TITOLARE AGENZIA ACI SI INTASCA TASSE AUTOMOBILISTI,INDAGINE - BAR DELLA SCUOLA NON FA SCONTRINO, STUDENTI CHIAMANO IL 117 - GERMANIA ATTACCA,ITALIA'SFACCIATA'SPINGE IMMIGRATI ALTROVE - CON MENO FISCO IMPRESE MEDIE SOLIDE COME TEDESCHE
sabato 16 marzo 2013
TITOLARE AGENZIA ACI SI INTASCA TASSE AUTOMOBILISTI,INDAGINE
NEL RIMINESE, UOMO INDAGATO PER PECULATO E TRUFFA
(ANSA) - RIMINI, 15 MAR - Per peculato e truffa e' stato
denunciato il titolare dell'Aci (Automobile Club d'Italia) di
Novafeltria che si sarebbe intascato le tasse automobilistiche
versate dai cittadini. Dall'ufficio infatti risulterebbero una
serie di bollettini di pagamento di tasse automobilistiche
annullate con una procedura interna.
L'indagine e' stata fatta dalla compagnia della Guardia di
Finanza di Rimini che ieri ha effettuato una perquisizione
presso i locali dell'Aci di Novafeltria: sarebbe scattata in
seguito ad una segnalazione presentata in Procura dell'ufficio
provinciale Aci di Rimini che aveva scoperto alcune anomali nei
bollettini annullati tra giugno e luglio del 2012. Il meccanismo
della truffa, sia ai danni dello Stato che non riscuoteva cosi'
le tasse automobilistiche, sia ai danni dei cittadini, e' stato
scoperto quando di fronte ad alcune insolvenze sono state
inviate nuove richieste di pagamento sono state presentate
regolari ricevute di versamento.
Al riscontro con i dati centrali pero' i soldi da Novafeltria
agli uffici provinciali non erano mai stati inviati. (ANSA).
BAR DELLA SCUOLA NON FA SCONTRINO, STUDENTI CHIAMANO IL 117
NEL 2012 SCONTRINI IRREGOLARI NEL 35% DEI CONTROLLI DELLA GDF
(ANSA) - BRESCIA, 15 MAR - Hanno composto il 117 e hanno
denunciato che qualcosa non tornava negli scontrini emessi dal
bar della scuola. Protagonisti alcuni studenti che frequentano
un istituto scolastico della Valle Camonica, dove dopo la
segnalazione e' arrivata la guardia di finanza di Brescia. Le
fiamme gialle hanno accertato che la titolare il bar, sin
dall'avvio dell'attivita', emetteva scontrini non fiscali, cioe'
senza i necessari codici, e sono scattate le sanzioni.
Nel 2012 nel bresciano la Guardia di finanza ha controllato
5.715 attivita'; in 2.007 casi, circa il 35%, si sono
riscontrate irregolarita' nell'emissione di scontrini e
ricevute. Un dato in crescita rispetto al 2011, quando erano
risultate non in regola il 25% delle attivita' controllate
(1.425 su 5.816).(ANSA).
GERMANIA ATTACCA,ITALIA'SFACCIATA'SPINGE IMMIGRATI ALTROVE
MIN. INTERNI BAVIERA, LI MANDA CON 500 EURO VERSO ALTRI PAESI
(di Matteo Alviti)
(ANSA) - BERLINO, 15 MAR - Dalla Germania parte un nuovo,
durissimo attacco contro il governo italiano, stavolta
colpevole, secondo il ministro degli Interni bavarese Joachim
Herrmann, di spingere con 500 euro gli immigrati illegali
nordafricani a lasciare l'Italia per recarsi in altri Paesi
dell'area Schengen.
''E' sfacciato il comportamento del governo italiano, che
oltre a un permesso di soggiorno temporaneo per l'area Schengen
mette in mano agli immigrati nordafricani illegali anche 500
euro per fargli lasciare l'Italia'', ha attaccato Hermann.
Per il politico bavarese del partito cristianosociale della
Csu, alleato della cancelliera Angela Merkel a Berlino,
''l'atteggiamento dell'Italia nei confronti dei migranti
nordafricani contraddice fortemente lo spirito dei Trattati di
Schengen''. ''Lo ritengo un comportamento non solidale verso gli
altri Paesi europei'', aggiunge il ministro.
Le vibranti proteste sono arrivate dopo che la polizia
tedesca ha fermato lungo l'autostrada austriaca Inntal (A12),
ancora una volta, sei immigrati africani e iracheni su un
pullman di linea italiano diretto in Germania. Secondo quanto
reso noto da un portavoce delle forze di polizia di Rosenheim,
cittadina bavarese al confine con l'Austria, gli immigrati
volevano stabilirsi in Germania, cosa che il permesso temporaneo
concesso in Italia non gli avrebbe permesso. ''Dall'inizio di
marzo gli agenti si sono imbattuti in altri 120 casi simili'',
ha precisato il portavoce.
