"PERCHE' FICIESSE", RIFORMULATO IL DOCUMENTO DI PRESENTAZIONE DEL MENU' DI TESTA DEL NOSTRO SITO INTERNET

martedì 14 marzo 2006

Finanzieri Cittadini e Solidarietà - Ficiesse è un'associazione culturale costituita il 14 maggio del 1999 a Roma su iniziativa di 47 persone provenienti da diverse regioni d’Italia.

Ficiesse non è un sindacato, né un’associazione professionale. Il suo scopo è creare al suo interno e mettere a contatto tra loro due componenti: quella dei cittadini militari in servizio nella Guardia di finanza e quella dei i cittadini comuni. Queste componenti dialogano e interagiscono all’interno e all’esterno dell’associazione sulle questioni d’interesse per la Guardia di finanza, come il contrasto all’evasione, l’efficienza delle pubbliche amministrazioni, l’individuazione delle cause di fenomeni come la corruzione, il miglioramento delle condizioni del personale e tanti altri, al fine ultimo di superare quella che noi riteniamo essere una delle caratteristiche più inadeguate e frenanti della concezione tradizionale della militarità, la SEPARATEZZA.

Quello dei militari, infatti, è ancora oggi, in larga misura, un mondo chiuso in sé stesso, impenetrabile e impermeabile alle forze vive della società civile. Di quello che avviene all’interno delle caserme nessuno parla, nessuno scrive, nessuno sembra interessato a conoscere. Soltanto quando avviene qualcosa di grave e di eclatante se ne parla per un po’, ci si interroga e magari ci si stupisce. Nient’altro.

Eppure parliamo di una parte importante del Paese, perché ai militari è affidato il compito di difendere la sopravvivenza della società politica e delle istituzioni democratiche. E di un settore che in Italia conta molto di più che altrove, perché a gente con le stellette il nostro ordinamento affida non soltanto le funzioni della difesa, ma anche numerose altre funzioni essenziali per la pacifica convivenza dei cittadini, quali l’ordine e la sicurezza pubblica, la repressione dei reati, le funzioni di polizia tributaria e finanziaria.

Ebbene, organismi con competenze così ampie, che gestiscono inevitabilmente poteri e funzioni di tale pervasivo rilievo, non hanno reali presidi di controllo democratico interno, specialmente ora che è venuto meno il controllo di popolo rappresentato dalla leva.
Tale funzione di contrappeso e garanzia non la possono svolgere gli organismi della rappresentanza militare per come oggi configurati. Cobar, Coir e Cocer, infatti, sono improntati a logiche gerarchiche e paternalistiche, senza competenze sulle questioni che realmente interessano il personale, senza garanzie e tutele efficaci per i delegati, senza canali di comunicazione con la base e la disponibilità di strutture di supporto autonome da stati maggiori e comandi generali. E, in più, con presidenti individuati “ex lege” nell’ufficiale di grado più elevato.

Le conseguenze sono gravi e numerose e si traducono, per il personale, in un ritardo evidente della condizione dei militari rispetto ai colleghi delle Forze di Polizia civili, in un aumento del senso di frustrazione e di impotenza e nell’emersione di fenomeni quali l’esodo delle professionalità migliori, la demotivazione e a volte i comportamenti opportunistici.

Per questo, è nell’interesse di tutti i cittadini che le istituzioni militari si aprano finalmente a forme di maggiore integrazione e partecipazione, per avvicinarsi sempre di più alla vita del Paese e SUPERARE LA LOGICA DELLA SEPARATEZZA.

Noi riteniamo importante che la gente si interessi molto di più del mondo militare, che cominci a conoscerne realtà, la cultura e i meccanismi di funzionamento e che senta davvero le istituzioni militari come parte integrante di sé e del Paese. Crediamo anche che i militari, da parte loro, debbano vivere compiutamente la democrazia, la debbano “respirare” nei loro organi di rappresentanza e in associazioni di tipo professionale, come quelle che esistono in quasi tutti i paese d’Europa.

Questi i motivi per i quali noi di Ficiesse ci impegniamo e lavoriamo insieme.


Tua email:   Invia a: