TANGENTI: SENTENZE TRIBUTARIE PILOTATE, 40 INDAGATI A BARI - DIFESA: ESPRESSO; ECCO LE SPESE FOLLI, 3 MLD PER SATELLITI. 22 MLD PER DIGITALIZZARE ESERCITO, 600 MLN PER PROTOTIPO MISSILE
venerdì 03 maggio 2013
TANGENTI: SENTENZE TRIBUTARIE PILOTATE, 40 INDAGATI A BARI
(ANSA) - BARI, 2 MAG - La Procura di Bari ha chiuso le
indagini sulle presunte sentenze pilotate presso le Commissioni
Tributarie provinciale e regionale. Quaranta le persone fisiche
indagate tra giudici, commercialisti, avvocati, funzionari delle
Commissioni Tributarie e imprenditori a cui si aggiungono sette
societa'.
Agli indagati il pm della procura di Bari Isabella Ginefra
contesta, a vario titolo, i reati di corruzione in atti
giudiziari, falso, rivelazione segreto d'ufficio, infedele
dichiarazione dei redditi, riciclaggio, favoreggiamento
personale, abuso d'ufficio, truffa, millantato credito e
sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.
L'indagine, avviata nel 2008, ha portato nel novembre 2010 e
poi nel maggio 2012 all'arresto di 23 indagati. Tra questi i
giudici Aldo D'Innella e Oronzo Quintavalle, all'epoca
rispettivamente presidente e componente della Commissione
Tributaria Regionale. L'avviso di conclusione delle indagini
preliminari e' stato notificato ad altri tre giudici, Francesco
Paolo Moliterni, Francesco Ferrigni e Giovanni Carone, all'epoca
rispettivamente componente della Commissione Tributaria
Regionale, presidente della Ventiduesima sezione della
Commissione Tributaria Provinciale di Bari e l'ultimo direttore
della Commissione Tributaria di Bari.(SEGUE).
TANGENTI: SENTENZE TRIBUTARIE PILOTATE, 40 INDAGATI A BARI (2)
(ANSA) - BARI, 2 MAG - Tra gli indagati raggiunti da misura
cautelare anche l'allora presidente dell'ordine dei
commercialisti di Bari Giorgio Treglia, il presidente
dell'Associazione Nazione Tributaristi Italiani-sezione di Bari,
Cosimo Cafagna e i commercialisti baresi Donato Radogna e
Gianluca Guerrieri.
Dagli accertamenti sarebbe emerso che a Bari alcuni
imprenditori, che avevano subito nelle proprie aziende verifiche
fiscali della Guardia di Finanza e risultavano sanzionabili per
ingenti somme in relazione a gravi irregolarita'
amministrativo-contabili commesse, riuscivano a evitare il
pagamento dovuto all'Erario attraverso l'elargizione di
'regalie' ai giudici delle Commissioni Tributarie (Provinciale o
Regionale) alle quali veniva presentato il ricorso. Ad
assicurare la buona riuscita dell'operazione, l'intermediazione
di avvocati e commercialisti.
L'inchiesta e' stata chiamata 'Gibbanza', termine dialettale
barese utilizzato in un'intercettazione per indicare la
necessita' che fosse pagata una tangente per avere una soluzione
benevola dinnanzi alla Commissione.(ANSA).
DIFESA: ESPRESSO; ECCO LE SPESE FOLLI, 3 MLD PER SATELLITI
22 MLD PER DIGITALIZZARE ESERCITO, 600 MLN PER PROTOTIPO MISSILE
(ANSA) - ROMA, 2 MAG - "Ventidue miliardi per digitalizzare
l'Esercito, tre miliardi per i satelliti militari, oltre 600
milioni per un missile che restera' prototipo": sono alcuni dei
programmi "piu' esosi e discutibili" delle forze armate, secondo
quanto afferma un articolo de L' Espresso nel numero in edicola
domani di cui il settimanale ha fornito un'anticipazione.
"Forza Nec, Sicral, Skymed, Meads. Sono progetti militari
ignoti ai piu' che si traducono in miliardi a carico dei
cittadini" scrive tra l'altro l'Espresso sottolineando che le
spese sono state ricostruire "grazie a un documento redatto dal
governo Monti". Si parte dal capitolo sull' "attivita' spaziale":
l'Italia, si legge nell'articolo, "ha una costellazione di
satelliti spia e da comunicazione militare gia' costati due
miliardi e si prevede di spendere un altro miliardo nei prossimi
anni". In particolare l'espresso parla dei satelliti Sicral 2
(costo 235 milioni di euro) e degli Athena, in consorzio con la
Francia (63,5 milioni). C'e' poi il "piano Mgcp per la mappatura
digitale del globo che inghiotte 34 milioni" e i satelliti spia
Cosmo Skymed (costo 1.137 milioni) con i loro radar scansionano
senza sosta i continenti. E ancora, nel "luglio 2012 i
parlamentari hanno ratificato l'acquisto di un ulteriore
satellite spia: l'Opsat 3000, il gioiello israeliano che
garantisce immagini portentose" dal costo di 350 milioni. A Tel
Aviv, dice l'Espresso, andranno 182 milioni di dollari, mentre
altri 200 milioni saranno intascati da Telespazio (Finmeccanica)
che curera' il lancio e la gestione delle infrastrutture.
"Forza Nec" e' invece il programma - scrive ancora L'Espresso
- che prevede di trasformare tutto l'Esercito in un'unica rete
digitale: "il preventivo e' di 22 miliardi di euro, un record che
surclassa persino le stime per il supercaccia F35. A gestire la
partita, come "prime contractor", sara' Selex Es, societa'
anch'essa di Finmeccanica; "da qui al 2031 tutto quello che
verra' comprato dall'Esercito passera' attraverso il programma
Forza Nec: fucili, elmetti, maschere antigas, autoblindo,
fuoristrada, carri armati dovranno essere "digitalizzati". Ad
oggi sono stati gia' finanziati una ventina di prototipi, per una
spesa complessiva di 325 milioni. "Tra i tanti paradossi della
tecnologia bellica a carico dei contribuenti c'e' anche la scelta
di finanziare due distinti programmi per la contraerea -
sostiene ancora l'Espresso - Dieci anni fa l'Italia e' entrata
contemporaneamente nel consorzio europeo per il missile Samp-T e
in quello con Germania e Stati Uniti per il missile Meads:
entrambi destinati a fare piu' o meno le stesse cose". il primo e'
in servizio e per 1,2 miliardi "potremo contare solo su cinque
batterie operative, quanto basta per proteggere la capitale e
Milano". Il secondo, invece, "e' destinato al flop. La
progettazione diretta dalla Lockheed e' stata lenta e ha divorato
oltre 3 miliardi, inclusi 593 milioni sborsati dall'Italia. Un
anno fa gli Usa hanno annunciato la fine degli stanziamenti. A
quel punto i due governi europei hanno fatto pressioni d'ogni
genere per convincere l'alleato a ripensarci. Il risultato e' un
compromesso: gli americani hanno tirato fuori 400 milioni di
dollari, piu' o meno la stessa cifra che avrebbero dovuto pagare
come penale per rompere l'accordo. Fondi che serviranno per
completare solo lo sviluppo del radar, mentre il sistema Meads
non diventera' mai operativo".(ANSA).