CALCIO: DI CANIO ASSOLTO DA ACCUSA INGIURIE A FINANZIERI - MAZZETTE PER FINTI AIUTI COL FISCO, TRUFFATO DI LERNIA - PIZZO A OPERATORI TURISTICI, ARRESTATO FALSO COLONNELLO GDF - BENZINA:TROPPE TASSE E IL FISCO A GENNAIO VA IN RISERVA

martedì 19 febbraio 2013

CALCIO: DI CANIO ASSOLTO DA ACCUSA INGIURIE A FINANZIERI
AVVENNE A PORTO S.STEFANO, EX LAZIALE DOVEVA SALIRE SU TRAGHETTO
(ANSA) - BOLOGNA, 18 FEB - Paolo Di Canio e' stato assolto
perche' il fatto non costituisce reato dal giudice di Orbetello
dall'accusa di ingiurie. La vicenda processuale riguarda un
episodio del 23 luglio 2009 quando l'ex bandiera della Lazio
arrivo' a Porto Santo Stefano con la sua Mercedes, per
imbarcarsi sul traghetto diretto all'Isola del Giglio, e venne
fermato da due militari della Guardia di finanza per un normale
controllo. Questo ando' per le lunghe e i toni di
Di Canio, che rischiava di perdere il traghetto, si accesero.
Oltre alla denuncia per ingiurie ci fu anche quella per
resistenza e violenza a pubblico ufficiale, che ha originato un
altro processo.
''Le frasi dette erano frasi non troppo violente - ha
spiegato l'avv.Gabriele Bordoni, del foro di Bologna, che ha
difeso Di Canio - ed erano reattive ad un comportamento non
cagionato da lui. Di Canio era fermo per salire sul traghetto e
gli hanno fatto un controllo fiscale sulla cilindrata dell'auto.
E' un modulo che si puo' riempire in pochi minuti. L'hanno
tenuto fermo 20 minuti e quando stava per partire il traghetto e
lui era ancora fermo ha sbottato. da quel momento e' cominciato
il parapiglia. L'innesco e' stato che gli avevano fatto qualcosa
di arbitrario, che non rientrava nella fisionomia
dell'intervento dei finanzieri. Lui l'aveva percepito come fatto
arbitrario, ha reagito in quel modo e il giudice ha ritenuto che
avesse reagito in modo legittimo''. (ANSA).

MAZZETTE PER FINTI AIUTI COL FISCO, TRUFFATO DI LERNIA
OTTO ARRESTI, BANDA AVEVA ANCHE CONTATTI CON NARCOS SUDAMERICA
(ANSA) - ROMA, 18 FEB - Finti controlli fiscali, con tanto di
esibizione di falsi cartellini dell'Agenzia dell'Entrate, per
estorcere tangenti. A finire nella rete di un'organizzazione che
poteva contare sul contributo, anche logistico, di un
funzionario dell'Erario e' caduto anche Tommaso Di Lernia, il
titolare della Print Sistem, societa' salita alle ribalta della
cronaca poiche' coinvolta nell'inchiesta sugli appalti Enav.
Insomma un business nato sul potere della mazzetta: ma stavolta
a fronte di tangenti vere i favori erano falsi perche' falsi
erano i problemi con l'erario prospettati alle vittime.
Otto le ordinanze, sei in carcere e due ai domiciliari,
notificate oggi dai finanzieri del Comando Provinciale di Roma
nel quadro di accertamenti che si sono estesi anche ad un giro
internazionale di droga. Concussione, truffa aggravata e
traffico di stupefacenti i reati contestati.
La mente del raggiro e', per i pm Paolo Ielo e Luigi Fede,
Alessandro Grassi, consulente del lavoro. Di Lernia pago' 750
mila euro, nel 2010, per garantirsi che l'accertamento compiuto
nella sua societa' non avrebbe sortito alcun effetto.
L'imbroglio, come nella migliore tradizione cinematografica,
emerse quando l'Agenzia delle Entrate effettivamente avvio'
verifiche nei confronti della Print Sistem. Con Grassi sono
finiti in carcere Dante D'Addario, funzionario dell'Agenzia
delle Entrate, e Marco Piunti, mentre la misura dei domiciliari
ha riguardato Celestino Iannarelli e Marco Lisotti. E proprio
nell'ufficio di D'Addario, in Via di Settebagni - scrive il gip
Luigi Balestrieri nell'ordinanza di custodia - quindi con tutti
i 'crismi dell'ufficialita'', Di Lernia maturo' il convincimento
di trovarsi effettivamente al cospetto di persone in grado di
metterlo al riparo da sanzioni piu' pesanti.
Una situazione, quella logistica, capace - e' detto nel
provvedimento del gip - di incutere ''nel soggetto passivo uno
stato di paura o di timore idoneo a viziarne o ad eliderne la
volonta', costringendolo o inducendolo alla promessa o alla
dazione di una somma o di altra utilita' non dovuta''.
Come se non bastasse dalle indagini e' emerso che Grassi era
anche il terminale di un gruppo criminale, composto per lo piu'
da soggetti di origine calabrese, provenienti da Africo ma da
tempo trapiantati nella Capitale, attivo nell'importazione di
ingenti di droga da Santo Domingo. Gli indagati stavano
organizzando il trasporto di un grosso carico di cocaina (per il
quale avevano gia' versato ai narcos sudamericani un acconto di
700.000 euro) attraverso un aereo noleggiato, che sarebbe dovuto
giungere nello scalo romano di Campino, per poi rifornire le
piazze di spaccio di Roma e Milano. (ANSA).

