E IL GENERALE CHIESE PROVA VALORE, VIA BARBE E PIZZETTI - DIFESA: SCELTA CIVICA INCONTRA COMPARTO SICUREZZA. ROSSI: "VALORIZZARE LE PROFESSIONALITA', NON PENALIZZARE" - POLIZIA: SIAP-ANFP, MANIFESTAZIONE PROTESTA A PANTHEON. GASPARRI,AL FIANCO POLIZIA

giovedì 18 luglio 2013

E IL GENERALE CHIESE PROVA VALORE, VIA BARBE E PIZZETTI
LOPS, NON E' UN ORDINE, MA UNA LIBERA SCELTA PERSONALE
(di Vincenzo Sinapi)
(ANSA) - ROMA, 17 LUG - Stop a pizzetti, barbe e barbone,
oggi tanto in voga tra i militari italiani in Afghanistan e i
veterani delle missioni. Quello del generale di corpo d'armata
Vincenzo Lops, ''non e' un ordine'', ma un invito rimesso alla
''libera scelta'' di tutti gli uomini alle sue dipendenze - i 20
mila del 2/o Fod, il Comando delle Forze di difesa - nel nome di
un ritorno ad una esemplare ''cura e fisicita' militare della
persona'', perche' ''un volto pulito e rasato garantisce quel
senso di pulizia e di cura quotidiana del corpo (anche in
ambiente operativo) fondamentale non solo dal punto di vista
medico sanitario, ma anche da quello della marzialita', della
disciplina e dell'aspetto esteriore, segno di vigore ed ordine
militare''.
Lops - uno degli ufficiali piu' conosciuti e apprezzati delle
Forze armate italiane, primo comandante della missione Antica
Babilonia in Iraq - motivato da ''orgoglio, onore e, forse,
presunzione bersaglieresca'', ha preso carta e penna e scritto
una ''lettera aperta al personale' per chiedere ai suoi uomini
''una prova di valore, forse mentale e morale'', ''una personale
prova di rispetto e di accettazione del mio modo di comandare''.
Niente a che vedere con ''un impiego in guerra o un pericoloso
combattimento'', ma una prova altrettanto ''valorosa e
coraggiosa'' che ha a che fare con la necessita' di ''portare
con esemplarita' l'uniforme'' e con la cura ''militare'' della
persona. Concetti che passano per divise ''perfettamente
tenute'', scarpe e anfibi ''perfettamente lucidati'', taglio di
capelli ''costantemente curato'' e, soprattutto, barbe e
pizzetti ''aboliti per puntare a volti completamente puliti''
(quando l'Esercito in realta' tollera le barbe, a patto che siano
sempre corte e curate).
Il generale sottolinea che oggi ''una maggiore attenzione
modaiola ed i recenti impegni in Afghanistan hanno rivalutato la
barba che sembra essere diventata un 'must' per finalita' 'COIN'
(antiterrorismo - ndr) e per particolari situazioni operative.
Sembra quasi - avverte - che per dare spazio alle dinamiche
antropologiche locali si sia perso il Dna della nostra
militarita' in merito alla barba. Potrebbe sembrare
anacronistico, ma penso che ancora oggi la barba e la militarita'
debbano riprendere la loro giusta collocazione nella cultura
militare''. Quindi ''la scelta adesso spetta solo a voi'', dice
Lops ai militari del 2/o Fod, invitandoli a non farsi
condizionare ''da quanto, a volte, le mogli e le fidanzate forse
pretendono affettivamente, ne' tantomeno da manie di reducismo e
di maturita' militare!''.
In realta' non tutti sembrano condividere le indicazioni del
generale. Tra i destinatari della lettera c'e' anche chi
sostiene di aver scritto al ministro della Difesa Mario Mauro e
al capo di Stato maggiore della Difesa, l'ammiraglio Luigi
Binelli Mantelli (anche lui portatore di barba), manifestando la
propria contrarieta'. La preoccupazione di questo militare, che
evidentemente non ha alcuna intenzione di radersi, e' che chi
non accoglie l'invito del comandante possa essere penalizzato
nella carriera perche', se e' vero che Lops ribadisce che la sua
non e' un'imposizione, ne lega l'ottemperanza al ''senso della
disciplina, allo spirito di appartenenza, alla completa fiducia
e innato rispetto per l'autorita'''. In sede di valutazione,
dunque, afferma questo soldato, il militare barbuto ''non potra'
mai essere eccellente''.
Pero' lo stesso generale insiste sulla assoluta volontarieta'
del gesto: ''Mi aspetto, per mia intima convinzione - conclude
infatti la lettera al personale - che tutti possano 'staccarsi'
dalle barbe/pizzetti. Ove cosi' non fosse, non abbiate remora a
scegliere diversamente ne' preoccuparvene. Perche' quando non si
tratta di un ordine, allora c'e' spazio per ogni liberta' di
scelta, che indipendentemente dalle motivazioni, va comunque e
sempre rispettata''. (ANSA).

