ALDROVANDI:FERRARA IN PIAZZA. PADRE,NO DIVISA ASSASSINI. AMICO FEDERICO, FERITA CON POLIZIA MAI CHIUSA. ANFP-SIAP, AZIONE COISP PERICOLOSA PER POLIZIOTTI - MARO': CONFITARMA, NON SOSPENDERE ACCOMPAGNAMENTI MILITARI. DI BIAGIO, LEGGE INADEGUATA

sabato 30 marzo 2013


ALDROVANDI:FERRARA IN PIAZZA; PADRE,NO DIVISA ASSASSINI
MADRE, COISP MOSTRATO DUREZZA NOSTRA LOTTA,ISPEZIONE DIA VERITA'
(dell'inviata Giorgia Bentivogli)
(ANSA) - FERRARA, 29 MAR - Ferrara si e' ripresa la sua
piazza. Piazza Savonarola, la stessa dove mercoledi' una ventina
di poliziotti del sindacato Coisp avevano manifestato in
solidarieta' ai colleghi condannati per la morte di Federico
Aldrovandi. Questa sera Patrizia Moretti, madre del ragazzo
ucciso durante un controllo di polizia nel 2005, ha avuto con
se' la folla per rioccupare quegli spazi. E per gridare, usando
le parole del padre di Federico, Lino, che quei ''signori tra
poco torneranno liberi, pero' quella divisa va tolta''.
Una richiesta, quella della destituzione dei quattro agenti
condannati per l'omicidio del figlio, che ha fatto scattare un
applauso delle migliaia di presenti e che pero' potrebbe non
arrivare mai: la commissione disciplinare del Dipartimento della
Pubblica Sicurezza, secondo quanto si e' appreso, ha infatti
concluso a gennaio il procedimento aperto nei confronti dei 4
agenti, con un provvedimento di sospensione di 6 mesi.
Sospensione che, stando a fonti qualificate, dovrebbe scattare
non appena i poliziotti avranno scontato i residui 6 mesi di
condanna, dunque a giugno. Se resteranno cosi' le cose, gli
agenti potrebbero tornare in servizio all'inizio del 2014.
''La Cancellieri ha detto che con un omicidio colposo non e'
consentito il licenziamento, ma che sara' valutato il disonore
della divisa'', ha spiegato al megafono Lino Aldrovandi. ''Io
quella divisa la amo... e ve lo dico, puo' succedere
l'irreparabile, si puo' sbagliare - ha aggiunto - Ma dalla
divisa deve uscire l'Uomo, deve chiedere scusa e dire ho
sbagliato''. Invece, ha aggiunto Lino, alla famiglia Aldrovandi
e' toccato ''uno sforzo cosi' per arrivare alla verita'''. Anni
di lotta. E poi mercoledi' il presidio. ''E quel voltarci le
spalle quando e' stata mostrata la foto di Federico''. Non e'
servito finire la frase.
Patrizia Moretti e' stata ancora piu' dura nei confronti del
Coisp. ''Il loro modo di approfittare del nostro dolore e' il
culmine della disumanita', ma in questo modo hanno reso palesi a
tutti quanto sia difficile per le famiglie lottare per avere
giustizia quando dall'altra parte ci sono le forze
dell'ordine''. Al suo fianco, non a caso, c'erano Ilaria Cucchi
e Lucia Uva. Ma oggi il Coisp ha ribadito alla Cancellieri:
''non cada nel tranello''. La manifestazione a Ferrara, ha
sottolineato il sindacato, non era ''contro qualcuno ne'
tantomeno contro la sentenza'' e, soprattutto, tutte le
''autorita' cittadine, sindaco compreso, con una settimana
d'anticipo'' sapevano dell'iniziativa ma ''nessuna obiezione o
rilievo sono stati mossi, ne' in relazione al luogo ne'
all'orario ne' alla modalita' del presidio''. Ora, hanno detto i
familiari di Federico Aldrovandi, una risposta se la aspettano
dalle istituzioni, dall'ispezione mandata in questura dal
ministro Cancellieri. ''Spero che si capisca come mai questo
dolore ha continuato a pioverci addosso per otto anni e in tutto
quest'ultimo mese'', ha detto Patrizia Moretti. Da piu' parti in
piazza e' stato chiesto come sia stato possibile autorizzare un
presidio simile sotto l'ufficio dove lavora Patrizia Moretti.
Nei giorni scorsi, la donna aveva spiegato di essersi sentita
''perseguitata'' dalle iniziative del Coisp. ''Queste persone
sanno fare molto male e vorrei che le istituzioni lo
impediscano. Vengo dall'ufficio del Prefetto, mi ha ribadito la
sua vicinanza, collaborazione e protezione''.
La madre di Federico e' tornata a chiedere un cambiamento di
mentalita', e ''alla polizia 'pulita' la forza di liberarsi
dalle mele marce''.
Al suo fianco Giuseppe Giulietti, di Articolo 21. ''C'e' un
brutto virus che si aggira per il Paese. Un senso di
intolleranza contro la Costituzione e la legalita'. Mi riferisco
a questa idea che si possa manifestare contro i tribunali,
contro i giudici e ora addirittura contro una famiglia che ha
subito l'oltraggio massimo, la morte di un figlio''. ''E' un
virus che va stroncato'', ha aggiunto. ''Quello dell'altro
giorno e' stato un oltraggio al vivere comune, e bisogna
ringraziare i ferraresi che hanno risposto a questo oltraggio a
nome di tutti gli italiani''.(ANSA).