In realta' il documento ottenuto in Italia autorizza gli
immigrati a muoversi liberamente nell'area Schengen per tre
mesi, ammette invece con l'Ansa il portavoce del ministro,
Oliver Platzer. Ma ''anche se il governo italiano si puo'
nascondere formalmente dietro le regole di Schengen, viola
chiaramente la partnership europea'', sentenzia senza mezzi
termini ancora nel comunicato Herrmann. Che per rimediare alla
situazione ha anche chiesto un ''intervento a livello europeo''
del ministro tedesco degli Esteri, Guido Westerwelle.
Del resto non e' la prima volta che accadono episodi simili,
ricorda all'Ansa il portavoce Platzer. Gia' nel 2011, quando in
Italia erano arrivati in migliaia dalle coste nordafricane
infuocate dalla primavera araba, si erano verificate situazioni
del genere. Allora la tensione era salita alle stelle con la
Francia di Sarkozy, arrivata a bloccare alla frontiera i treni
con i migranti provenienti dall'Italia.
Oggi non e' solo la Germania a essere preoccupata, ma anche
l'Austria, insiste Platzer, che cita un documento della polizia
federale tedesca secondo cui sarebbero oltre 5mila i migranti
che si sono avvalsi del contributo di 500 euro per lasciare
l'Italia.
''Invece di chiudere i centri di accoglienza e di spingerne gli
abitanti a proseguire la migrazione verso altri Stati dell'Ue,
l'Italia deve espellere nei loro Paesi d'origine coloro che non
hanno diritto all'asilo perche' immigrati per ragioni
economiche'', ha chiosato il ministro. ''A lungo termine -
conclude il comunicato di Herrmann - dovremo anche sicuramente
riflettere su adattamenti dei Trattati di Schengen per impedire
tali sviluppi''. L'Italia e' avvisata. (ANSA).
CON MENO FISCO IMPRESE MEDIE SOLIDE COME TEDESCHE
STUDIO CONFINDUSTRIA-R&R-UNIONCAMERE, BASTA TRATTAMENTO GRANDI
(ANSA) - MILANO, 15 MAR - Senza il peso del fisco le medie
imprese italiane sarebbero forti come quelle tedesche.
Basterebbe una tassazione piu' favorevole, pari a quella delle
grandi aziende, per portarle dall'ultimo al primo posto in
Europa per solidita' patrimoniale. E' uno dei risultati
dell'indagine di Confindustria, R&S Mediobanca e Unioncamere
sulle medie imprese in Europa, identificate in Italia con le
societa' con un fatturato compreso tra 15 e 330 milioni e
dipendenti tra i 50 e i 499.
Nel complesso le medie imprese in Francia e Spagna, come in
Italia e in Germania, hanno una struttura finanziaria robusta,
che le rende in grado di resistere alla crisi meglio delle
aziende di maggiori dimensioni. La solidita' e' massima per le
tedesche con il 76% delle societa' classificate 'investment
grade', sullo stesso livello in Francia e Spagna (69% e'
investment grade), meno nel Bel Paese (57%).
Anche il trattamento fiscale risulta omogeneo nella penisola
iberica e in Francia, dove il tax rate (la pressione fiscale) si
aggira sul 24%, poco piu' elevato in Germania (27%) e
penalizzante da noi (38%). La considerazione che emerge e'
quindi che, se negli ultimi 10 anni le medie imprese italiane
avessero avuto una tassazione piu' favorevole, per esempio pari a
quella dei grandi gruppi, oggi avrebbero uno solidita'
patrimoniale al 78% investment grade, in linea con quelle che
parlano la lingua di Goethe.
Queste ultime, nel manifatturiero, hanno d'altra parte un
costo del lavoro pro-capite elevato: 46.700 euro per addetto,
contro 43.600 delle francesi, 39.600 euro delle italiane e
36.800 delle spagnole. Ma c'e' la compensazione della
produttivita', al top in Germania con un valore aggiunto netto
per addetto pari a 56.900 euro rispetto ai 53.300 euro
dell'Italia, i 52.100 euro della Francia e i 47.900 euro della
Spagna. Quanto al valore aggiunto, misura della ricchezza
prodotta, il contribuito maggiore viene dalle attivita'
meccaniche, prevalenti in Germania, dove raggiunge il 51% contro
il 38% in Italia (35% Francia e 29% penisola iberica).
Che il fisco sia un handicap per la competitivita' delle
nostre industrie lo sottolinea il vice presidente di
Unioncamere, Gian Domenico Auricchio. ''Basti pensare - dice -
che i nostri 4mila campioni del made in Italy sono soggetti adun
tax rate superiore di 11 punti rispetto a quello tedesco, di 14
punti su quello francese e di 15 punti sullo spagnolo''.(ANSA).