COCER GDF: LA COMMISSIONE DIFESA DELLA CAMERA HA CHIESTO UN ALLUNGAMENTO DEI TEMPI PER L'ESAME DELLA PROROGA DEL BLOCCO STIPENDIALE E DELLA RIFORMA DELLE PENSIONI

giovedì 06 giugno 2013

 

COCER GDF: LA COMMISSIONE DIFESA DELLA CAMERA HA CHIESTO UN ALLUNGAMENTO DEI TEMPI PER L'ESAME DELLA PROROGA DEL BLOCCO STIPENDIALE E DELLA RIFORMA DELLE PENSIONI

COMANDO GENERALE DELLA GUARDIA DI FINANZA

Consiglio Centrale di Rappresentanza

 

 

COMUNICAZIONE

In ordine agli schemi di DPR relativi alla proroga del blocco stipendiale (Atto di Governo n. 9) ed all’armonizzazione dei requisiti per l’accesso alla pensione (A.G. n. 11), questo Consiglio ha partecipato alle seguenti audizioni:

  • Commissioni riunite I (Affari Costituzionali) e XI (Lavoro) della Camera dei Deputati in tema di blocco stipendiale;

  • Commissioni riunite I (Affari Costituzionali) e IV (Difesa) del Senato della Repubblica in tema di armonizzazione pensionistica;

  • IV Commissione (Difesa) della Camera dei Deputati con riguardo ad entrambe le materie.

Preliminarmente, si segnala che la Commissione Difesa della Camera, non essendo formalmente assegnataria dei provvedimenti, potrà  esprimere esclusivamente un parere orientativo per il lavoro delle altre Commissioni e che anche il parere di queste ultime non sarà , comunque, vincolante per il Governo.

Il Consiglio, nel confrontarsi con i rappresentanti del Parlamento, ha illustrato il documento approvato il 22 maggio u.s..(vgs allegato 1) ed ha:

  • ribadito che un ulteriore anno di blocco stipendiale è chiaramente inaccettabile e la tematica deve essere affrontata nel più generale contesto del rinnovo dei contratti del pubblico impiego;

  • giudicato assolutamente irricevibile la proroga del blocco delle dinamiche economiche delle carriere di cui all’art. 9 del d.l. n. 78/2010, in quanto palesemente illegittimo, fortemente iniquo, profondamente ingiusto. Inoltre, pendendo un giudizio di legittimità  costituzionale, sarebbe sbagliato ottenere ulteriori risparmi di spesa in questo modo. Anzi vanno ricercate le risorse per scongiurare la proroga e per restituire il dovuto per gli anni pregressi superando le ingiustificate sperequazioni. Il Consiglio ha anche manifestato dubbi sull’esattezza delle cifre esposte nella relazione di accompagnamento in ordine ai risparami di spesa attesi. In particolare, ha evidenziato che se le cifre esposte fossero vere (circa 160 milioni di euro per il 2014 per tutto il pubblico impiego) allora si potrebbe scorporare la quota di competenza del comparto e dare copertura con le risorse a suo tempo appostate per il riordino delle carriere. Occorre quindi fare chiarezza sugli effettivi tagli, probabilmente ben più ampi di quelli esposti, scorporare quelli connessi al comparto sicurezza difesa e trovare le risorse per rimuovere le segnalate illegalità ;

  • preliminarmente affermato la necessità  che l’armonizzazione del comparto sia rinviata ad un momento successivo a quello in cui sarà  definita la disciplina generale del sistema pensionistico, attesa l’annunciata volontà  dell’esecutivo di rivedere alcuni aspetti della riforma “Fornero”. Successivamente, illustrato la posizione contenuta nel documento e la necessità  di chiarire con precisione il momento di entrata in vigore delle nuove disposizioni considerato che la data contenuta nella bozza di regolamento (1.1.2013) non pare più attuabile.

Le Commissioni hanno preso atto delle richieste del Consiglio e delle altre rappresentanze in vista dello sviluppo dei loro lavori. In questa prospettiva la Commissione Difesa della Camera ha deliberato di proporre un allungamento dei tempi dell’iter parlamentare in modo da approfondire i temi sottoposti alla sua attenzione (vgs. Resoconto all. 2).

Per chiarezza occorre porre all’evidenza dei colleghi che i risparmi di spesa relativi al blocco dei contratti e degli effetti economici delle carriere sono in realtà  già  stati contabilizzati nell’ambito della manovra correttiva dei conti pubblici del governo Berlusconi (d.l. n. 98/2011).


 


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