, ITALIA SETTIMA A 42,8% (2)
(ANSA) - ROMA, 10 GEN - In termini assoluti gli incassi
fiscali nel 2011 - rileva Eurostat - hanno superato i livelli
pre-crisi sia per la Ue a 27 che per i 17 Paesi dell'area Euro,
dopo il calo delle entrate che si era verificato in tutta Europa
nel 2009 e nel 2010. L'aumento delle entrate registrato in
Europa nel 2011 e' maggiore dell'aumento del Pil. La crescita
degli incassi e' dunque legata - secondo Eurostat - in parte
proprio all'introduzione di nuove misure fiscali in alcuni Paesi
membri, come l'aumento dell'Iva o l'introduzione di nuove
imposte sulle banche, sul trasporto aereo e sulla proprieta'.
A guidare la classifica della pressione fiscale (il rapporto
tra entrate fiscali, inclusi i contributi sociali, e il prodotto
interno lordo) sono Danimarca (48,6%), Belgio (46,7%) e Francia
(45,9%). Seguono nella parte alta della classifica, con tassi
superiori alla media europea, Svezia, Austria, Finlandia e
Italia, che scende di un posto superata, rispetto all'anno
precedente, proprio dalla Finlandia.
Nella parte bassa della classifica ci sono invece Lituania
(26,4%), Bulgaria (27,2%) e Lettonia (27,7%).(ANSA).
FISCO: UE, FINITO TEMPO POLITICHE SOLO NAZIONALI
COMMISSARIO SEMETA PROPONE ARMONIZZAZIONE IN NUOVA EUROZONA
(ANSA) - BRUXELLES, 10 GEN - ''Bisogna riconoscere che i
giorni delle politiche fiscali isolate sono finiti''. Lo ha
detto il commissario europeo per la fiscalita', Algirdas Semeta,
parlando alla Commissione finanze del Parlamento irlandese. ''La
Ue sta lavorando per rafforzare l'Euro e costruire una vera
Unione economica e monetaria. L'argomento tasse non puo' essere
evitato in questo dibattito'' ha detto Semeta auspicando
un'armonizzazione, pur riconoscendo che i Paesi ''possono e
devono mantenere la sovranita' in materia fiscale''. (ANSA).
FISCO:ASSOLTO IMPRENDITORE DA EVASIONE, 'ASL GLI DEVE SOLDI'
GIP MILANO,COSTRETTO NON PAGARE TASSE DA OMISSIONE ENTI PUBBLICI
(ANSA) - MILANO, 10 GEN - Se la pubblica amministrazione non
paga i propri debiti verso i fornitori, non puo' poi pretendere
che questi, in crisi anche per la mancanza di quei soldi nelle
casse, vengano condannati perche' non hanno versato le tasse
dovute. E' il principio stabilito dalla sentenza di un giudice
del Tribunale di Milano che ha assolto un imprenditore che era
accusato di evasione fiscale per il mancato versamento di circa
180 mila euro di iva, ma che vantava crediti per forniture ad
alcune Asl per circa 1 milione e 700 mila euro.
La notizia e' stata pubblicata oggi dal Corriere della Sera.
La Procura aveva chiesto la condanna per Paolo Guerra, legale
rappresentante dell'azienda Sintea Plustek di Assago (Milano)
che produce e vende protesi vertebrali. Dal 2005 la societa' ha
fornito prodotti per un milione e 700mila euro a tre Asl e ad un
ospedale della Campania, senza pero' riuscire ad ottenere i
pagamenti per le prestazioni effettuate. La stessa impresa
avrebbe dovuto comunque versare al fisco quasi 180 mila euro di
iva per le fatture emesse e non l'ha fatto. Da qui l'accusa di
evasione. Il gip di Milano, Claudio Castelli, ha assolto pero'
l'imputato perche', come scrive nelle motivazioni della
sentenza, ''e' stato costretto a non pagare da un comportamento
omissivo e dilatorio da parte di enti pubblici che avrebbero
dovuto pagare''.
Lo stesso principio e' stato utilizzato in un'altra sentenza
del Tribunale milanese. In quel caso 'alla sbarra' era finito il
legale rappresentante della comunita' di recupero per
tossicodipendenti 'Saman', che venne fondata da Maurizio
Rostagno. Malgrado la comunita' vantasse crediti nei confronti
di Asl o ministeri per due milioni e mezzo nel 2009, il suo
rappresentante era accusato di evasione fiscale per un milione e
750 mila euro, sempre per mancato versamento dell'iva sulle
fatture. Il gip Maria Grazia Domanico ha assolto l'imputato
perche' per la camunita', in crisi anche per i soldi non avuti e
che gli spettavano, non pagare il fisco e' stato un ''caso di
forza maggiore'' e non c'e' il dolo. Malgrado le assoluzioni nei
due processi penali, gli imputati dovranno comunque versare le
tasse dovute nel procedimento tributario. (ANSA).