MADRE ALDROVANDI QUERELA COISP, MINISTRO MANDA ISPETTORE - SINDACATI PS, GOVERNO PAGHI STRAORDINARI - SALE PROTESTA CONTRO TARES, RINVIARLA AL 2014 - DEBITI P.A. A 90 MLD; GRILLI,PRIMA A IMPRESE,POI BANCHE

venerdì 29 marzo 2013

MADRE ALDROVANDI QUERELA COISP, MINISTRO MANDA ISPETTORE
'PUNIRE MELE MARCE MA POLIZIA SANA'. DOMANI PRESIDIO A FERRARA
(di Giorgia Bentivogli)
(ANSA) - FERRARA, 28 MAR - La morte di Federico Aldrovandi e'
una ferita aperta. Fa ancora male, dopo la manifestazione di
ieri. Ma il giorno dopo sono le parole di chi ha partecipato a
quel sit in a far tornare la vicenda davanti ai magistrati di
Ferrara, con la madre che querela il Coisp. Il sindacato, da
parte sua, contrattacca chiedendo le dimissioni del ministro
dell'Interno. Annamaria Cancellieri lo liquida: ''parole in
liberta''' e manda un ispettore a Ferrara per verificare
eventuali colpe dei manifestanti ed anche di chi ha autorizzato
il sit-in. ''Puniremo le mele marce - ha assicurato - ma la
polizia e' sana''. Intanto, la citta' si prepara al presidio di
solidarieta' organizzato per domani sera.
Patrizia Moretti, mamma del ragazzo ucciso di botte durante
un controllo di polizia nel 2005, ha detto basta a chi continua
''a infangare la memoria di mio figlio''. Non ci sta alle
allusioni sulla foto del ragazzo che ha mostrato ieri in piazza.
Fabio Anselmo, il suo avvocato, ha querelato per diffamazione il
segretario Coisp Franco Maccari e l'ex senatore Alberto Balboni,
giudicando intollerabile che insinuino che l'immagine di
Federico morto sia stata modificata. Nella newsletter del Coisp,
in verita', c'era scritto che quella foto ''non fu ammessa al
processo perche' ritenuta non veritiera''. Frasi comunque non
passabili per Anselmo, che ha spiegato di aver anche querelato
Balboni per aver ''sostenuto, su estense.com, che la foto e'
falsa''. Patrizia Moretti non ha usato giri di parole per
respingere la solidarieta' ''ipocrita di Maccari che continua ad
insultarmi''.
Ma il Coisp oggi ha rispedito ''ai vari mittenti tutte le
accuse ingiuste, infondate e strumentali rivolte ieri a gente
che svolge il proprio lavoro e tiene fede al proprio ruolo'' ha
detto Maccari, accusando la politica di essere ''ipocrita'' e il
ministro Cancellieri di ''parlare a sproposito'': ''e' ora che
vada a casa''. Ferma la replica della titolare del Viminale.
''Non vale nemmeno la pena di soffermarsi'' sulle accuse del
sindacato. ''I poliziotti veri - ha sottolineato - sono quelli
che tutti i giorni difendono il Paese, loro sono d'accordo con
me e sono la maggioranza". Sulla vicenda di ieri, ha proseguito
il ministro, ''e' gia' partita un'ispezione per vedere le
responsabilita' della manifestazione e di chi ha concesso lo
spazio. Vogliamo capire esattamente tutto. Un ispettore e' gia' a
Ferrara e sta facendo il suo lavoro. Dobbiamo molto ai nostri
poliziotti, puo' esserci qualcuno che sbaglia e se l'errore
viene riconosciuto, l'autore paghera' le conseguenze''.
E quella di ieri, secondo l'avvocato di Patrizia Moretti, non
e' stata la prima manifestazione del genere. La madre di
Federico ora infatti valuta anche una querela per stalking. Il
suo legale sta mettendo insieme un dossier ''perche' e' stata
oggetto di attacchi ripetuti nel tempo chiaramente fortemente
lesivi''. Lei si sente ''perseguitata'' e il legale, che pero'
ancora non parla di atti persecutori, ha spiegato che si tratta
di una situazione che si sta ripetendo nel tempo. E poi
caustico: ''Se vogliono contestare contro il fatto che i
colleghi non vengono scarcerati, non capisco perche' invece di
protestare contro i Palazzi di Giustizia vadano sotto le
finestre di Patrizia''.
Intanto Ferrara si prepara al sit in annunciato ieri e
promosso per domani alle 18 in piazza Savonarola dagli amici di
Federico. ''Spero che ci siano anche uomini in divisa, il
questore di Ferrara, le Autorita' cittadine'' ha detto Patrizia.
E le istituzioni anche oggi il loro abbraccio non l'hanno fatto
mancare: ''Ieri in Aula tutti in piedi in solidarieta' con
Patrizia Moretti, madre di Federico Aldrovandi. Manifestazioni
per lei siano solo d'affetto'' e' infatti la raccomandazione del
presidente del Senato, Pietro Grasso. E i sindacati Siap e
Funzionari Ps chiedono di ''imparare dall'eredita' morale che ci
ha lasciato Antonio Manganelli: 'Quella di saper chiedere
scusa'''. (ANSA).

