IMU:SVIZZERA GELA BERLUSCONI,INTESA FISCO NO PRIMA 2015 - FISCO: GIUDICE NAPOLI BOCCIA REDDITOMETRO, LEDE RISERVATEZZA. AGENZIA ENTRATE, FAREMO APPELLO

sabato 23 febbraio 2013


IMU:SVIZZERA GELA BERLUSCONI,INTESA FISCO NO PRIMA 2015

PROCURA APRE FASCICOLO SU LETTERA. PD, 'BUFALA'. MA CAV. INSISTE

(di Marina Perna)

(ANSA) - ROMA, 22 FEB - La Svizzera 'gela' Silvio Berlusconi

e il cavallo di battaglia della sua campagna elettorale: la

restituzione dell'Imu. Perche', fa sapere Berna, quell'accordo

fiscale - su cui il Cavaliere punta per mantenere la sua

promessa, messa nero su bianco in una lettera agli italiani - se

mai sara' raggiunto non entrera' in vigore prima del 2015. Come

dire: difficile che le risorse necessarie possano arrivare da

quell'intesa.

E mentre anche la procura di Roma apre un fascicolo sulle 9

milioni di missive recapitate nelle case degli italiani (sulla

scia di un ricorso che ipotizza il 'voto di scambio'),

l'abolizione di quella che il leader del Pdl torna a definire

una tassa ''demenziale, ingiusta, dannosa'' continua a tenere

banco nelle ultime ore della campagna elettorale. Con un coro

unanime che si alza dalle file della sinistra che bolla come una

''menzogna'' la promessa di Berlusconi. Come rilanciato

stamattina dal leader del Pd, Pier Luigi Bersani, e ribadito nel

corso della giornata dai responsabili economici dei Democratici

- da Stefano Fassina a Francesco Boccia - che prendendo al balzo

la palla alzata dalla Confederazione elvetica parlano senza

mezzi termini di ''bufala'' elettorale.

Ma il Cavaliere insiste, dopo aver ribadito ieri sera la sua

promessa, pronto a garantire anche 'personalmente', con il suo

patrimonio, l'impegno di restituire i 4 miliardi versati nel

2012: ''E' un atto -dice nel messaggio che ha sostituito oggi

l'atteso comizio a Napoli - di riappacificazione tra cittadini e

Stato''. E ha gia' in tasca la soluzione, ammettendo che per

l'accordo con la Svizzera ci vorra' ancora ''qualche mese'':

''Per la restituzione immediata dell'Imu c'e' un accordo con

Cassa Depositi e Prestiti''.

Probabilmente pero' ci vorra' ben piu' di qualche mese, si e'

appreso oggi da Berna: il ministro delle Finanze elvetico

Eveline Widmer Schlump, in una risposta ad un'interrogazione di

una deputata socialista (Ada Marra, che chiedeva lumi

sull'accordo citato da Berlusconi) ha infatti fatto sapere che i

negoziati con Roma, cominciati l'anno scorso con il Governo

Monti, sono stati sospesi per le elezioni. E, anche nel caso

l'intesa (che dovrebbe prevedere una tassazione dei capitali

tricolori in Svizzera ed una 'una tantum' a copertura del

passato) fosse raggiunta nel 2013, ''difficilmente potrebbe

entrare in vigore prima del 2015''. Su quelle cifre snocciolate

con dovizia dal Cavaliere - 25-30 miliardi di euro - a stretto

giro non si puo' dunque contare.

Parole, quelle rimbalzate al di qua delle Alpi, che il Pdl

legge invece come un 'incoraggiamento'. Lo hanno detto Maurizio

Gasparri ma anche Renato Brunetta, mettendo l'accento sulla

'conferma' alla possibilita' dell'intesa arrivata da Berna e

ricordando che, nelle more del perfezionamento, Cdp anticipera'

la liquidita', come avvenuto con il sisma in Emilia.

