CARCERI: EMENDAMENTO GOVERNO, DOMICILIARI FINO A 6 ANNI - DA CONTRATTI GIOVANI A CUNEO FISCO, PUNTI SU TAVOLO - FISCO: IL NUOVO ISEE, COSA CAMBIA CON LA REVISIONE - P.A.: COMUNI LUMACA, CARTA DI CREDITO NON TI CONOSCO

venerdì 14 giugno 2013

CARCERI: EMENDAMENTO GOVERNO, DOMICILIARI FINO A 6 ANNI
IN ARRIVO ANCHE DL; CANCELLIERI, SALVAGUARDA SICUREZZA CITTADINI
(ANSA) - ROMA, 13 GIU - Un emendamento per far scattare la
detenzione domiciliare per i delitti puniti con la reclusione
fino a sei anni e un decreto in dirittura d'arrivo che tocchera'
dai 3 ai 4 mila detenuti e che, assicura il Guardasigilli, non
mette a rischio la sicurezza dei cittadini. Si intensifica
l'azione del governo sull'emergenza carceri, un fronte da subito
indicato dal ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri come
una assoluta priorita'. La novita' del giorno e' il testo
governativo che emenda la legge delega sulla messa alla prova e
le pene alternative al carcere, all'esame della commissione
Giustizia della Camera. L'originario ddl bipartisan di Donatella
Ferranti (Pd) ed Enrico Costa (Pdl) prevedeva l'applicazione dei
domiciliari per i delitti puniti con la reclusione non superiore
nel massimo a quattro anni. Ora, la modifica depositata
depositata dal sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri,
innalza questa possibilita' per i delitti puniti fino a sei anni.
E inoltre fa si' che la reclusione presso il domicilio diventi
una vera e propria pena principale, stabilita dal giudice al
momento della sentenza, e non piu' una misura alternativa qual e'
oggi considerata. L'emendamento del governo, tuttavia, fissa
alcuni 'paletti': l'esecutivo viene infatti delegato a "valutare
la possibilita' di escludere l'applicazione della reclusione
presso il domicilio per singoli reati di grave allarme sociale
se puniti con pene non inferiori nel massimo a quattro anni".
Interventi di modifica sono stati presentati anche dai relatori
Ferranti e Costa, in particolare sulla messa alla prova che
consente l'accesso ai programmi di rieducazione. Il termine per
i sub-emendamenti e' stato fissato per lunedi' prossimo e da
martedi' la Commissione comincera' a votare. Dietro l'angolo il
termine per il varo in Cdm del decreto Cancellieri per
alleggerire la situazione di sovraffollamento nelle carceri. Un
provvedimento agile, pensato sia per tamponare nell'immediato
l'emergenza estate, quando sempre la situazione delle carceri si
fa piu' difficile, sia per cominciare a predisporre misure
strutturali in grado di rispondere alle richieste dell'Europa,
dopo che la Corte di Strasburgo ha condannato l'Italia per la
situazione carceraria e le ha dato un anno di tempo per
individuare soluzioni strutturali. "Al Consiglio dei Ministri di
sabato prossimo - ha confermato oggi il ministro - sara'
approvato un decreto per alleggerire la pressione sulle carceri,
con modifiche sia in entrata che in uscita: e' un provvedimento
tampone, urgente, che fara' uscire non piu' di tre 3-4.000
detenuti". "E' un primo passo", aggiunge a cui seguiranno altri
provvedimenti.
Polemica la Lega. Con queste misure, sostiene il capogruppo
del Carroccio in commissione Giustizia alla Camera, Nicola
Molteni, "governo e maggioranza hanno scelto di liberare i
delinquenti dalle carceri". Ma e' lo stesso ministro ad
assicurare che il decreto "salvaguarda la sicurezza dei
cittadini perche' non tocchera' persone che hanno compiuto reati
socialmente pericolosi". Quanto alle critiche sulla
scarcerazione di detenuti con pena che arriva fino a 6 anni,
Cancellieri ha precisato che "e' una questione tecnica che stiamo
studiando nei dettagli, perche' bisogna intendere sei anni, ma a
certe condizioni. Io dico solo - ha rimarcato - che noi abbiamo
un soprannumero di 20mila persone nelle carceri".(ANSA).