MADRE ALDROVANDI QUERELA COISP, ADESSO BASTA FANGO
'E' UNA PERSECUZIONE, DOMANI DIVISE SIANO IN PIAZZA CON ME'
(di Giorgia Bentivogli)
(ANSA) - FERRARA, 28 MAR - La morte di Federico Aldrovandi e'
una ferita aperta. Fa ancora male. Il presidio del sindacato di
polizia Coisp, ieri a Ferrara sotto il Comune dove lavora la
madre del ragazzo, e' stato come gettarci sopra sale. Ma il
giorno dopo sono le parole di chi ha partecipato a quel sit in a
far tornare la vicenda davanti ai magistrati di Ferrara, con la
madre che querela il sindacato. Intanto, la citta' si prepara al
presidio di solidarieta' organizzato per domani sera.
Patrizia Moretti, mamma del ragazzo ucciso di botte durante
un controllo di polizia nel 2005, ha detto basta a chi continua
''a infangare la memoria di mio figlio''. Non ci sta alle
allusioni sulla foto del ragazzo che ha mostrato ieri in piazza.
Fabio Anselmo, il suo avvocato, ha querelato per diffamazione il
segretario Coisp Franco Maccari e l'ex senatore Alberto Balboni,
giudicando intollerabile che insinuino che l'immagine di
Federico morto sia stata modificata. Nella newsletter del Coisp,
in verita', c'era scritto che quella foto ''non fu ammessa al
processo perche' ritenuta non veritiera''. Frasi comunque non
passabili per Anselmo, che ha spiegato di aver anche querelato
Balboni per aver ''sostenuto, su estense.com, che la foto e'
falsa''. Patrizia Moretti non ha usato giri di parole per
respingere la solidarieta' ''ipocrita di Maccari che continua ad
insultarmi''.
Ma il Coisp oggi ha rispedito ''ai vari mittenti tutte le
accuse ingiuste, infondate e strumentali rivolte ieri a gente
che svolge il proprio lavoro e tiene fede al proprio ruolo'' ha
detto Maccari, accusando la politica di essere ''ipocrita'' e il
ministro Cancellieri di ''parlare a sproposito'': ''e' ora che
vada a casa''. Il sindacato ha ribadito di non aver saputo che
Patrizia Moretti lavorasse in Comune, e ha spiegato che con il
presidio voleva sottolineare che i ''colleghi condannati per
colpa e solo per colpa non dovrebbero stare in carcere,
considerato che e' la stessa legge a stabilirlo''. Una protesta,
insomma, per la mancata concessione di pene alternative al
carcere ai quattro condannati in via definitiva per eccesso
colposo nell'omicidio colposo di Federico. Solo una, Monica
Segatto, ha infatti ottenuto la detenzione domiciliare ai sensi
della 'svuota-carceri', che la consente per pene non superiori
ai 18 mesi.
Ma ieri, per Anselmo, non e' stata la prima manifestazione
del genere. La madre di Federico Aldrovandi ora infatti valuta
anche una querela per stalking. Il suo legale sta mettendo
insieme un dossier ''perche' e' stata oggetto di attacchi
ripetuti nel tempo chiaramente fortemente lesivi''. Lei si sente
''perseguitata'' e il legale, che pero' ancora non parla di atti
persecutori, ha spiegato che si tratta di una situazione che si
sta ripetendo nel tempo. E poi caustico: ''Se vogliono
contestare contro il fatto che i colleghi non vengono
scarcerati, non capisco perche' invece di protestare contro i
Palazzi di Giustizia vadano sotto le finestre di Patrizia''.
Intanto Ferrara si prepara al sit in annunciato ieri e
promosso per domani alle 18 in piazza Savonarola dagli amici di
Federico. ''Spero che ci siano anche uomini in divisa, il
questore di Ferrara, le Autorita' cittadine'' ha detto Patrizia.
E le istituzioni anche oggi il loro abbraccio non l'hanno fatto
mancare: ''Ieri in Aula tutti in piedi in solidarieta' con
Patrizia Moretti, madre di Federico Aldrovandi. Manifestazioni
per lei siano solo d'affetto'' e' infatti la raccomandazione del
presidente del Senato, Pietro Grasso. E i sindacati Siap e
Funzionari Ps chiedono di ''imparare dall'eredita' morale che ci
ha lasciato Antonio Manganelli: 'Quella di saper chiedere
scusa'''. (ANSA).

