PUNTI PROGRAMMATICI COCER DELL'AERONAUTICA MILITARE PER LE ELEZIONI POLITICHE 2013, TRA LE RICHIESTE: RIFORMA DEL SISTEMA RAPPRESENTATIVO MILITARE IN LINEA CON I DETTAMI COSTITUZIONALI ITALIANI ED EUROPEI.

venerdì 22 febbraio 2013

In vista delle imminenti consultazioni elettorali,  il COCER dell’Aeronautica Militare ritiene necessario rappresentare alle forze politiche le questioni di specifico interesse del personale militare ed approva all’unanimità  un documento che pone all'attenzione della politica i seguenti punti:
 
1) Attuazione del nuovo modello di difesa;
2) Riforma del sistema rappresentativo militare;
3) Trattamento economico del personale;
4) Trattamento previdenziale e di quiescenza;
5) Riordino delle carriere;
6) Problematica alloggiativa.
 
Il Consiglio Centrale di Rappresentanza dell’A.M. in conclusione  “…attende che sulla piattaforma programmatica sopra indicata le forze politiche che si presentano alla prossima consultazione elettorale diano risposte chiare e puntuali a dimostrazione di aver una attenzione alle problematiche di settore e la concreta volontà  di dare risposta alle esigenze del cittadino in uniforme. Sono tutti i cittadini impegnati in questi comparti a chiedervelo. E’ l’Italia ad averne bisogno.”
 
 
In merito alla rappresentanza militare il COCER A.M. esprime: “….l'esigenza di rinnovamento del sistema rappresentativo militare, ormai datato e inadeguato alle nuove realtà . Nel tempo il dibattito è stato molto approfondito ma comunque carente di una vera volontà  riformatrice. Questo è il momento di compiere il passo decisivo. Noi come rappresentanti del personale chiediamo un confronto serio, ampio ed articolato ma che si concluda entro la prossima legislatura e definisca uno strumento rappresentativo moderno, efficace ed in linea con i dettami costituzionali italiani ed europei e che soprattutto sia sentito come proprio dal corpo sociale dei militari. In definitiva uno strumento che non potrà  prescindere da due caratteristiche ineludibili: autonomia e pari dignità  di parte sociale.
Una riforma quindi che possa garantire, nel rispetto del Diritto comunitario (CEDU e CDFUE), anche la piena libertà  di associazione e/o la possibilità  di costituire sindacati e di aderirvi anche per i militari.
Solo così potrà  essere data piena attuazione al dettato costituzionale secondo cui tutti i cittadini, anche quelli in uniforme, sono uguali ed hanno pari diritti pur in presenza delle limitazioni costituzionalmente previste. Su questo aspetto, non più rinunciabile, si chiede alla Politica ed al Parlamento uno scatto in avanti verso l’Europa dei diritti dei cittadini, anche quelli in uniforme.”
 

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