CARCERI: CANCELLIERI,DECRETO SALVAGUARDA SICUREZZA CITTADINI
NON TOCCA DETENUTI PER REATI SOCIALMENTE PERICOLOSI
(ANSA) - ROMA, 13 GIU - Il decreto sulle carceri "e' un
provvedimento che, salvaguardando la sicurezza dei cittadini
perche' non tocchera' persone che hanno compiuto reati socialmente
pericolosi, allentera' la pressione". Lo ha detto il ministro
della Giustizia Annamaria Cancellieri, intervistata dal Tg1. "Si
tratta di un primo passo - ha aggiunto - legato a una questione
emergenziale e all'emergenza caldo, che con il sovraffollamento
porta tanti disagi". (ANSA).

CARCERI: CANCELLIERI,DECRETO SALVAGUARDA SICUREZZA CITTADINI (2)
(ANSA) - ROMA, 13 GIU - Riguardo alle polemiche sul fatto di
far uscire i detenuti con pena che arriva fino a 6 anni,
Cancellieri ha precisato che ''e' una questione tecnica che
stiamo studiando nei dettagli, perche' bisogna intendere sei
anni, ma a certe condizioni. Io dico solo - ha rimarcato - che
noi abbiamo un soprannumero di 20mila persone nelle carceri''.
(ANSA).

DA CONTRATTI GIOVANI A CUNEO FISCO, PUNTI SU TAVOLO
INCENTIVI A STABILIZZAZIONI E NEO-ASSUNZIONI TEMPO INDETERMINATO
(ANSA) - ROMA, 13 GIU - Sgravi fiscali e contributivi per le
stabilizzazioni e le nuove assunzioni di giovani a tempo
indeterminato; pause azzerate o quasi tra un contratto a termine
e l'altro, meno vincoli sulle causali; anticipo del programma
europeo della 'Garanzia giovani' (il cui obiettivo e' offrire
una opportunita' di impiego o di formazione entro quattro mesi
dalla fine degli studi o dall'inizio della disoccupazione);
ulteriore semplificazione dell'apprendistato e rafforzamento dei
servizi per l'impiego. Sono diversi i punti intorno a cui ruota
il Piano per rilanciare l'occupazione, quella giovanile in
testa, con interventi che dovrebbero valere almeno per i
prossimi due anni, fino al 2015. Ma ancora da definire nel
dettaglio e nella portata, tanto che le misure per il lavoro non
arriveranno in Cdm questa settimana.
Perche' il nodo centrale resta quello delle risorse: un
miliardo di euro e' sul piatto e arriva dalla riprogrammazione
dei vecchi fondi europei ancora non spesi, ma sono in corso
ulteriori verifiche finalizzate al recupero di altre risorse
comunitarie. Ma non solo. Quindi il quadro delle disponibilita'
finanziarie non e' chiaro: dipende - si ragiona in ambienti
governativi - anche da cosa si decidera' di fare sull'Iva,
bloccando o meno l'aumento di un punto percentuale pronto a
scattare dal primo luglio, che vale circa 2 miliardi di euro per
la meta' dell'anno. In via teorica, se non si sterilizzasse
l'aumento dell'Iva, una parte di tali risorse potrebbe essere
destinato proprio all'occupazione.
Il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, che oggi
pomeriggio ha incontrato i sindacati, continua a non
sbilanciarsi sulle cifre (al momento ''non ci sono cifre'', dice
ai leader di Cgil, Cisl e Uil). Gia' domani, dall'incontro con i
ministri del Lavoro e dell'Economia di Francia, Germania e
Spagna, il quadro potra' comunque essere piu' chiaro.
Il 'decreto del fare' comunque punta a contenere misure di
decontribuzione e defiscalizzazione per le nuove assunzioni. Con
sgravi che dovrebbero essere diretti alle imprese che aumentano
la base occupazionale assumendo giovani con contratti a tempo
indeterminato (o stabilizzando). Potrebbero valere per due anni.
Allo studio, come ha detto ieri il ministro della Coesione
territoriale Carlo Trigilia, ci sono infatti la riduzione del
cuneo fiscale per le nuove assunzioni di giovani: si ipotizza
una copertura totale degli oneri a carico del datore di lavoro
per due anni; il finanziamento degli incentivi
all'auto-imprenditorialita' e all'auto-impiego ed ai progetti
nei servizi delle cooperative giovani. Mentre sulla maggiore
flessibilia' in entrata il percorso sembra delineato. Sugli
intervalli tra un contratto e l'altro, come detto da Giovannini,
si sta anche valutando ''di ridurre a zero la pausa'' per i piu'
giovani. O comunque di riportala ai precedenti 10-20 giorni.
(ANSA).

