POLIZIOTTO SUICIDA PER DEBITI DAVANTI CASERMA CC. HA ANNUNCIATO IL GESTO. EQUITALIA, ULTIMA CARTELLA TRE MESI FA - MARO': COCER, MILITARI ESPONGANO TRICOLORE A FINESTRE

venerdì 05 aprile 2013

 
POLIZIOTTO SUICIDA PER DEBITI DAVANTI CASERMA CC
HA ANNUNCIATO IL GESTO. EQUITALIA, ULTIMA CARTELLA TRE MESI FA
(di Isabella Maselli)
(ANSA) - BARI, 3 APR - I debiti lo avevano esasperato. Nicola
Rutigliano, 43 anni, di Bari, si e' ucciso con un colpo alla
testa davanti alla Caserma dei Carabinieri di Triggiano. Faceva
il poliziotto. In servizio negli uffici amministrativi del
Commissariato San Nicola, nel cuore della citta' vecchia, ha
deciso di farla finita e non lo ha fatto in silenzio. Ha scritto
un biglietto, che ha lasciato in casa, dove ha spiegato le
ragioni del suo gesto. Poi ha telefonato al 112 annunciando che
si sarebbe tolto la vita e ha chiamato anche alcuni giornalisti.
''Aveva una voce tremante - ha riferito un cronista che ha preso
la telefonata - e ha detto che un suo amico voleva suicidarsi.
Poi ha detto di trovarsi davanti alla caserma di Triggiano e ha
chiuso''. Dentro i loro uffici, a Triggiano, i militari hanno
sentito il colpo di pistola. Proprio di fronte al cancello della
caserma una macchina grigia, una Seat Altea, con i vetri in
frantumi e all'interno, al posto di guida, l'agente Rutigliano
in fin di vita. I Carabinieri non hanno atteso l'arrivo del 118
e l'hanno accompagnato all'ospedale piu' vicino, il 'Fallacara'
di Triggiano. Poco dopo il trasporto d'urgenza all'ospedale
barese 'Di Venere' della ex frazione di Carbonara, dove l'uomo
e' morto.
Parenti e poliziotti hanno vegliato la salma prima
nell'obitorio e poi nella cappella dell'ospedale per tutto il
pomeriggio. ''Un bravo ragazzo, tranquillo, riservato'' lo hanno
descritto i colleghi. Nicola Rutigliano, separato, con un
figlio, viveva a Triggiano insieme con la nuova compagna. Nei
giorni scorsi l'arrivo a casa di una cartella di Equitalia lo
avrebbe esasperato sino al punto di fargli decidere di
uccidersi, sparandosi un colpo alla testa con la sua pistola di
ordinanza. Ma la stessa Equitalia, in un comunicato diffuso in
serata per esprimere cordoglio, esclude che a Rutigliano sia
stata inviata ''ne' oggi, ne' nei giorni scorsi alcuna cartella''.
L'ultima, che la societa' indica di ''importo comunque
contenuto'' gli era stata notificata a gennaio.
''Quello che e' accaduto - ha commentato il sindaco di
Triggiano, Vincenzo De Nicolo', medico oculista nell'ospedale
cittadino - ci ha lasciati sgomenti. Quando i vigili urbani e i
carabinieri mi hanno informato di quanto accaduto mi sono
precipitato in ospedale e i colleghi mi hanno detto che la
situazione era molto critica. I motivi? Non li conosco. A quanto
mi risulta non aveva mai chiesto, in nessuna forma, l'aiuto del
Comune. Aveva un lavoro stabile, non aveva problemi di tipo
lavorativo. Ogni giorno noi sindaci cerchiamo di calmare gli
animi della gente, esasperata per la situazione economica in cui
in tanti ormai si trovano a causa della crisi, ma quest'uomo non
ci aveva mai chiesto aiuto''.(ANSA).


MARO': COCER, MILITARI ESPONGANO TRICOLORE A FINESTRE
(ANSA) - ROMA, 4 APR - Il Cocer interforze chiede a tutti i
militari di ''apporre a finestre e balconi delle proprie
abitazioni private la bandiera tricolore corredata del nastro
giallo'', come segno di solidarieta' per i maro' Massimiliano
Latorre e Salvatore Girone ''trattenuti in India''. Una
iniziativa alla quale il Cocer auspica che ''si uniscano tutti i
cittadini italiani''.
L'organismo di rappresentanza dei militari, ''al fine di dare
impulso alle istituzioni e al loro senso di unitarieta' per il
comune scopo di portare definitivamente in Patria i due
fucilieri, ha chiesto un urgente incontro con il presidente
Monti, unitamente al vice ministro degli Esteri De Mistura, per
conoscere l'attuale condizione morale, personale, giuridica ed
amministrativa e per chiedere quali soluzioni diplomatiche si
intendono intraprendere per riportare i colleghi fucilieri di
marina in Italia''. Tutto cio' ''anche al fine di avere
consapevolezza circa i rischi e la condizione del personale
militare nei vari teatri operativi''. (ANSA).

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