UE: EUROSTAT,ITALIA FANALINO CODA SPESA SCUOLA-CULTURA - DROGA: SPACCIAVA DI FRONTE CASERME CC E GDF, ARRESTATO - LETTERA CON POLVERE BIANCA A GUARDIA FINANZA DI NUORO - PA: ASSENTEISTI SEDE REGIONE A ROVIGO, INCHIESTA DA RIFARE

domenica 07 aprile 2013

UE: EUROSTAT,ITALIA FANALINO CODA SPESA SCUOLA-CULTURA
(ANSA) - ROMA, 6 APR - L'Italia e' all'ultimo posto in Europa
per percentuale di spesa pubblica destinata alla cultura (1,1% a
fronte del 2,2% dell'Ue a 27) e al penultimo posto, seguita solo
dalla Grecia, per percentuale di spesa in istruzione (l'8,5% a
fronte del 10,9% dell'Ue a 27). E' quanto emerge da uno studio
pubblicato da Eurostat che compara la spesa pubblica nel 2011.

UE: EUROSTAT, ITALIA FANALINO CODA SPESA SCUOLA-CULTURA (2)
(ANSA) - ROMA, 6 APR - Secondo l'Istituto di statistica
europeo in Italia e' piu' alta la percentuale di spesa per i
servizi pubblici generali (che comprendono gli interessi sul
debito pubblico) con il 17,3% a fronte del 13,5% medio dell'Ue a
27 (in Grecia questa voce pesa per il 24,6% su tutta la spesa
pubblica). La spesa per protezione sociale in Italia e' invece
ancora superiore a quella Ue a 27 con il 41% della spesa
pubblica complessiva a fronte del 39,9%. La protezione sociale
nel nostro Paese resta pero' sbilanciata su quella per le
pensioni mentre arranca la spesa per coloro che perdono il
lavoro, per la casa e l'esclusione sociale.
L'Italia spende il 3% della sua spesa pubblica per la difesa
(in linea con l'Ue a 27) e il 4% per l'ordine pubblico (3,9% la
media europea). Per la sanita' pubblica il nostro Paese spende
leggermente meno della media Ue a 27 (il 14,7% contro il 14,9%).
Nel complesso, scrive Eurostat, la spesa pubblica complessiva
nel 2011 e' stata pari al 49,1% del Pil. Tra il 2010 e il 2011
la spesa e' diminuita per tutte le voci ad eccezione dei servizi
pubblici generali cresciuti di molto a causa del peso degli
interessi. Nel complesso protezione sociale e sanita'
concentrano quasi il 55% del totale della spesa pubblica. Se si
guarda al Pil la spesa per sanita' e protezione sociale e'
rimasta stabile al 25% del Pil dal 2002 al 2008 per poi saltare
al 27,6% nel 2009 (a causa del calo del reddito). Nel 2011 era
al 26,9% in calo rispetto al 27,4% del 2010. In Italia la
percentuale sul Pil della spesa per sanita' e protezione sociale
e' passata dal 23,9% del 2002 al 29,9% con un aumento di quattro
punti percentuali. La percentuale e' inferiore alla Francia
(32,2%) ma superiore alla Germania (26,6%).
Per la sola protezione sociale l'Italia ha speso nel 2011 il
20,5% del Pil (19,6% la media Ue a 27, il 20,2% l'Ue a 17) pari
a 5.322 euro per abitante. In Danimarca per la protezione
sociale si spende il 25,2% del Pil pari, grazie a un pil pro
capite piu' alto, a 10.892 euro per abitante. In Germania,
sempre per la protezione sociale, si spende il 19,6% del Pil,
pari a 6.215 euro per abitante. In Francia si spende il 23,9%
del PIl con 7.306 euro per abitante.
Se invece si guarda solo alla cultura l'Italia con il suo
1,1% di spesa pubblica dedicata a questa voce e' superata dalla
Grecia (1,2%) e da tutti gli altri Paesi dell'Ue a 27 con la
Germania all'1,8%, la Francia al 2,5% e il Regno Unito al 2,1%.
(ANSA).

