CONCUSSIONE: LA GDF ARRESTA ISPETTORE DELL'ASL DI LODI - OTTANTENNI USATI COME PRESTANOME, FRODE DA 113 MILIONI - FALSO E PECULATO, INDAGATI VERTICI ANPAS LOMBARDIA. ANPAS LOMBARDIA,SOLDI MAI NELLA DISPONIBILITA' DEI VERTICI

mercoledì 10 luglio 2013

CONCUSSIONE: LA GDF ARRESTA ISPETTORE DELL'ASL DI LODI
ANSA - LODI, 9 LUG - La Guardia di Finanza di Lodi ha
arrestato un ispettore dell'Asl con l'accusa di concussione per
induzione. Un arresto effettuato mentre il funzionario si
trovava nel suo ufficio, che fa parte del S.I.A.N. - Servizio
Igiene Alimenti e Nutrizione - dell'azienda sanitaria di Lodi.
Il quarantasettenne si trova ora agli arresti domiciliari
nella sua abitazione di Milano.
Si tratta di un nuovo capitolo di un'indagine che aveva gia'
portato all'arresto, in flagranza di reato e sempre per
concussione, di altri due ispettori della stessa Asl, impiegati
presso il medesimo S.I.A.N. Secondo le accuse, tutti e tre gli
ispettori, che erano incaricati di controllare che ristoranti,
rosticcerie, bar, pasticcerie e esercizi simili rispettassero la
normativa sulla somministrazione di alimenti e bevande,
avrebbero avuto l'abitudine di convincere i titolari a
effettuare 'rimborsi' in contanti in cambio della consegna di
documenti previsti dalla normativa sanitaria, che gli esercenti
avrebbero dovuto compilare e che i funzionari si offrivano di
procurare. Senza quei documenti, infatti, sarebbero scattate
sanzioni salate.
L'adesione ai 'rimborsi spese' loro proposti, tra l'altro,
avrebbe evitato agli esercenti controlli ripetuti da parte dei
tre ispettori, che avrebbero nei fatti concordato una specie di
spartizione del territorio lodigiano creando delle sorta di
autonome 'riserve di caccia'.(ANSA).

OTTANTENNI USATI COME PRESTANOME, FRODE DA 113 MILIONI
SCOPERTA DALLA GDF DI FROSINONE, TREDICI DENUNCE
(ANSA) FROSINONE, 9 LUG- Ultra ottantenni usati come prestanomi
e una frode fiscale di 113 milioni di euro. Lo ha scoperto la
guardia di finanza di Frosinone al termine di una lunga indagine
scattata all'inizio dell'anno. Tredici persone, poi denunciate,
avevano creato sette imprese che, formalmente, si occupavano di
commercializzare elettrodomestici, prodotti di abbigliamento e
alimentari, di produrre servizi alle imprese. Di fatto, pero',
erano utilizzate per frodare il fisco e collocare sul mercato
prodotti a prezzi stracciati.
Le societa', una volta attivate a nome degli anziani
prestanome, come hanno accertato i finanzieri, apparivano
floride e, dopo un breve periodo, venivano spogliate di ogni
bene trasferendo la loro sede in Bulgaria, senza presentare le
dichiarazioni dei redditi e assolvere gli obblighi Iva in
Italia. Le indagini delle fiamme gialle di Ceprano sono scattate
dopo aver notato un imprenditore ottuagenario titolare di alcune
imprese, tra le quali una con sede in Ciociaria, che cessavano
sistematicamente la loro attivita' senza presentare la prescritta
dichiarazione dei redditi. I finanzieri hanno accertato una base
imponibile sottratta a tassazione pari a cento milioni di euro e
un' evasione dell'Iva per circa 13 milioni di euro. I tredici
responsabili della frode sono stati denunciati per varie ipotesi
di reati tributari. (ANSA).