''Con questa lettera ho dato un modello ai politici italiani:

da qui in avanti, se fate delle promesse dovete impegnarvi a

mantenerle'', ha aggiunto il Cavaliere, tornando ad assicurare

che ''se non rispettero' l'impegno, i cittadini potranno farmi

causa e chiedere che sia io a pagare: ho capitali sufficienti

per rispondere a tutti''.

Parole che rischiano pero' di fare da sponda all'esposto del

candidato alla Regione Lazio di Rc, Gianfranco Mascia, che ha

portato all'apertura del fascicolo da parte della procura di

Roma, dove nella lettera firmata Silvio Berlusconi si ipotizza

una sorta di 'voto di scambio' e quindi una violazione della

legge elettorale. Una lettera che e' ''uno scempio indecente'',

tuona anche Lorenzo Cesa dell'Udc, mentre il leader Pier

Ferdinando Casini commenta come ''tristissima'' la fila di

persone che si stanno recando negli uffici postali - lettera del

Cavaliere alla mano -per chiedere il rimborso dell'Imu versata

nel 2012.(ANSA).

FISCO: GIUDICE NAPOLI BOCCIA REDDITOMETRO, LEDE RISERVATEZZA

ACCOLTO RICORSO DI UN PENSIONATO DI POZZUOLI, NO A RACCOLTA DATI

(ANSA) - NAPOLI, 22 FEB - Il redditometro non puo'

sacrificare la sfera privata del singolo cittadino: lo sostiene

una sentenza della sezione di Pozzuoli del tribunale di Napoli

che ha accolto il ricorso di un pensionato residente nella

cittadina flegrea, assistito dall'avvocato Roberto Buonanno.

Il pensionato ha lamentato che attraverso il monitoraggio

delle spese si possono conoscere anche gli aspetti piu' privati

della vita del singolo cittadino, includendo anche le spese per

cure mediche. E il redditometro finirebbe per passare al

setaccio anche le spese per soggetti diversi dal contribuente.

Ragioni che il giudice Antonio Lepre -scrivono alcuni

quotidiani - ha ritenute fondate costituendo cosi' un precedente

giurisprudenziale destinata a far discutere.

Il giudice - ha confermato stamani l'avv. Buonanno - ha anche

ordinato la cancellazione dei dati acquisiti. Lo stesso Buonanno

ha evidenziato come ''l'azione della pubblica amministrazione

debba essere proporzionata ai fini dell'interesse pubblico che

essa persegue''. (ANSA).

FISCO: GIUDICE NAPOLI BOCCIA REDDITOMETRO, LEDE RISERVATEZZA (2)

(ANSA) - NAPOLI, 22 FEB - Il redditometro, scrive il giudice

Lepre nel dispositivo ''non fa alcuna differenziazione tra

'cluster' di 'contribuenti'' bensi' ''del tutto autonomamente

opera una differenziazione di tipologie familiari suddivise per

cinque aree geografiche''.

Il cittadino verrebbe privato ''del diritto ad avere una vita

privata'' e di essere ''quindi libero nelle proprie

determinazioni senza dover essere dover essere sottoposto

all'invadenza del potere esecutivo e senza dover dare

spiegazioni dell'utilizzo della propria autonomia e senza dover

subire intrusioni anche su aspetti delicatissimi della vita

privata''.

Per il giudice Lepre il redditometro finisce anche per

accomunare ''situazione territoriali differenti in quanto altro

e' la grande metropoli altro e' il piccolo centro e altro ancora

e' vivere in questo o quel quartiere''.

Lepre osserva che all'interno ''della medesima Regione e,

anzi, della medesima Provincia vi sono fortissime oscillazioni

del costo concreto della vita, cosi' come altrettanto forti

oscillazioni vi possono essere all'interno di un'area

metropolitana''.Cosi' i ''contribuenti delle zone piu'

disagiate perderanno anche, per cosi' dire, il vantaggio di

poter usufruire di un costo della vita inferiore in quanto gli

sara' imputato in ogni caso il valore medio Istat delle

spese''.