FISCO: IL NUOVO ISEE, COSA CAMBIA CON LA REVISIONE
QUASI IL 30% NE FRUISCE. NOVITA'PER DISABILI E FAMIGLIE NUMEROSE
(ANSA) ROMA, 13 GIU - La proposta di revisione dell'Isee,
l'Indicatore di situazione economica, presentata dal Governo e'
stata approvata oggi dalla Conferenza Unificata.
L'Isee valuta le condizioni economiche necessarie per accedere
alle prestazioni sociali agevolate. Ad oggi quasi il 30% della
popolazione italiana passa attraverso il sistema Isee per la
fruizione di queste prestazioni.
Uno dei capisaldi su cui si fonda la proposta e' l'adozione di
una definizione ampia di reddito in cui vengono incluse, oltre
al reddito Irpef, tutte le entrate tassate con regimi
sostitutivi o a titolo d'imposta e tutti i redditi esenti.
Nel nuovo Isee sono previsti importanti abbattimenti del reddito
quali una quota dei redditi da lavoro dipendente, per tenere
conto dei costi di produzione del reddito stesso, e delle
pensioni, per tenere conto di situazioni di poverta' soprattutto
legate ai percettori di assegni sociali e trattamenti di
integrazione al minimo.
Altro punto riguarda i costi dell'abitare che vengono
considerati in modo simmetrico per i nuclei proprietari della
casa in cui abitano e per coloro che devono pagare un affitto,
attraverso una riduzione della componente reddituale; si
considerera' patrimonio solo il valore della casa che eccede il
valore del mutuo ancora in essere. Il valore della prima casa
viene abbattuto a due terzi.
Per quanto riguarda la maggiore valorizzazione del
patrimonio, essa viene raggiunta riducendo la franchigia sulla
componente mobiliare, che viene pero' articolata in funzione del
numero dei componenti il nucleo familiare. Il valore degli
immobili e' quello rivalutato ai fini IMU ed infine si considera
il patrimonio allà¢à‡à–estero.
La Scala di equivalenza in essere attualmente viene
modificata con il riconoscimento di alcune importanti
maggiorazioni; in particolare - come ha spiegato il ministro del
Lavoro Enrico Giovannini -, per tenere in considerazione i figli
successivi al secondo, la scala viene maggiorata di un ammontare
crescente al crescere del numero dei figli, da tre in poi.
Per quanto riguarda la disabilita', la scelta fondamentale che si
compie con la riforma e' di non considerare in modo indistinto
tutto il mondo delle persone con disabilita', ma di
riclassificarlo in tre distinte classi : disabilita' media, grave
e non autosufficienza. Nellà¢à‡à–Isee riformato si riconosce un
abbattimento diretto del reddito della famiglia dove e' presente
il disabile, articolato in funzione del grado di disabilita', che
risulta vantaggioso, in misura maggiore per i disabili piu'
poveri e per quelli piu' gravi. Altro importante punto e' che la
riforma prevede il rafforzamento dei sistemi dei controlli sulla
veridicita' dei dati rilevati ai fini Isee, al momento tutti
autodichiarati, e anche per questo a volte non corrispondenti
alla situazione reale. Infatti, nellà¢à‡à–Isee riformato solo una
parte dei dati sara' autocertificata dal dichiarante. I dati
fiscali piu' importanti e i dati relativi alle prestazioni
ricevute dallà¢à‡à–Inps saranno ottenuti direttamente dalle banche
dati delle Amministrazioni. L'Isee oggi fa riferimento al
reddito dell'ultima dichiarazione. Con la riforma si introduce
la possibilita', a fronte di cadute significative del reddito di
calcolare un Isee corrente, riferito ad un tempo piu'
ravvicinato, e quindi piu' rispondente alla realta' economica del
dichiarante. Questo vale specialmente in situazioni di crisi
economica ove la condizione delle persone puo' cambiare anche
rapidamente, in occasione della perdita di un lavoro o della
riduzione dell'attivita' lavorativa. (ANSA)

