FISCO: NEL 2012 IRREGOLARE 32% CONTROLLI SU SCONTRINI. CALCIO: KAKA' TRANSA CON FISCO, ACCORDO DA OLTRE 2 MILIONI.

venerdì 25 gennaio 2013


FISCO: NEL 2012 IRREGOLARE 32% CONTROLLI SU SCONTRINI
8.600 EVASORI TOTALI, HANNO NASCOSTO REDDITI PER 22,7 MILIARDI
(ANSA) - ROMA, 24 GEN - La solita Italia: piu' di 8.600
soggetti che non hanno pagato un euro di tasse pur accumulando
redditi per 22,7 miliardi, un esercizio commerciale su tre non
in regola nel rilascio degli scontrini e delle ricevute fiscali,
dodicimila persone denunciate per reati fiscali e tributari.
I dati relativi all'attivita' della Guardia di Finanza nel
2012 ribadiscono che l'evasione fiscale resta uno dei problemi
irrisolti di questo paese, che va ad incidere pesantemente sulla
vita di tutti i cittadini. Basta un numero per capire l'entita'
del fenomeno: al fisco sono stati nascosti in un solo anno
ricavi per 56,1 miliardi, molto piu' di una manovra finanziaria.
''Proseguiremo con decisione la nostra azione per recuperare le
risorse sottratte al bilancio dello Stato'' dice non a caso il
comandante generale della Gdf, Saverio Capolupo sottolineando
che ''la legalita', alla fine, vince''. ''Dobbiamo far
comprendere - aggiunge - che la legalita' 'conviene' ed e'
patrimonio indispensabile per l'esistenza stessa e la crescita
della collettivita'. Aiutateci a restituire alla societa' civile
cio' che le e' stato illecitamente sottratto''.
8.617 EVASORI TOTALI: e' il dato piu' appariscente. Si tratta
di soggetti completamente sconosciuti al fisco, che hanno
occultato redditi per 22,7 miliardi. A questi vanno poi aggiunti
altri 16,3 miliardi riferiti ad altri fenomeni evasivi e 17,1
miliardi riconducibili all'evasione internazionale. Su
quest'ultimo fronte, a finire sotto la lente dei militari della
Gdf sono stati i trasferimenti di 'comodo' delle residenze di
persone e societa' nei paradisi fiscali, lo spostamento all'
estero di capitali per non pagare le tasse in Italia mediante
atti negoziali ed operazioni di ristrutturazione societaria
formalmente ineccepibili o operazioni di transfer pricing.
I FURBETTI DELLO SCONTRINO: Dalle oltre 447mila verifiche
effettuate in un anno - molte delle quali in localita' 'alla
moda', da Cortina a Capri - una su tre ha dato esito irregolare:
il 32% degli esercizi commerciali, dei bar e dei ristoranti
controllati, infatti, e' risultato irregolare nel rilascio di
scontrini e ricevute fiscali.
11.769 SOGGETTI DENUNCIATI, 13.170 VIOLAZIONI ACCERTATE: si
tratta di persone denunciate per reati tributari e frodi
fiscali, che hanno utilizzato o emesso fatture false (5.836
violazioni), che non hanno versato l'Iva (519 casi), che hanno
omesso di presentare la dichiarazione dei redditi (2.579
violazioni), che hanno distrutto o occultato la contabilita'
(2.220 casi). Nell'anno appena concluso sono stati sequestrati
ai responsabili di reati fiscali beni mobili, immobili, valuta e
conti correnti per un valore di oltre un miliardo.
FRODI IVA: l'attivita' di contrasto ha consentito di
individuare 4,8 miliardi di Iva evasa, di cui 1,7 riconducibile
alle cosiddette frodi carosello, vale a dire a false transazioni
commerciali con l'estero.
LAVORO NERO: L'attivita' della Guardia di Finanza si e'
concentrata anche sul contrasto al lavoro nero. In quest'ambito
i militari hanno individuato 16.233 lavoratori completamente in
nero (di cui 3.190 extracomunitari) e 13.837 irregolari,
impiegati da 6.655 datori di lavoro.(ANSA).


CALCIO: KAKA' TRANSA CON FISCO, ACCORDO DA OLTRE 2 MILIONI
ANTICIPAZIONE 'L'ESPRESSO', BRASILIANO NEL MIRINO DI BEFERA
(ANSA) - ROMA, 24 GEN - Kaka' ha chiuso un accordo con il
fisco italiano per oltre 2 milioni di euro. E' quanto si legge
in un'anticipazione del settimanale 'L'Espresso' in edicola
domani. La contestazione sarebbe legata a contratti
pubblicitari.
''Gli investigatori di Attilio Befera hanno presentato un
conto da due milioni di euro - scrive il settimanale -. Il
calciatore si e' impegnato a firmare una transazione con
l'indicazione specifica che non si desse notizia dell'accordo''.
L'infortunio fiscale di Kaka' sarebbe nato con
l'interposizione di una societa' nei contratti di pubblicita',
grazie alla quale il giocatore Ricardo Izecson Leite, ovvero
l'ex Pallone d'oro i cui interessi vengono curati dal padre
Bosco, pagava il 27 per cento di aliquota invece del 43 per
cento previsto per i redditi di una persona fisica che guadagni
oltre i 75 mila euro.
''L'Agenzia delle Entrate sta lavorando su diversi altri casi
di calciatori stranieri che giocano o hanno giocato in Italia'',
annuncia il giornale.(ANSA).

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