FALSO E PECULATO, INDAGATI VERTICI ANPAS LOMBARDIA
GDF SEQUESTRA BENI PER 800MILA EURO A PRESIDENTE E DIRETTORE
(ANSA) - MILANO, 09 LUG - I militari della Guardia di Finanza
di Milano in questa ore stanno sequestrando beni mobili e
immobili per circa 800 mila euro a Maurizio Ampollini e Ezio
Mori, rispettivamente presidente e direttore dell'Anpas
Lombardia, l'associazione che gestisce le ambulanze, indagati
per falso e peculato nell'ambito di un'inchiesta coordinata dal
procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo e dal pm Letizia
Mannella.(ANSA).

FALSO E PECULATO, INDAGATI VERTICI ANPAS LOMBARDIA (2)
(ANSA) - MILANO, 9 LUG - Il sequestro preventivo di beni
mobili e di disponibilita' finanziarie e' stato disposto dal gip
Maria Grazia Domanico nell'ambito di un'indagine con cui e'
stato accertato che Ampollini e Mori avrebbero falsamente
attestato i requisiti necessari per il mantenimento
dell'iscrizione annuale dell'associazione nel registro regionale
del volontariato e si sarebbero appropriati esattamente di 775
mila euro, in danno di varie aziende ospedaliere, trattenendoli
per conto della stessa Anpas Lombardia a titolo di oneri di
rendicontazione per gli anni 2008 e 2011.
Ma dall'inchiesta e' anche venuto a galla che il presidente
si sarebbe appropriato indebitamente di tre autovetture,
anch'esse sequestrate oggi, concedendole poi in uso ad alcuni
dipendenti dell'Anpas lombarda.
Nell'ambito della stessa operazione le Fiamme gialle hanno
gia' sequestrato beni mobili e immobili per oltre mezzo milione.
Questo filone di indagine e' lo sviluppo dell'inchiesta che
nell'ottobre 2011 aveva portato in carcere, con le accuse di
falso e peculato, l'allora presidente della Croce
Ambrosiana.(ANSA).

ANPAS LOMBARDIA,SOLDI MAI NELLA DISPONIBILITA' DEI VERTICI
(ANSA) - MILANO, 9 LUG - Non sono mai stati nelle ''personali
disponibilita' del presidente e del direttore di Anpas
Lombardia'' i circa 800 mila euro al centro dell'accusa di
peculato contestata dalla Procura di Milano ai due dirigenti
dell'Associazione che gestisce le ambulanze. E' quanto si legge
in una nota firmata dai difensori di Maurizio Ampollini e di
Ezio Mori, rispettivamente presidente e direttore di Anpas
Lombardia iscritti nel registro degli indagati per falso e
appunto peculato.
Nella nota si legge che in relazione a quest'ultima ipotesi
di reato ''occorre precisare che le somme indicate
dall'Autorita' giudiziaria come oggetto del reato sono tutte
depositate sul conto corrente di Anpas Lombardia e costituiscono
gli ordinari anticipi dei vari soggetti che si avvalgono dei
servizi dei volontari'' dell'Associazione che riunisce sul
territorio lombardo 113 'croci' e ne coordina l'attivita' di
emergenza-urgenza con il 118 da oltre vent'anni. ''Tali somme -
prosegue la nota - non hanno quindi alcuna destinazione esterna
ad Anpas Lombardia per quanto la stessa magistratura specifichi
nel capo di accusa e meno che mai sono, ne' sono mai state,
nelle personali disponibilita' del presidente e del direttore''.
''L'erronea valutazione e conoscenza delle normative -
aggiunge il comunicato - ha tuttavia indotto la magistratura a
ritenere l'ipotesi di reato, in quanto non sono state ancora
completate le procedure di rendicontazione finale per quelle
specifiche somme di denaro, tutte riguardanti servizi gia'
erogati dai volontari (...) a favore della popolazione''.
Riguardo ai telefoni cellulari e alle autovetture sequestrate
oggi dalla Guardia di finanza con anche beni per un valore di
circa 800 mila euro, nella nota si precisa che sono stati
''utilizzati per ragioni di servizio''. (ANSA).
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