DIFESA: SCELTA CIVICA INCONTRA COMPARTO SICUREZZA
ROSSI: "VALORIZZARE LE PROFESSIONALITA', NON PENALIZZARE"
(ANSA) - ROMA, 17 LUG - Scelta Civica ha iniziato un percorso
d'incontri con le rappresentanze del comparto difesa, sicurezza
e soccorso. Domenico Rossi, capogruppo in Commissione Difesa, ha
incontrato alla Camera i rappresentati del Cocer della Guardia
di Finanza. Al termine dell'incontro Rossi ha dichiarato:
"Abbiamo affrontato i problemi relativi alle retribuzioni, al
trattamento pensionistico, ai diritti del personale. Noi
riteniamo che sia necessario valorizzare queste professionalita'
e non penalizzare chi si occupa di tutelare e proteggere i
cittadini. Per questo mi auguro si possa giungere a
differenziare le specificita' del comparto difesa da quelle del
pubblico impiego".
(ANSA).

POLIZIA: SIAP-ANFP,DOMANI MANIFESTAZIONE PROTESTA A PANTHEON
'FORTE DISAGIO POLIZIOTTI PER BLOCCO TRATTAMENTO ECONOMICO'
(ANSA) - ROMA, 17 LUG - Domani dalle 9 alle 13 e' stato
programmato un presidio con volantinaggio a Roma presso Piazza
della Rotonda, di fronte al Pantheon, per manifestare ''il forte
disagio che i poliziotti stanno vivendo a causa del blocco del
trattamento economico''. Lo affermano i segretari generali dei
sindacati Siap e Anfp, Giuseppe Tiani ed Enzo Letizia.
''Siamo allo stremo - lamentano Tiani e Letizia - e' stata
superata da tempo la nostra soglia di sopportazione, di
privazioni e sacrifici che ci vengono chiesti e imposti, come se
fossero condizioni obbligatorie legate alla nostra funzione e
missione, mentre invece, vengono penalizzate competenze,
professionalita' e la soddisfazione di poter compiere al meglio
il nostro lavoro''.
''Negli anni passati - ricordano gli esponenti sindacali - i
politici hanno riempito giornali e televisioni di dichiarazioni
rassicuranti dicendo che i soldi sequestrati alle mafie
sarebbero stati spesi per la sicurezza del Paese. E' ora che i
cittadini sappiano che i poliziotti, nonostante i rischi che
corrono quotidianamente nel contrasto al crimine e nella tutela
dell'ordine pubblico, non hanno visto un centesimo di cio' che
hanno sequestrato e confiscato alle mafie, se si continua cosi'
rischiamo seriamente di rendere meno efficace ed efficiente il
sistema sicurezza, con evidenti ricadute sul servizio da rendere
ai cittadini ed al Paese''. (ANSA).

SICUREZZA: GASPARRI,AL FIANCO POLIZIA CONTRO BLOCCO STIPENDI
(ANSA) - ROMA, 17 LUG - "Partecipero' domattina al presidio
organizzato al Pantheon dal Siap, il sindacato italiano
appartenenti alla Polizia, e dall'Associazione nazionale
funzionari di polizia per manifestare insieme a tanti agenti
contro il blocco del loro trattamento economico. Ho sempre
sostenuto le ragioni dei nostri uomini in divisa, mi sono
battuto perche' il Parlamento ne riconoscesse la specificita' e il
merito''. Lo dichiara Maurizio Gasparri (Pdl), vice presidente
del Senato.
''Il sistema di sicurezza italiano - aggiunge - deve essere
ancora piu' efficace ed efficiente. Ma affinche' cio' sia possibile
bisogna garantire ai tutori dell'ordine e della sicurezza i
mezzi necessari ed anche trattamenti economici e previdenziali
adeguati. Su questo il governo deve dare delle risposte concrete
e immediate". (ANSA).

Tua email:   Invia a: