L.STABILITA': CAPOLUPO (GDF), GOVERNO HA DATO QUANTO POTEVA. PRESSIONE SU SOCIETA' NON E' ECCESSIVA. UMANI MA FERMI CON IMPRESE IN CRISI - P4: GEN.ADINOLFI-MARRA, PROCURA ROMA CHIEDE ARCHIVIAZIONE

giovedì 14 novembre 2013

L.STABILITA': CAPOLUPO (GDF), GOVERNO HA DATO QUANTO POTEVA
(ANSA) - TRIESTE, 13 NOV - ''Il Governo ci ha dato quello che
poteva darci''. Lo ha detto il Comandante della Guardia di
Finanza, generale Saverio Capolupo, rispondendo ad una domanda
sui tagli ai corpi militari previsti nella Legge di Stabilita'.
''Ci rendiamo conto che e' un momento di difficolta' del nostro
Paese'', bisogna essere ''consapevoli e responsabili''. 13-NOV-13 12:10 (ANSA).

 

L.STABILITA': CAPOLUPO (GDF), GOVERNO HA DATO QUANTO POTEVA (2)
(ANSA) - TRIESTE, 13 NOV - ''Chiaramente avremo una

contrazione sulle disponibilita' finanziarie - ha proseguito il

comandante della Gdf - ma, come ho detto alla presenza del

ministro dell'Economia, a Roma, bisogna ragionare in termini di

impiego ottimale della risorse che abbiamo''.

   ''Abbiamo chiesto di piu' e ci sara' dato qualcosa - ha

aggiunto - contiamo sulla maggiore professionalita' del nostro

personale, sulla tecnologia avanzata, sul senso di

responsabilita' dei nostri finanzieri per conseguire comunque gli

obiettivi''. 13-NOV-13 12:31 (ANSA).


FISCO: CAPOLUPO (GDF), PRESSIONE SU SOCIETA' NON E' ECCESSIVA
IN ITALIA CIO' CHE INCIDE NEGATIVAMENTE E' COSTO LAVORO
(ANSA) - TRIESTE, 13 NOV - "Che la pressione fiscale per le
societa' in Italia sia eccessiva ho qualche difficolta' a
riconoscerlo". Lo ha detto il comandante della Guardia di
Finanza, gen. Saverio Capolupo, in visita al Comando provinciale
Fvg.
"Se la media europea e' del 33 per cento, in Italia il
prelievo e' del 27,5", ha specificato segnalando di limitarsi
alle societa' e senza comprendere le fiscalita' locali. Cio' che
"incide negativamente in Italia e' il costo del lavoro. Ma e'
anche vero che la nostra produzione e' di qualita', non di massa e
dunque per questo ha costi piu' elevati", ha concluso. (ANSA).

FISCO: CAPOLUPO (GDF), UMANI MA FERMI CON IMPRESE IN CRISI
PROBLEMA EVASIONE E' CULTURALE

(ANSA) - TRIESTE, 13 NOV - "Qualcuno parla di sopravvivenza e
io non sono d'accordo perche' la legge e' uguale per tutti. E'
chiaro pero' che ci sono imprese che non hanno disponibilita'
finanziaria per versare l'Iva ma questo non significa che noi
non procediamo alla denuncia degli imprenditori. Noi non
possiamo non osservare le norme". Lo ha detto il comandante
della Guardia di Finanza, generale Saverio Capolupo, a Trieste
in visita al Comando regionale Friuli Venezia Giulia.
"In termini di strategia - ha proseguito Capolupo - l'unica
cosa che possiamo dare in piu' e' l'umanita' ma sulla fermezza non
si puo' discutere: continueremo con le nostre indagini".
Sottolineando che le strategie per scoprire l'evasione
fiscale "le abbiamo inventate quasi tutte", il Comandante della
GdF ha indicato che le attivita' del Corpo "sono tutte su base di
intelligence e sono fatte su analisi di rischio. Cerchiamo di
colpire dove effettivamente c'e' una evasione sostanziale - ha
spiegato - e cerchiamo di tutelare l'occupazione ma piu' di
questo... Il nostro obiettivo - ha concluso - e' tutelare il
sistema economico", obiettivo che si raggiunge "eliminando il
marcio che nell'ambito dell'economia esiste". (ANSA).

P4: GEN.ADINOLFI-MARRA, PROCURA ROMA CHIEDE ARCHIVIAZIONE
(ANSA) - ROMA, 13 NOV - La Procura di Roma ha chiesto
l'archiviazione per l'ex capo di stato maggiore della Guardia di
finanza Michele Adinolfi e per il presidente dell'AdnKronos,
Pippo Marra, coinvolti nel filone romano dell'inchiesta sulla
cosiddetta P4. I due erano accusati di rivelazione del segreto
d'ufficio e favoreggiamento personale nei confronti dell'uomo
d'affari Luigi Bisignani. Nei giorni scorsi il pm Laura Condemi
ha chiesto al gip l'archiviazione per i due e ora si attende la
decisione del giudice.
L'inchiesta era approdata a Roma da Napoli nel settembre del
2011. Secondo l'impianto accusatorio dei pm napoletani l'alto
ufficiale delle Fiamme gialle, nel corso di una cena avrebbe
detto a Marra degli accertamenti in atto da parte dell'autorita'
giudiziaria di Napoli su Luigi Bisignani, che poi sarebbe stato
a sua volta informato.
A raccontare della cena tra l'ex capo di Stato maggiore
della GdF e Marra agli inquirenti napoletani era stato Marco
Milanese, ex deputato del Pdl, al centro di altre vicende
giudiziarie. L'ex braccio destro del ministro Tremonti ha
riferito di aver saputo dell'incontro da Adinolfi nel corso di
una cena organizzata da Marra. Una circostanza pero' negata da
Bisignani, Marra e dal generale. Secondo quest'ultimo quella
cena ci fu, ma in un periodo precedente e non sospetto rispetto
a quanto sostenuto da Milanese.


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