P.A.: COMUNI LUMACA, CARTA DI CREDITO NON TI CONOSCO
STUDIO DOXA-POLITECNICO MILANO, DIGITALIZZAZIONE TALLONE ACHILLE
(ANSA) - ROMA, 13 GIU - Pagamenti multicanale per contrastare
le file alla posta o agli sportelli municipali, piu'
digitalizzazione per generare risparmi, integrazione delle
banche dati, maggiore riuso e soprattutto piu' integrazione e
iterazione con i Social Network. Sono queste, in sintesi, le
sfide che attendono la Pubblica Amministrazione prossima ventura
secondo quanto emerge da una indagine condotta da eGov
(Osservatorio del Politecnico di Milano) e Doxa, ricerca
sponsorizzata da Consorzio CB (ABI) e presentata a Roma con
PRECOMI e ANCI.
Nonostante gli sforzi compiuti la digitalizzazione dei
servizi di pagamento rappresenta ancora un tallone d'Achille per
la Pubblica Amministrazione. Dai dati emerge, in particolare,
che il 22% dichiara di dare la possibilita' di effettuare
pagamenti tramite Bonifico, il 12% tramite Bancomat, il 7%
tramite il Circuito Lottomatica e il 5 tramite altri esercizi
commerciali. Il pagamento online con carta di credito e' ancora
fermo al 5%. Piu' innovative invece le soluzioni offerte per il
pagamento agli Sportelli Unici per i quali sono attivi
mediamente almeno 3 canali. In questo caso, il canale online e'
presente nell'8% dei Comuni. A fronte di un'offerta che appare
ancora incompleta, la domanda sembra ancor meno significativa:
il pagamento online delle multe con carta di credito registra
solo il 2% delle transazioni.
L'eGovernment e' anche l'occasione per la PA di riorganizzare
e semplificare i propri processi e diminuirne i costi di
gestione. La digitalizzazione pero' non e' sempre sinonimo di
risparmio. Ad esempio, nel caso dello Sportello Unico delle
Attivita' Produttive (Suap), la Ricerca evidenzia che spesso
all'aumentare dell'informatizzazione aumenta anche il tempo uomo
dedicato alla gestione delle pratiche. E' quindi importante
valutare se e quali attivita' informatizzare, oltre che quanto e
come informatizzarle. Ad ogni modo, una corretta
informatizzazione delle attivita' del SUAP potrebbe generare
risparmi fino a 15 milioni di euro e 8.100 FTE, pari a circa 270
milioni di euro all'anno.
Un capitolo a parte meritano i social network che - secondo
l'analisi - possono diventare un canale importante per
avvicinare i cittadini alla PA. L'indagine, condotta in
collaborazione con Blogmeter, indica come siano i Social Network
il canale preferito per dialogare e informarsi sui servizi della
PA. La grande maggioranza dei post ha contenuti informativi
(84%), la restante esprime invece giudizi o testimonia
esperienze. Sono molte di piu' le informazioni date (91%)
rispetto a quelle richieste, mentre i giudizi negativi
rappresentano l'88% di tutti quelli espressi.(ANSA).


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