PAOLO E NICOLA BULGARI INDAGATI A ROMA,EVASIONE FISCALE. SEQUESTRATI 46 MILIONI AL GRUPPO, ANCHE PALAZZO IN VIA CONDOTTI
venerdì 15 marzo 2013
PAOLO E NICOLA BULGARI INDAGATI A ROMA,EVASIONE FISCALE
SEQUESTRATI 46 MILIONI AL GRUPPO, ANCHE PALAZZO IN VIA CONDOTTI
(di Marco Maffettone)
(ANSA) - ROMA, 14 MAR - E' uno dei marchi piuà ¢à ‡à – noti del lusso
made in Italy. Gioielli e orologi conosciuti in tutto il mondo
come simbolo del glamour e dell'eleganza. Oggi peroà ¢à ‡à – la famiglia
Bulgari e' al centro di una vicenda giudiziaria per una presunta
evasione fiscale da 3 miliardi di euro. A finire nel registro
degli indagati con l'accusa di dichiarazione fraudolenta sono
Paolo e Nicola Bulgari (azionisti qualificati e soci storici del
gruppo), Francesco Trapani (gia' rappresentante legale della
capogruppo italiana) e Maurizio Valentini, attuale
rappresentante legale della capogruppo italiana. Per gli
inquirenti, coordinati dai pm della Procura di Roma, i vertici
della holding del lusso avrebbero creato, dal 2006, una
costellazione di societa' all'estero in modo da frodare l'erario
italiano.
Oggi gli uomini della guardia di finanza di Roma hanno
proceduto ad un maxisequestro di beni pari a 46 milioni di euro.
Sigilli anche ad uno degli storici uffici del gruppo in via
Condotti, nel cuore del centro storico di Roma. Tra i beni
colpiti dal sequestro figurano anche rapporti bancari,
assicurazioni sulla vita e partecipazioni societarie.
In base a quanto accertato dalla guardia di finanza la strategia
scelta dai vertici della holding era basata sulla riallocazione
dei margini mondiali di guadagno del gruppo Bulgari
(differenziale tra ricavi e costi delle vendite), tramite
controllate estere, in stati diversi dall'Italia e, in
particolare, prima in Svizzera, poi in Olanda ed infine in
Irlanda. Quest'ultimo Paese era stato individuato come ''meta
finale'' della pianificazione fiscale del gruppo. A tale scopo
e' stata creata la Bulgari Ireland Ltd (Beire) controllata al
100% dall'italiana Bulgari Spa, con il compito, solo apparente,
di immagazzinare, conservare e spedire i prodotti finiti sia
verso le societa' commerciali del gruppo che presso i
distributori terzi di tutto il mondo. Ma il gruppo Bulgari, in
una nota, precisa che ''la societa' e' estremamente sorpresa dalle
considerazioni formulate in detto provvedimento e dichiara che
le societa' straniere oggetto di indagine sono imprese reali ed
effettive, che ricoprono un incontestabile ruolo strategico per
il gruppo, con circa 300 dipendenti di diverso profilo''.
Il solo flusso di fatturazione e' stato modificato, ha
accertato la finanza, con la finalita' di far apparire falsamente
come maturato in Italia il reddito derivante dall'attivita', non
effettivamente svolta, di compravendita e di distribuzione dei
prodotti a marchio Bulgari. In questo modo le societa' del gruppo
hanno omesso di dichiarare in Italia ricavi per quasi tre
miliardi di euro nel periodo 2006-2011, nonche' una base
imponibile Irap di oltre un miliardo e novecento milioni di
euro. I dividendi sottratti indebitamente a tassazione nello
stesso periodo ammontano invece ad oltre 293 milioni di euro,
cui corrisponde unà ¢à ‡à –imposta evasa in Italia da parte della
capogruppo di oltre 46 milioni di euro.(ANSA).