SICUREZZA: SINDACATI PS, GOVERNO PAGHI STRAORDINARI
(ANSA) - ROMA, 28 MAR - I sindacati di polizia Siulp, Sap,
Ugl e Consap minacciano di scendere in piazza con un sit-in a
palazzo Chigi, se il governo non firmera' al piu' presto il
decreto che sblocca le risorse per pagare gli straordinari dei
poliziotti impegnati nei mesi scorsi nei servizi connessi
all'emergenza Nord Africa e alla Tav.
Si tratta di "donne e uomini - dicono i sindacati - che nel
2012 sono stati impegnati nelle zone di frontiera del nostro
paese per garantire l'operativita' e affrontare l'emergenza
immigrazione o nella Val di Susa, facendosi carico di turni di
servizio massacranti", che "non possono essere maltrattati e
mortificati dagli atteggiamenti di una burocrazia ministeriale
che non ha alcun rispetto della dignita', del sacrificio e del
lavoro svolto da migliaia di poliziotti". "Considerato
l'inspiegabile ritardo di circa un anno del Mef, pur con il
massimo senso di responsabilita' verso il delicato momento che il
Paese attraversa - concludono i sindacati - non ci resta che
manifestare pubblicamente contro il totale disinteresse della
compagine governativa verso la sicurezza del Paese e dei suoi
cittadini".(ANSA).

FISCO: SALE PROTESTA CONTRO TARES, RINVIARLA AL 2014
IMPRESE IN CAMPO; CONFCOMMERCIO, +600%.BOLDRINI SCRIVE A MONTI
(ANSA) - ROMA, 28 MAR - Sale la protesta contro la Tares, la
nuova tassa sui rifiuti e servizi, che in assenza di rinvii
fara' il suo esordio a luglio, con il pagamento della prima
rata. Un ulteriore salasso per le tasche dei cittadini ma anche
per i conti delle imprese e dei negozi. I rincari dei costi sui
rifiuti, calcola infatti Confcommercio, saranno in media del
290% per le varie attivita' commerciali, ma per alcune saranno
alle stelle: raggiungeranno il 400%, per esempio per ristoranti
e pizzerie, e addirittura il 600%, nei casi dei rivenditori di
ortofrutta e dei banchi di generi alimentari al mercato ma anche
delle discoteche, come emerge da una elaborazione della stessa
associazione.
Per questo, Confcommercio chiede la sospensione ''immediata''
della sua operativita' con la proroga dell'entrata in vigore
''almeno'' fino al primo gennaio 2014. Anche Confedilizia preme
sul rinvio al 2014. E alla voce delle imprese si aggiunge una
lettera della Presidente della Camera Boldrini, a Mario Monti,
in cui gli chiede di valutare l'opportunita' di un rinvio della
Tares.
Richieste che si aggiungono a quelle gia' in campo dei
sindacati, preoccupati per la tenuta dei redditi familiari
considerando la somma delle scadenze in arrivo tra giugno e
luglio, che comprendono, oltre alla Tares, l'Irpef, l'Imu e
l'ulteriore aumento di un punto previsto per l'Iva ordinaria.
Oggi anche alcuni deputati del Pd, ricordando la stima della Uil
secondo cui la Tares costera' 305 euro medi, rispetto agli
attuali 218 (il 40% in piu'), si erano rivolti direttamente alla
presidente della Camera, Laura Boldrini, indirizzandole una
lettera nella quale chiedono di valutare un intervento affinche'
''il governo dimissionario prenda in esame subito, nella
prossima riunione del Consiglio dei ministri, il provvedimento
di rinvio della Tares e dia un segnale concreto a tutti i
cittadini''e la presidente questa sera ha chiesto al premier di
valutare che '' sia adottato un provvedimento di rinvio della
scadenza'' della Tares, ''ritenuta di complessa applicazione''.
Dopo che il Cdm di ieri non ha preso una decisione in tal senso.
Il calcolo della tariffa sui rifiuti tiene conto della
qualita' e quantita' medie dei rifiuti prodotti, in relazione
agli usi e alle tipologie svolte. Confcommercio parla di ''un
aumento spropositato'' determinato dall'attuale sistema ''se non
prorogato e completamente rivisto''. Per questo ritiene
necessario anche aprire un tavolo tecnico di lavoro, partecipato
dalle principali associazioni di categoria, con il compito di
''ridefinire la struttura complessiva del sistema tariffario e
di individuare nuovi coefficienti che rappresentino al meglio la
reale produzione di rifiuti delle varie categorie economiche''.

