FISCO: CON MARADONA UN CONTENZIOSO DI 30 ANNI. PRIME CONTESTAZIONI NEL '99, SU REDDITI DA 1985 A 1991 ROMA
sabato 02 febbraio 2013
FISCO: CON MARADONA UN CONTENZIOSO DI 30 ANNI
PRIME CONTESTAZIONI NEL '99, SU REDDITI DA 1985 A 1991 ROMA
(ANSA) - ROMA, 1 FEB - Le prime 'frizioni' tra il fisco
italiano ed il 'Pibe De Oro' risalgono ai primi anni '90. Poi
nel 1999 gli ispettori del fisco contestano ufficialmente a
Diego Armando Maradona che tra il 1985 e il 1991 non avrebbe
dichiarato tutti i propri redditi. Il conto presentato allora fu
di 60 miliardi di vecchie lire tra imposte evase, sanzioni e
interessi di mora, poi rideterminato in 40 milioni di euro.
Ecco alcune delle tappe principali della vicenda.
- 1992: ''Maradona non deve nulla al fisco italiano", afferma un
breve comunicato firmato dal suo manager Marco Franchi dopo
notizie di stampa secondo le quali la Diarma, la finanziaria del
calciatore, avrebbe dovuto cinque miliardi di lire al fisco.
- 1999: Gli ispettori contestano: Maradona non solo non avrebbe
pagato gli importi contenuti nella "maxi cartella" esattoriale
da 60 mld di lire ma, ricevuta la notifica, non avrebbe nemmeno
contestato le pretese del fisco.
- 2000: Maradona puo' rimettere piede in Italia solo dopo essersi
assicurato che i finanzieri non lo fermeranno in aeroporto.
- 2001: A Napoli si forma un maxi collegio di cento
professionisti (legali) per difendere, gratis, Maradona. Primo
confronto davanti alla commissione tributaria. Ci vogliono le
transenne per tenere lontani i tifosi. Ma Maradona non vince
davanti alla Commissione Tributaria Provinciale
- 2002: Non va bene nemmeno il ricorso alla commissione
tributaria regionale che, con la sentenza 1091, conferma la
decisione del ''primo grado'' del giudizio tributario.
- 2003: Maradona e' pronto a trovare un'intesa con il fisco per
tornare, come riferiscono i componenti del suo collegio
difensivo, "da re a Napoli". Appello all'allora presidente del
Consiglio Berlusconi.
- 2004: La disputa tra Diego Armando Maradona e il fisco
italiano arriva in Cassazione: deve pagare al fisco italiano 30
milioni di euro.
- 2005: Caccia ai compensi: il 'pibe de oro' da' forfait al
programma di Raiuno 'Ballando con le stelle'. Il fisco pignora
il suo cachet. E' anche l'anno della sentenza della Corte di
Cassazione che respinge l'ulteriore ricorso degli avvocati di
Maradona.
- 2006: I finanzieri, dopo una manifestazione di beneficenza a
Giugliano (Napoli), accompagnano Maradona in caserma dove gli
vengono pignorati due Rolex del valore di circa 7.000 euro.
- 2007: Il Tesoro aggiorna il 'conto': lo Stato batte cassa per
un importo (iscritto a ruolo) di 34.217.855,25 euro, di cui
20.353.109,32 "per interessi di mora". Recuperati 42.000 euro.
- 2009: Equitalia avverte "lo sorvegliamo". All'ex campione del
Napoli, in soggiorno presso un hotel di Merano, la Guardia di
Finanza e gli ispettori di Equitalia pignorano l'orecchino, del
valore di 4.000 euro. L'orecchino andra' in asta e sara'
aggiudicato per 25.000 euro. Protesta la difesa: nessuno
trattato cosi' in Italia.
- 2011: Il suo nuovo legale, uno specialista nei ricorsi contro
Equitalia, ritiene che il caso possa rappresentare una delle
tante "cartelle pazze". Nuovo ricorso alla Commissione
provinciale tributaria di Napoli. Ma la richiesta di sospensiva
viene rigettata.
- 2012: "Non sono mai stato condannato dalla Cassazione - dice
Maradona - e voglio chiarire per trovare una pace finale con il
Fisco e con tutta l'Italia". "Se viene a sanare le sue pendenze
con il fisco - dice il direttore dell'Agenzia delle Entrate
Attilio Befera - ben venga, io sono un suo tifoso". L'Agenzia
delle Entrate dice no ad una proposta di transazione. Poi -
dicono i legali del calciatore - si riduce da circa 40 milioni
di euro a 34,2 milioni il debito di Diego con il fisco per
effetto di una sentenza della Commissione provinciale tributaria
di Napoli, davanti alla quale gli avvocati avevano presentato un
ricorso. Ma le Entrate smentiscono. Maradona dice di sentirsi
"perseguitato" e che chiedera' l'intervento di Napolitano.
- 2013: L'avvocato di Maradona annuncia: Maradona ha
definitivamente vinto la sua battaglia con il fisco italiano. Ma
l'Agenzia delle Entrate smentisce e la sentenza di giudizio, che
riguarda il Napoli Calcio e altri giocatori, racconta una storia
diversa: il tentativo di estendere l'estinzione del giudizio
riservato alla squadra napoletana, che ha anche fatto ricorso,
non viene accolto. Anzi viene chiesto di pagare il dovuto in
base ''all'aliquota marginale'', cioe' la piu' alta dovuta in
base al proprio reddito. (ANSA).