ALDROVANDI: AMICO FEDERICO, FERITA CON POLIZIA MAI CHIUSA
ANDREA BOLDRINI, SPIRITO CAMERATISMO NEI CONFRONTI DEI QUATTRO
(ANSA) - FERRARA, 29 MAR - ''Per quanto mi riguarda, la
ferita con la polizia non si e' mai chiusa''. Con una
espressione amara Andrea Boldrini, vicepresidente
dell'associazione Federico Aldrovandi e amico del ragazzo ucciso
durante un controllo di polizia a Ferrara, ha risposto alla
domanda se il presidio di due giorni fa del sindacato Coisp
avesse riaperto una ferita. ''Mi hanno portato via un amico, e
nessuno si e' sentito di puntare il dito verso quei quattro.
Nessuno li ha giudicati assassini, molti si sono chiusi in uno
spirito di cameratismo''.
Boldrini ha parlato al presidio di solidarieta' alla famiglia
di Federico Aldrovandi in Piazza Savonarola a Ferrara. (ANSA).

ALDROVANDI: STRISCIONE 'STOP THE COISP' DOVE CI FU PRESIDIO
(ANSA) - FERRARA, 29 MAR - Uno striscione blu con una scritta
''#stopthecoisp'' firmato dall'associazione Federico Aldrovandi
e' stato appeso sui cancelli del fossato del Castello a Ferrara,
nello stesso punto in cui due giorni fa i militanti del
sindacato di polizia hanno inscenato il loro presidio.
Nello stesso punto infatti e' stato convocato per le 18 il
presidio in solidarieta' della mamma di Federico, Patrizia
Moretti. La frase, #stopthecoisp verra' usata dalla associazione
come trend topic per dare aggiornamenti sulla vicenda su
twitter. (ANSA).

ALDROVANDI: MACCARI (COISP), INCREDIBILE QUANTO ACCADUTO
SEGRETARIO SINDACATO, NON SAPEVAMO SIGNORA MORETTI LAVORASSE LI'
(ANSA) - TORINO, 29 MAR - ''Quello che e' successo a Ferrara
e' stato incredibile''. Lo ha detto stamattina il segretario
generale del Coisp, Franco Maccari, durante il congresso
provinciale del sindacato di polizia in corso a Torino. ''Non
sapevamo - ha spiegato - che la signora Patrizia Moretti (madre
di Federico Aldrovandi, ndr) lavorasse in municipio e c'e' stato
un malinteso col sindaco che ci ha chiesto di allontanarci.
Pensavamo di stargli anticipatici''.(ANSA).

