QUANDO DENUNCIAI ALL'UE LA MANCANZA IN ITALIA DEL NUMERO UNICO D'EMERGENZA 112. DAL 1991 STIAMO INFRANGENDO LA NORMATIVA EUROPEA - di Luca Bartaloni

sabato 07 dicembre 2013

 

QUANDO DENUNCIAI ALL'UE LA MANCANZA IN ITALIA DEL NUMERO UNICO D'EMERGENZA 112. DAL 1991 STIAMO INFRANGENDO LA NORMATIVA EUROPEA - di Luca Bartaloni 

Pubblichiamo una lettera di Luca Bartaloni, componente del Direttivo nazionale di FICIESSE, sulla questione della mancata applicazione in Italia di un numero telefonico unico di emergenza; il titolo è della redazione del sito.

 

LETTERA A FICIESSE


Correva l'anno 2008 e io stavo provando la nuova pista ciclabile sul lungomare di Tirrenia (PI), quando un'auto si scontrò contro una moto e così decisi di provare il “nuovo” numero unico di emergenza europea, che avrebbe dovuto essere stato implementato sin dal lontano 1991 (si veda la decisione del Consiglio U.E. n° 91/396/CEE del 29 luglio 1991, sull'introduzione di un numero unico europeo per le chiamate di emergenza su: http://www.eena.it/legislazione.htm).

 

Ingenuamente pensavo che, dopo ben 17 anni potesse essere in funzione, poi c'era appena stata un po' di pubblicità in tal senso sul sito www.112.eu e invece... mi rispose la Stazione dei carabinieri di Marina di Pisa che si limitò a dirmi “devi chiamare i vigili urbani”, praticamente riattaccandomi il telefono in faccia e senza nemmeno preoccuparsi se ci fossero stati dei feriti. Altri, nel frattempo, avevano fatto l'altro numero di emergenza italiano, il 118 e almeno il ferito era stato soccorso.

 

Tuttavia la cosa non mi andava giù, perché un qualunque altro cittadino dell'Unione (europea) avrebbe potuto trovarsi in grossi guai se avesse avuto bisogno di assistenza in una situazione di emergenza personale; infatti: il numero di emergenza unico europeo, in Italia, non era “unico”, non parlava lingue veicolari (inglese, spagnolo, francese, tedesco), non era in grado di rintracciare il luogo della chiamata e, soprattutto, non interveniva se non era un'emergenza di competenza dei “carabinieri”.

 

Decisi, allora, di denunciare la cosa e scrissi una semplice e-mail al sito dell'Unione Europea dedicato al numero unico di emergenza http://www.eena.it/, raccontando il fatto accaduto.

 

Incredibilmente, per un italiano, si attivarono immediatamente, denunciando a loro volta la cosa alla Commissione Europea, per violazione dei trattati e, dopo poco, la Corte di Giustizia sanzionò lo Stato Italiano.... ma fu una vittoria di Pirro, giacché il numero unico non fu istituito e l'Italia (quindi anch'io) fu condannata a pagare una forte multa giornaliera [si veda http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/esteri/europa-bacchetta-italia/europa-bacchetta-italia/europa-bacchetta-italia.html].

 

Eppure è semplicemente assurdo, oltre che antieconomico, doversi portare dietro la “rubrica dei numeri di emergenza italiani” (ambulanze, VV.FF. VV.UU. per gli incendi in città e quello della “competente stazione forestale” per gli incendi in ambiente rurale, P.S., GdF, CC, Guardia Costiera, numero rosa, numero azzurro, numero unico di emergenza regionale etc. e, soprattutto, guai a sbagliare competenza!).


E', quindi, con grandissima gioia che ho appreso la notizia ANSA dell'istituzione, dopo appena 22 anni, nella sola regione Lombardia e in via sperimentale, della centrale unica del soccorso che risponde al 112!

 

 

LUCA BARTALONI
Un commosso cittadino dell'Unione Europea




VEDI ANCHE:


http://www.ficiesse.it/home-page/7978/sicurezza_-attivo-a-milano-_112_-numero-unico-emergenze_-maroni_-primi-ad-attuare-direttiva-ue_entro-2014-tutta-lombardia---muscardini_ok-spray-urticante_ma-ps-identificabili---vigili-roma_dopo-boicottaggio-multe-ora-protesta-pistole

 

 

 

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