UN SUGGERIMENTO AL GOVERNATORE VISCO SULLO SCANDALO MONTE DEI PASCHI: BANCA D'ITALIA NON E' POLIZIA, MA PER VIGILARE PUO' UTILIZZARE GIA' ORA LA GUARDIA DI FINANZA

mercoledì 30 gennaio 2013

UN SUGGERIMENTO AL GOVERNATORE VISCO SULLO SCANDALO MONTE DEI PASCHI: BANCA D’ITALIA NON E’ POLIZIA, MA PER VIGILARE PUO’ UTILIZZARE GIA' ORA LA GUARDIA DI FINANZA



Sulla vicenda Monte dei Paschi il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco ha respinto le accuse d’inadeguata vigilanza, rivolte da più parti all’istituto di Palazzo Koch, affermando che fra i suoi compiti non ''c'e' la lotta al crimine'' e l'istituto ''non può entrare nei forzieri'' delle banche.

Certamente Bankitalia non è un organismo di polizia e non possiede direttamente poteri intrusivi; tuttavia il governatore forse dimentica che ha comunque la possibilità  di utilizzare il personale ed i poteri della Guardia di finanza per l'esercizio della vigilanza in materia bancaria.

Infatti fin dal 2007 è stato stipulato un accordo tra i due organismi in base al quale la Guardia di finanza, su richiesta della Banca d’Italia, svolge accertamenti ispettivi tramite il Nucleo Speciale Polizia Valutaria oppure i Nuclei di Polizia Tributaria sub-delegati .

I Finanzieri in tali compiti possono agire con i poteri loro attribuiti per l’accertamento dell’imposta sul valore aggiunto e delle imposte sui redditi, quindi tramite accessi, ispezioni ed acquisizioni documentali, e, nel caso di accertamento di fattispecie penalmente rilevanti, devono inoltrare senza ritardo l’informativa all’Autorità  Giudiziaria.

Alleghiamo come promemoria il
protocollo d’intesa scaricabile dal sito della Banca d’Italia.

http://www.bancaditalia.it/vigilanza/att-vigilanza/accordi-altre-autorita/accordi-gdf/protocollo_BI-GdF_250707.pdf


RISPARMIO: INTESA BANKITALIA-GDF, COLLABORAZIONE PIU' FORTE
(ANSA) - ROMA, 26 LUG 2007- Il Governatore della Banca d'Italia,
Mario Draghi, e il Comandante generale della Guardia di Finanza,
Cosimo D'Arrigo, hanno firmato un protocollo d'intesa, attuativo
dell'art. 22 della legge sul risparmio, destinato a
regolamentare i rapporti di collaborazione tra le due
istituzioni.
L'approvazione del protocollo, spiega una nota della Banca
d'Italia, si inserisce nell'ambito di un percorso avviato da
tempo dalle due autorita' e costituisce la base di una
collaborazione intensa e proficua, anche per l'attenzione che la
Banca d'Italia attribuisce alla reputazione dei soggetti
vigilati, sia per quanto concerne la correttezza dei rapporti
con la clientela, sia sotto il profilo del generale rispetto
delle norme vigenti.
Il documento definisce regole di cooperazione reciproca in
coerenza con le distinte funzioni delle due autorita' e
modalita' rapide ed efficaci di scambio delle informazioni e dei
documenti, prevede un utilizzo flessibile degli accertamenti
ispettivi, individua nel Nucleo speciale di Polizia valutaria
della Guardia di Finanza il referente sul piano operativo della
Banca d'Italia.
Particolare rilevanza, prosegue la nota, presentano le
previsioni che trattano l'attivita' di formazione riservata agli
ufficiali della Guardia di Finanza e ai dipendenti della Banca
d'Italia. Il documento prevede anche la definizione congiunta di
linee strategiche dell'attivita' e incontri periodici di
verifica.(ANSA).

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