STATALI: NUOVO STOP CONTRATTI, SINDACATI IN TRINCEA. RISCHIO PROROGA BLOCCO AL 2014, PARTE ITER DPR IN COMMISSIONI
mercoledì 15 maggio 2013
STATALI: NUOVO STOP CONTRATTI, SINDACATI IN TRINCEA
RISCHIO PROROGA BLOCCO AL 2014, PARTE ITER DPR IN COMMISSIONI
(ANSA) - ROMA, 14 MAG - Arriva all'esame del parlamento il
Dpr per la proroga a tutto il 2014 del blocco dei contratti nel
pubblico impiego. Con i sindacati in trincea contro ''qualsiasi
ipotesi'' di nuovo stop della contrattazione, degli automatismi
salariali, dell'indennita' di vacanza contrattuale. Un no netto
su cui le forze sindacali del pubblico impiego hanno una
posizione unitaria, dopo - calcolano i sindacati - i 3mila euro
gia' persi in media dai pubblici dipendenti tra il 2010 ed il
2012, i circa 600 euro che perderanno nel 2013, ed altri 500
circa che con la proroga si perderebbero nel 2014. E le
retribuzioni tagliate a regime di circa 200 euro mensili in
termini reali gia' a fine 2013, per effetto del mancato
adeguamento all'inflazione.
Una proroga al 2014 bloccherebbe le indennita' di vacanza
contrattuale per quest'anno, e il riavvio della stagione di
rinnovi nel 2014. Il decreto del Presidente della Repubblica per
varare il ''regolamento in materia di proroga del blocco della
contrattazione e degli automatismi stipendiali per i pubblici
dipendenti'' ha iniziato il suo iter nelle commissioni di Camera
e Senato (dove sono previsti diversi pareri non vincolanti),
dopo il via libera nel Consiglio dei ministri lo scorso 21
marzo. E' un nodo che il governo Letta eredita dal precedente
governo che, fissando precisi obiettivi di ulteriori risparmi,
aveva rinviato ad una successiva decisione la scelta tra una
proroga del blocco o una diversa copertura per lo stesso
ammontare. Il testo all'esame delle Camere richiama il decreto
del luglio 2011 che tracciava questa strada, indicando come
obiettivo il consolidamento delle ''misure di contenimento e
razionalizzazione'' della spesa nel pubblico impiego varati con
la manovra 2011-2013 ed ulteriori risparmi ''in termini di
indebitamento netto non inferiori a 30 milioni per il 2013, 740
per il 2014, 340 per il 2015, 370 dal 2016''.
''Ribadiamo il nostro no a qualsiasi ipotesi di nuovo blocco
dei contratti pubblici. Per questo chiediamo che il Governo ci
convochi subito'', e' la posizione unitaria dei sindacati
Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa. ''Non vorremmo - scrivono i
segretari generali delle quattro sigle - essere indotti a
pensare che si stia tentando di far passare il cammino del
decreto nelle commissioni competenti sotto silenzio. Sarebbe una
grave sottovalutazione dello stato di difficolta' economica in
cui versano i lavoratori delle amministrazioni pubbliche''. Il
Governo, chiedono, ''faccia chiarezza e dialoghi con le
organizzazioni sindacali senza alimentare il clima di
incertezza''. Anche per l'Ugl ''sono altre le voci su cui
sarebbe necessario intervenire se si vuole davvero puntare ad un
rilancio della pubblica amministrazione, a partire da consulenze
ed esternalizzazioni''; mentre ''qualsiasi ipotesi relativa ad
un ulteriore blocco dei contratti e dell'indennita' di vacanza
contrattuale e' inaccettabile''.(ANSA).