FESTIVAL DELL'EUROPA, LA PRESENTAZIONE DEL SEGRETARIO GENERALE FICIESSE SULLE NOVITA' DEL DECRETO 33 SUL NUOVO ISTITUTO DELL'ACCESSO CIVICO (NOVITA' IMPORTANTE NELL'OTTICA PROGETTO ETP DI FICIESSE)

mercoledì 08 maggio 2013

Di seguito, un estratto dell’intervento del segretario generale dell’Associazione Finanzieri Cittadini e Solidarietà  Ficiesse al convegno “Dalla protesta alla proposta – I cittadini per l’efficienza e la trasparenza delle Amministrazioni pubbliche” organizzato da Cittadinanza Attiva e Fondazione Etica che si è tenuto a Firenze il 7 maggio 2013 nell’ambito del Festival d’Europa.  

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Festival d’Europa 2013

Convegno: Dalla protesta alla proposta

I cittadini per l’efficienza e la trasparenza delle Amministrazioni pubbliche

SINTESI DELL’INTERVENTO DEL SEGRETARIO GENERALE FICIESSE GIUSEPPE FORTUNA

 

1. Il futuro che dobbiamo assolutamente evitare

Le pubbliche amministrazioni in Italia hanno costi e forniscono servizi di livello inaccettabile, che impediscono al paese di competere a livello internazionale.

Se la macchina pubblica non cambia, le aziende continueranno a chiudere o a delocalizzare, aumenteranno i licenziamenti dei lavoratori privati e quelli pubblici seguiranno a ruota (come sta avvenendo in Grecia), il paese si impoverirà  e rischia di saltare ogni equilibrio economico e sociale.

Il funzionamento della pubblica amministrazione è quindi il problema “numero uno”da risolvere se vogliamo continuare a vivere nella pace, nella libertà  e nella democrazia. E non stiamo esagerando.

2. Il decreto legislativo 33

A marzo 2013 è stato emanata una disposizione legislativa che può dare una forte accelerazione per ottenere in tempi stretti i servizi pubblici che servono e tornare competitivi a livello globale.

Ci riferiamo al DECRETO LEGISLATIVO N. 33 DEL 14 MARZO 2013, che ha per oggetto il “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità , trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”.

Il decreto, che dà  attuazione alla delega contenuta nell’articolo 1, commi 35 e 36, della cosiddetta “legge anticorruzione” 190 del 2012, si coniuga e integra l’eccellente, quanto ancora in larghissima parte inapplicata, “LEGGE BRUNETTA” (il decreto legislativo 150 del 2009), che ha definito giuridicamente, per la prima volta, i concetti di trasparenza e di performance nel settore pubblico.

Nei pochi minuti che abbiamo a disposizione nel convegno di oggi, indicherò quella che si presenta come la PRINCIPALE NOVITA' del nuovo decreto 33, indicherò gli “ATTORI” che dovrebbero, di tale novità , fare un punto di forza per il cambiamento radicale della pubblica amministrazione e la STRADA che crediamo si debba cominciare a percorrere con grande sollecitudine.

3. La novità  dell'accesso civico

Il nuovissimo diritto di accesso civico ai dati e alle informazioni detenute da una pubblica amministrazione è senza dubbio la principale novità  del decreto 33 e costituisce l’apertura del nostro sistema pubblico alla LOGICA DELL’OPEN DATA, cioè dell’amministrazione aperta, che stanno seguendo tutti gli stati a democrazia avanzata per rendere competitivi i rispettivi sistemi-paese.

L’istituto è introdotto dall’articolo 5 e legittima chiunque a chiedere e ottenere (ovviamente con alcuni limiti e cautele) dati, documenti e informazioni che un soggetto pubblico abbia omesso di pubblicare sul proprio sito internet SENZA DOVER DIMOSTRARE, com’era richiesto fino a ieri, DI ESSER TITOLARE DI ALCUN INTERESSE E DOVER MOTIVARE ALCUNCHE'.

Non potrà  più, quindi, essere opposta dalle pubbliche amministrazioni la consueta eccezione della “carenza di interesse” alle richieste di dati, documenti e informazioni. Non possiamo entrare, in questa sede, nell’analisi delle numerose disposizioni del decreto 33 e ci literemo a indicare le grandi opportunità  che a nostro avviso si aprono con il nuovo strumento.

4. Una rete tra organizzazioni civiche, imprese e sindacati dei lavoratori della P.A..

L’accesso civico è configurato dal legislatore come un diritto aperto ai singoli cittadini e alle loro organizzazioni civiche, alle aziende e alle loro associazioni, ai lavoratori delle pubbliche amministrazioni e ai loro sindacati.

Sono questi i TRE SOGGETTI che crediamo possono e debbano entrare in collegamento sinergico tra loro e “FARE RETE” per cambiare in fretta la pubblica amministrazione.

5. Di cosa c’è bisogno per partire

Per cominciare a indurre efficienza e qualità  in una pubblica amministrazione è indispensabile:

1) conoscere i DATI ANNUALI DEI FENOMENI socio-economici di interesse (ad esempio: numero e tipologie di reati commessi nell’ambito territoriale di interesse, caratteristiche dell’economia sommersa, ecc.);

2) conoscere gli OBIETTIVI ANNUALI assegnati dai livelli gerarchici superiori agli uffici e articolazioni territoriali della P.A.;

3) disporre di un METODO unitario di lettura e di interpretazione dei dati e degli obiettivi;

4) muoversi secondo un PROGETTO unitario e condiviso per il miglioramento.

6. Approccio assolutamente territoriale ma con metodo e progetto nazionali

L’azione di questa auspicata "Rete a tre" si deve concentrare sui singoli territori: città , comuni, in alcuni casi addirittura quartieri. E si potrà  partire dove sono già  attive organizzazioni civiche in grado di assumersi tale nuovo genere di compiti e di responsabilità .

L’approccio territoriale ha infatti due pregi.

In primo luogo, consente ai cittadini, alle imprese e ai lavoratori un immediato positivo riscontro sui risultati concreti, in termini di miglioramento della qualità  di vita, delle iniziative avviate, incoraggiandoli a continuare l’esperienza e stimolando l’emulazione degli altri territori. In secondo luogo, impedisce ai vertici delle amministrazioni di limitarsi, come avvenuto in questi ultimi anni, alla comunicazione di documenti ponderosi, e di doviziosi, quanto inutili, dati aggregati a livello nazionale.

L’approccio territoriale permette, viceversa, di misurare “in loco” e in modo semplice e immediatamente intelligibile performance e miglioramenti per consentire a ogni amministrazione di individuare chi al suo interno è realmente bravo, gratificarlo economicamente e moralmente, diffondere le pratiche migliori e giungere a premiare il vero "merito". 

I livelli nazionali di organizzazioni civiche, sindacati e associazioni d’impresa dovranno garantire l’elaborazione di un metodo di azione e di un progetto condiviso per guidare e coordinare le diverse esperienze territoriali.  

 

GIUSEPPE FORTUNA - Segretario generale Ficiesse - giuseppefortuna@hotmail.com - 340.2813453  


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