ALDROVANDI:ANFP-SIAP, AZIONE COISP PERICOLOSA PER POLIZIOTTI
(ANSA) - ROMA, 29 MAR - "La spirale polemica innescata a
seguito dell'iniziativa del Coisp sotto gli uffici dove lavora
la signora Patrizia Moretti rischia, in questo periodo assai
delicato, di incanalare la rabbia del disagio sociale nei
confronti dei poliziotti durante le manifestazioni pubbliche".
Lo affermano l'Associazione nazionale funzionari di polizia
(Anfp) e il Siap sottolineano che l'azione "puo' essere tossica
per tutto il movimento sindacale di polizia, che e' stato
determinante per il processo di democratizzazione degli apparati
di sicurezza".
Anfp e Siap ritengono inoltre "inopportuna e immotivata" la
richiesta di dimissioni del ministro Cancellieri avanzata dal
Coisp. "Qualsiasi rigurgito corporativo va rigettato -
concludono i sindacati - l'etica professionale dei poliziotti e'
un bene prezioso, il paese ci richiede sempre senso di
responsabilita' poiche' affida a noi la sua sicurezza".(ANSA).

ALDROVANDI: SIULP, PIENO APPOGGIO AD AZIONE ISPETTIVA
PER ACCERTARE RESPONSABILITA'. BENE CANCELLIERI E MARANGONI
(ANSA) - ROMA, 29 MAR - Dopo la manifestazione fatta da un
gruppetto di aderenti ad un piccolo sindacato di polizia sotto
l'ufficio della madre di Federico Aldrovandi, bene hanno fatto
il Ministro e il Prefetto Marangoni a disporre un'ispezione
immediata per accertare le responsabilita' di chi, oltre a quelli
che hanno effettuato la manifestazione e che rispondono sotto il
profilo etico e morale, ha autorizzato una simile protesta senza
valutare le gravissime ripercussioni che questo atto avrebbe
comportato. Lo sottolinea Felice Romano, Segretario Generale del
SIULP, Sindacato unitario lavoratori polizia.
''Per le donne e gli uomini della Polizia di Stato, come ha
dimostrato il Prefetto Manganelli, insieme alla quasi totalita'
dei sindacati di polizia, tra cui il SIULP, sul caso Aldrovandi,
i valori sono quelli del massimo rispetto dei principi etici,
morali e della democrazia oltre a quelli dei precetti previsti
dalla legge''.
Secondo il Siulp ''per questo e' indispensabile l'azione
ispettiva al fine di censurare, se accertate, le responsabilita'
di chi anche in buona fede possa aver consentito una siffatta
situazione autorizzando quella manifestazione''. ''Il ruolo e le
responsabilita' ad esso collegate di autorita' tecnica di Pubblica
Sicurezza - prosegue il sindacato - richiedono oltre alla
conoscenza delle norme anche la professionalita' e la capacita' di
comprendere quando un'azione, seppur legale, ai fini dell'ordine
e della sicurezza pubblica non e' opportuna e pertanto va
negata''.
''Il Ministro Cancellieri - aggiunge Romano - ha operato nel
totale rispetto non solo del suo Ministero e delle
responsabilita' che incombono su di esso ma lo ha fatto anche a
difesa della totalita' dei poliziotti che nulla hanno a che
vedere con chi interpreta la propria funzione nel modo in cui ci
ha mostrato a Ferrara''.
''Il Ministro Cancellieri vada avanti - conclude il Siulp - e
dimostri senza tentennamenti che se responsabilita' ci sono state
sono di pochi, pochissimi e questi non possono offuscare la
dignita' dei tanti che si sacrificano per il bene comune, per la
difesa delle Istituzioni, per la legalita' e per la democrazia.
Ma soprattutto per quelli che per la democrazia della Polizia e
dei poliziotti hanno pagato un duro prezzo. Lo dobbiamo anche a
loro''.(ANSA).