DEBITI P.A. A 90 MLD; GRILLI,PRIMA A IMPRESE,POI BANCHE
M5S, COSI' VA BENE. TESORO RASSICURA UE, LIMITE 3% INVALICABILE
(di Francesco Carbone)
(ANSA) - ROMA, 28 MAR - Si appesantisce di 20 miliardi il
conto dello Stato verso le imprese: secondo Bankitalia ci sono
infatti 20 miliardi di piu' di arretrati, rispetto ai 70 fino ad
ora ipotizzati, che portano la cifra totale a circa 90 miliardi
(a fine del 2011).
Il dato e' emerso durante le audizioni della Commissione
speciale Camera-Senato (in ordine il ministro dell'Economia,
Vittorio Grilli, il collega alle politiche Ue, Enzo Moavero,
Enrico Giannini dell'Istat e il direttore centrale per la
ricerca economica di Bankitalia, Daniele Franco) che intanto da'
il via alla nota di variazione del Def per scontare sui conti
pubblici uno 0,5% in piu' di deficit (complessivamente
arriverebbe al 2,9%) e trovare lo 'spazio' nei conti dedicato al
pagamento degli arretrati. Uno spazio che - rassicura Grilli -
non portera' di certo il deficit oltre il 2,9% ipotizzato.
E si partira' non dalle banche, cosi' come avevano paventato i
rappresentanti del M5S, ma dalle imprese. La rassicurazione
arriva direttamente da Grilli, che ci tiene a precisare che la
tempistica non favorira' certo le banche (anche se non pagarle
sarebbe ''pericoloso'' in tempi di 'glaciazione' del credito).
Ma non e' neanche ipotizzabile - dice sempre Grilli rispondendo
a molte voci sempre del M5S - utilizzare risorse in deficit per
pagare nuove spese. Questo non si puo' piu' fare.
Per quanto riguarda i tempi del provvedimento Grilli spiega
che i tecnici sono gia' al lavoro al Tesoro e che si punta ad un
provvedimento snello e con effetto veloce. Cioe' niente rinvio a
provvedimenti attuativi che tanto hanno fatto penare in altre
situazioni il governo Monti. Decreto che Giancarlo Giorgetti
(Lega) dice arrivera' gia' la prossima settimana. (Mercoledi',
secondo quanto si apprende). Scontando, mentre e' attesa la
risalita di Pier Luigi Bersani al Colle, che il Governo in
carica ci sara'. Intanto i relatori per la nota al Def, Marco
Causi e Filippo Bubbico del Pd, incassano il mandato a riferire
in aula per arrivare poi alle risoluzioni che dovranno essere
discusse e approvate dalle due aule per approvare la variazione
al Documento di economia e finanza che conterra' i paletti per i
pagamenti. Proprio a partire dalla distinzione tra banche e
imprese. E il M5S annuncia che presentera' una risoluzione di
minoranza.
Sugli effetti del provvedimento molte le valutazioni e in due
sensi: l'effetto ipotizzabile sul Pil e quello sui conti
pubblici. Nel primo caso le proiezioni non sono esaltanti:
l'effetto e' ''estremamente contenuto - dice Giovannini - un
decimale nel corso del 2013''. Ma - dice Bankitalia - il
pagamento ''potra' migliorare le condizioni finanziarie di molte
imprese (che viceversa sarebbero costrette alla chiusura) ed
essere di stimolo alla crescita dell'economia''. Ma occhio -
sottolinea via Nazionale - a non pregiudicare la chiusura della
procedura Ue per deficit eccesivo a carico della Penisola.
L'effetto sui conti infatti preoccupa tutti anche se l'impatto
sul deficit sara' minimo perche' si tratta in larga parte di
spese gia' contabilizzate. Ma Grilli su questo taglia corto:
''usare lo spazio di 0,5 punti di Pil nel 2013 rimanendo sotto
al soglia del 3% e' un limite invalicabile''.
Quindi si procedera' spediti: agli enti locali andranno 12
miliardi nel 2013 e 7 miliardi nel 2014, alla Sanita' 5 miliardi
nel 2013 e 9 nel 2014 e allo Stato 7 miliardi in due anni. Anche
perche' - commenta Moavero - il pagamento del debito della P.a.
''e' anche un elemento di grossa moralita' etica perche' non si
deve far cassa a spese delle aziende''. E soprattutto perche',
come sottolinea il ministro dello Sviluppo, Corrado Passera,
''le modalita' del ripagamento possono condizionare fortemente
le prospettive di crescita del nostro Paese. E' urgentissimo
risolvere questo problema con soluzioni semplici ed automatiche
capaci di far arrivare quanto dovuto alle imprese in tempi
rapidi''.(ANSA).

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