IL GOVERNO SUL CASO FICIESSE, UNA RISPOSTA SENZA ANIMA - di Giuseppe Fortuna

domenica 12 maggio 2002

Un approccio notarile (�il Comando generale ha precisato ...., il Comando generale ha ritenuto ...�), con una chiusura di appena tre righe per assolvere in modo asettico l�operato dei vertici GDF. Insomma, una risposta senza passione, a met� tra fastidio e imbarazzo, in attesa delle azioni giudiziarie da noi avviate e i cui esiti sono tutt�altro che scontati.

Nel leggere il resoconto stenografico, ci si accorge innanzitutto che il Sottosegretario ha evidenziato, crediamo involontariamente, una grossa contraddizione.

Il carattere di sindacalit� dell�associazione � ha detto - va considerato sulla base di un criterio sostanziale in ordine alla concreta attivit� svolta.

Ci� vuol dire che si deve valutare se Ficiesse, al di l� delle affermazioni formali, abbia posto in essere comportamenti concretamente sindacali (ad esempio, proclamazione di manifestazioni di protesta, pretesa di negoziare contratti o pi� favorevoli condizioni di lavoro, ecc.).

Ebbene, appena fatta questa giusta premessa si arriva a una conclusione opposta, visto che il Consiglio di Stato ha ritenuto Ficiesse sindacato sulla base esclusivamente di dati formali, come le affermazioni dello statuto provvisorio e la lettera di accompagnamento di cui si fa ampio cenno nel famoso parere.

Perch� non c�� stato nessuno che ha fatto presente all�alto Consesso che l�associazione non ha mai posto in essere alcun comportamento concretamente sindacale? Quali elementi ha allegato, in merito, il Comando generale? Come mai non ci si � accorti di questa palese contraddizione?

Inoltre, non soltanto il parere � stato reso su dati meramente formali, ma anche su dati formali sbagliati perch�, come detto, lo statuto aveva gi� subito modifiche proprio nei punti presi in considerazione dal Consiglio di Stato per la sua pronuncia.

�Modifiche parziali di scarsa incidenza sull�impianto generale�, ha ribattuto il Sottosegretario Armosino. Sar� anche cos�, ma perch� questo dettaglio non lo si � fatto decidere al Consiglio di Stato? L�amministrazione pu� allegare al Collegio anche documenti inesatti? Che tipo di controllo fanno i Ministri?

E poi c�� la constatazione degli incredibili dieci mesi di ritardo con cui il parere � stato diramato.

Perch� � successo? C�era forse qualcuno che si � reso conto delle lacune appena evidenziate? E se ci sono state perplessit�, come � stato possibile superarle? Cos�� che ha fatto cambiare la situazione?

Ma la domanda pi� imbarazzante � un�altra: come mai tanti finanzieri hanno creduto e credono ancora oggi in Ficiesse? E perch� dopo l�ormai celeberrima circolare arrivano i moduli di cos� tante mogli, madri e sostenitori non iscritti?

I motivi, secondo noi, sono quelli indicati nella risposta ad un�altra interpellanza parlamentare datata un paio d�anni fa.

C�era scritto che s�era creato un solco, un gap, tra i gradi inferiori e le pi� alte gerarchie e che era viva e diffusa un�ansia di partecipazione alla vita dell�istituzione e ai processi di trasformazione in atto. Ansia comprensibile e legittima � si aggiungeva - di uomini la cui esperienza e la cui dedizione al servizio rappresentano il patrimonio di maggiore ricchezza dei nostri corpi militari, ma la cui voce fatica a farsi sentire.

Se questa � la verit�, non ci sarebbe cosa peggiore che cercare di rispondere con la paura e con il paternalismo.

GIUSEPPE FORTUNA


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