ALDROVRANDI: SILP-CGIL, SCONFORTANTE MANIFESTAZIONE FERRARA
(ANSA) - ROMA, 29 MAR - ''Dopo le nostre lotte per
democratizzare le forze di polizia, e dopo la tragedia di una
madre e di una famiglia, e' sconfortante assistere a quanto
avvenuto a Ferrara ad opera del sindacato Coisp. Le sentenze,
per di piu' se definitive, si rispettano''. E' quanto afferma in
una nota il segretario generale del Silp Cgil, Daniele Tissone.
Le donne e gli uomini del sindacato di polizia della Cgil,
prosegue Tissone, ''si dissociano in modo netto da questa
iniziativa che nulla ha a che vedere con la nostra cultura e con
la doverosa, quanto necessaria, umana pieta'. Ci conforta
constatare come nel Paese si sia sollevata una profonda
indignazione che ha attraversato sia l'opinione pubblica che le
istituzioni. La stessa indignazione la si vede nella quasi
totalita' dei sindacati di polizia e, quindi, nei lavoratori di
polizia''. Per Tissone ''se si e' verificato un tale episodio e'
peraltro evidente che vi sia ancora molto da fare sul versante
della formazione interna. Non vorremmo mai piu', mai piu' e
ancora mai piu' che accadano simili tragedie come quella
capitata a Federico Aldrovrandi per la quale, lo stesso
Manganelli, chiese scusa alla madre e alla famiglia, e non
vorremmo mai piu' assistere a iniziative come queste o ad
epiloghi di commenti non appropriati che hanno chiamato in causa
il ministro dell'Interno Cancellieri. Rimangono quindi sul campo
- conclude Tissone - la disperazione ed il senso di umiliazione
di una madre a cui va il nostro sincero affetto peraltro gia'
manifestato, con coerenza, in passato. A Patrizia Moretti, madre
di Federico Aldovrandi, la nostra piena solidarieta' e il nostro
assoluto sostegno''.(ANSA).

MARO': CONFITARMA, NON SOSPENDERE ACCOMPAGNAMENTI MILITARI
D'AMICO, SCONCERTATI DA DIBATTITO IN PARLAMENTO
(ANSA) - GENOVA, 29 MAR - Confitarma si dice ''delusa e
sconcertata per come sono stati descritti gli armatori'' nella
vicenda dei maro'. In una nota diffusa oggi il presidente degli
armatori italiani, Paolo D'Amico lancia ''un grido d'allarme''
per quanto riguarda ''la proposta di qualche eminente esponente
del Parlamento di sospendere gli accompagnamenti militari dei
mercantili italiani fino a che non saranno cambiate le regole''.
(ANSA).

MARO': DI BIAGIO, LEGGE BERLUSCONI SU DIFESA NAVI INADEGUATA
(ANSA) - ROMA, 27 MAR - ''Purtroppo i limiti del decreto
Berlusconi sulla difesa militare delle navi private in aree a
rischio erano apparsi chiari fin da subito, ma con l'impasse dei
due maro' e' stato evidente a tutti che all'epoca si pecco' di
superficialita' e scarsa lungimiranza''. Lo dichiara in una nota
il Senatore di Scelta Civica Aldo Di Biagio. ''In diversi atti
ho chiesto all'allora Governo di consentire l'impiego di imprese
private di sicurezza, certificate ed autorizzate, piuttosto che
coinvolgere militari in servizio che, come abbiamo visto,
comportano riflessi di natura politica, normativa e procedurale
ben diversi da quelli di un privato'' afferma Di Biagio che
conclude: ''i signori che adesso puntano il dito contro il
Governo sono gli stessi che non vollero ascoltare le nostre
mediazioni e le nostre modifiche alla legge. Per questo facciano
almeno un gesto di responsabilita' e riconoscano
l'inadeguatezza di quella norma'' .(ANSA).
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