Soddisfatto l'avvocato Buonanno, difensore del pensionato:

''La visibilita' totale delle attivita' e dei comportamenti di

tutti i cittadini -osserva il legale - non e' il simbolo di una

societa' aperta e liberale''. (ANSA).

FISCO: GIUDICE NAPOLI, REDDITOMETRO COLPISCE AREE DISAGIATE

(ANSA) - NAPOLI, 22 FEB - Il redditometro finisce anche per

accomunare ''situazioni territoriali differenti in quanto altro

e' la grande metropoli altro e' il piccolo centro e altro ancora

e' vivere in questo o quel quartiere''. Lo afferma il giudice

Antonio Lepre della sezione distacca di Pozzuoli (Napoli) del

Tribunale di Napoli che ha accolto il ricorso presentato da un

pensionato della cittadina flegrea.

Lepre osserva che all'interno ''della medesima Regione e,

anzi, della medesima Provincia vi sono fortissime oscillazioni

del costo concreto della vita, cosi' come altrettanto forti

oscillazioni vi possono essere all'interno di un'area

metropolitana''.

Cosi' i contribuenti delle zone piu' disagiate, scrive sempre

nel dispositivo il giudice dando ragione al pensionato,

assistito dall'avvocato Roberto Buonanno, ''perderanno anche,

per cosi' dire, il vantaggio di poter usufruire di un costo

della vita inferiore in quanto gli sara' imputato in ogni caso

il valore medio Istat delle spese''. (ANSA).

FISCO: REDDITOMETRO: AGENZIA ENTRATE, FAREMO APPELLO

LE SPESE USATE SONO LE STESSE DATE AL FISCO PER AVERE DETRAZIONI

(ANSA) - ROMA, 22 FEB - L'Agenzia delle Entrate fara' appello

contro la decisione del giudice della sezione staccata di

Pozzuoli del tribunale di Napoli che ha ''bocciato'' il

redditometro perche' a suo parere lede la riservatezza. ''Faremo

appello - spiegano fonti delle Entrate - anche perche' molte

delle spese che lederebbero la riservatezza sono quelle che lo

stesso contribuente mette in dichiarazione per ottenere

detrazioni''.(ANSA).

FISCO: REDDITOMETRO; AGENZIA ENTRATE, FAREMO APPELLO (2)

(ANSA) - ROMA, 22 FEB - La sentenza del giudice riguarda il

decreto ministeriale ma, al momento, si e' ancora in attesa

della circolare attuativa e quindi il Redditometro di fatto non

e' ancora utilizzato. La decisione, va inoltre rilevato, non ha

effetti generalizzati: il singolo giudice, infatti, puo'

decidere sul singolo caso e non puo' - d'altra parte sarebbe

paradossale - esprimere una lettura che possa avere efficacia

generalizzata. Diverso e' il caso, invece, di una sentenza della

Corte di Cassazione che in passato, invece, ha molte volte

esaminato, respingendoli, ricorsi contro questo strumento di

accertamento fiscale.

La decisione del magistrato della sezione distaccata di

Pozzuoli di chiedere la distruzione dei dati del contribuente -

come messo in risalto dall'Agenzia delle Entrate - avrebbe

inoltre qualche effetto collaterale. Se si distruggessero le

banche dati del fisco, oltre ad inficiare la lotta all'evasione,

si rischierebbe di non poter piu' dare sconti ai contribuenti,

proprio perche' le spese sono le stesse indicate nella

dichiarazione dei redditi per ottenere detrazioni o deduzioni.

Diverso e' invece il caso delle ''spese'' calcolate in base agli

indicatori Istat: in questo caso l'Agenzia delle Entrate ha gia'

piu' volte spiegato che saranno utilizzate solo nel

contraddittorio e non rilevano per gli scostamenti, tanto che

non vanno conservati gli scontrini.(ANSA).


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