DROGA: SPACCIAVA DI FRONTE CASERME CC E GDF, ARRESTATO
PIZZAIOLO AOSTA SORPRESO IN CASA CON QUASI UN KG DI STUPEFACENTI
(ANSA) - AOSTA, 5 APR - Aveva avviato un'attivita' di spaccio
di stupefacenti nella sua casa di fronte alla caserma dei
carabinieri del gruppo Aosta e a poche decine di metri da quella
della guardia di finanza. Sono state proprio le fiamme gialle,
insospettite dal viavai di tossicodipendenti sotto
all'appartamento di via Clavalite' ad Aosta, ad arrestare Enzo
Messina, pizzaiolo incensurato di 52 anni.
Nella sua casa perquisita ieri sera sono stati trovati 500
grammi di marijuana, 400 grammi di hashish e 40 grammi di
cocaina, oltre a 3.600 euro in contanti e ad un bilancino di
precisione. I finanzieri hanno rinvenuto lo stupefacente
nascosto in alcuni capi di abbigliamento. (ANSA).

LETTERA CON POLVERE BIANCA A GUARDIA FINANZA DI NUORO
E' ANCORA ALLARME ANTRACE IN SARDEGNA DOPO CASI GIORNI SCORSI
(ANSA) - NUORO, 6 APR - Nuovo caso di lettera con polvere
bianca in Sardegna. Questa mattina una busta sospetta e' stata
recapitata al Comando provinciale di Nuoro della Guardia di
Finanza.
Un militare appena ha notato la presenza di una polvere
bianca, ha dato subito l'allarme. Sul posto sono intervenuti i
Vigili del fuoco del reparto Nbcr e personale medico della Asl
di Nuoro.
Tutta la zona di piazza Vittorio Emanuele e' stata
circoscritta in attesa che la busta venga presa in consegna
dalle forze dell'ordine.
Nei giorni scorsi, nel Cagliaritano, nel Nuorese e in Gallura
erano state intercettate decine di lettere simili, ma era stata
esclusa la presenza di antrace. (ANSA).

PA: ASSENTEISTI SEDE REGIONE A ROVIGO, INCHIESTA DA RIFARE
GUP RESTITUISCE ATTI A PM, CHE PREANNUNCIA RICORSO CASSAZIONE
(ANSA) - ROVIGO, 5 APR - Riparte da capo l'inchiesta sugli
oltre 70 casi di presunti assenteisti nella sede di Rovigo della
Regione Veneto, accusati di truffa ai danni dello Stato.
Nell'udienza preliminare di oggi per i 77 dipendenti pubblici
finiti nell'inchiesta per assenze dal posto di lavoro il gup
Carlo Negri ha ritenuto che il capo d'accusa non fosse stato
correttamente individuato dal magistrato, ed ha restituito gli
atti al pm, Sabrina Duo'. Per il giudice non e' correttamente
individuato il danno degli oltre 70 imputati, che tornano cosi'
nella veste di semplici indagati. Il pm, dal canto suo, ha
preannunciato che intende ricorrere in Cassazione, impugnando
l'opposizione del giudice. Secondo il gup, in sostanza,
sarebbero troppo differenti tra loro le posizioni dei singoli
dipendenti indagati per poterle ricondurre ad un'unica
impostazione d'accusa.
L'indagine sulla sede polesana della Regione Veneto risale al
2010, quando l'esposto di un impiegato fece partire i controlli
della Guardia di Finanza che, con centinaia di ore di
videoregistrazione, dimostro' come molti dipendenti, dopo aver
timbrato il cartellino, lasciassero gli uffici, in alcuni casi
anche per recarsi a fare la spesa. (ANSA).



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