PIZZO A OPERATORI TURISTICI, ARRESTATO FALSO COLONNELLO GDF
BLOCCATO CON ALTRO EX DIPENDENTE AMMINISTRAZIONE FINANZIARIA
(ANSA) - NAPOLI, 18 FEB - Due persone, Salvatore Maione di 52
anni e Antonio Esposito di 59, sono state arrestate per concorso
in estorsione e usurpazione di titoli ed onori dai militari
della Guardia di Finanza della compagnia di Mondragone
(Caserta), coordinati dalla procura della Repubblica di Nola.
I due sono entrambi ex dipendenti dell'Amministrazione
finanziaria; in particolare Maione aveva prestato servizio come
ispettore della Guardia di Finanza sino al 2005, mentre Esposito
ricopriva l'incarico di funzionario all'Agenzia delle Entrate di
Napoli.
La vicenda e' iniziata durante la scorsa estate, durante
l'operazione di controllo della Guardia di Finanza nei confronti
degli operatori turistici operanti sul cosiddetto 'litorale
domitio'. Nel corso dei numerosi controlli effettuati nei
confronti dei commercianti, i militari hanno appreso che da
qualche tempo vi era la presenza in zona di un certo 'colonnello
Maione' della Guardia di Finanza che svolgeva controlli di
natura tributaria nei confronti di piccoli contribuenti.
Insospettiti dall'insolita circostanza che un colonnello
della Guardia di Finanza potesse svolgere questo tipo di
attivita', sono iniziate una serie di indagini approfondite. Si
e' cosi' riusciti a risalire al tipo e alla targa
dell'autovettura utilizzata dal fantomatico 'Colonnello', che e'
risultata intestata ad una donna di Marigliano (Napoli),
rivelata essere poi la moglie di Salvatore Emilio Maione, in
servizio come ispettore della Guardia di Finanza sino al
novembre del 2005, gia' condannato per concussione e congedato
dal Corpo per gravi motivi.(ANSA).

BENZINA:TROPPE TASSE E IL FISCO A GENNAIO VA IN RISERVA
CSP,GETTITO CARBURANTI -5,2%.CONSUMATORI,COSI' SI ABBANDONA AUTO
(di Graziella Marino)
(ANSA) - ROMA, 18 FEB - L'eccessiva tassazione che grava sui
carburanti auto manda in 'riserva' le entrate fiscali che a
gennaio calano di 150 milioni di euro, ovvero del 5,2% rispetto
a un anno fa. Lo afferma il Centro Studi Promotor rilevando che
''e' un dato estremamente preoccupante perche' conferma
l'inversione di tendenza di dicembre scorso quando, per la prima
volta ed in netto contrasto con l'andamento dell'intera annata,
il gettito aveva fatto registrare un calo del gettito di benzina
e gasolio per auto di 229 milioni di euro (-7,2%)''. Il Centro
Studi Promotor spiega che ''gli andamenti negativi di dicembre e
gennaio sono dovuti alla contrazione dei consumi legata non solo
alla crisi economica, ma anche, e soprattutto, all'elevatissimo
prezzo dei carburanti dovuto essenzialmente al carico fiscale''.
In particolare a gennaio, a fronte di un calo dei consumi
del 7,8%, la spesa complessiva e' stata di 4,96 miliardi con un
calo del 6,4% sul gennaio 2012, mentre il gettito fiscale e'
stato di 2,74 miliardi (-5,2%) e la componente industriale,
cioe' la quota del fatturato alla pompa che spetta all'industria
petrolifera e alla distribuzione, e' stata di 2,22 miliardi
(-7,8%). E ''se la tendenza delineatasi in dicembre dovesse
continuare per l'intero 2013 - mette in guardia il Centro Studi
Promotor - il gettito dei carburanti auto potrebbe far
registrare una contrazione di 2,6 miliardi di euro''.
Contro ''l'aumento eccessivo della tassazione ed il mancato
controllo sulla determinazione dei prezzi'' si scagliano anche i
consumatori di Adusbef e Federconsumatori, secondo cui ''tutto
cio' ha determinato il progressivo abbandono delle automobili''.
Le due associazioni rilevano che ad oggi il prezzo della benzina
e' pari a circa 1,87 euro al litro, mentre a novembre 2011, a
parita' di cambio euro-dollaro e di quotazione del petrolio, la
benzina costava invece circa 1,60 euro al litro: cioe' 27
centesimi in meno. ''Questo vuol dire - affermano - che, se il
prezzo della benzina fosse adeguato e corretto, ogni
automobilista potrebbe risparmiare (al netto dell'adeguamento
dovuto all'aumento della tassazione) 156 euro l'anno''.
La Coldiretti sottolinea invece che il costo del pieno dell'
automobile ha sorpassato la spesa alimentare settimanale delle
famiglie per l'effetto congiunto dell'aumento del prezzo della
benzina e della riduzione dei consumi alimentari. ''Fare il
pieno di un'auto con un serbatoio di 60 litri - rileva
l'organizzazione agricola - e' arrivato a costare oltre 112
euro, mentre le famiglie italiane secondo l'Istat ne spendono
mediamente 111 ogni settimana per fare la spesa''. (ANSA)

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