TV: IACONA, PRESADIRETTA TORNA E VA DENTRO PANCIA PAESE - IMMIGRATI: MAURO, CITTADINANZA IN CAMBIO DI LEVA MILITARE. UN MODO PER INTEGRARLI MEGLIO, NEGLI USA LO FANNO - FISCO: SORPRESA TASSE,ANCHE 250 EURO IN MENO A FAMIGLIA
domenica 29 dicembre 2013
TV: IACONA, PRESADIRETTA TORNA E VA DENTRO PANCIA PAESE
DAL 6 GENNAIO SU RAI3 12 NUOVE INCHIESTE, DA STAMINA A MAFIA
(di Claudia Fascia)
(ANSA) - ROMA, 28 DIC - Stavolta, la nuova stagione di
Presadiretta, va dritta "dentro la pancia del Paese". E' cosi'
che Riccardo Iacona, di nuova alla guida del programma che
riprende da lunedi' 6 gennaio su Rai3 in prima serata, nella
consueta alternanza con Milena Gabanelli e Report, definisce il
nuovo ciclo, al via con 12 nuove inchieste.
Dalle morti di stato al metodo Stamina, passando per i
testimoni di giustizia, la mafia, le privatizzazioni, il Made in
Italy, il terremoto dell'Aquila e quello che ha colpito l'Emilia
Romagna, le Banche, la sofisticazione del cibo e l'Europa. "Il
filo conduttore di questa stagione e' cercare di capire a fondo
cosa siamo veramente e non come ci immaginiamo di essere -
spiega all'ANSA il giornalista e conduttore -. Troppo spesso
diamo la colpa di cio' che sta accadendo a qualcosa che viene da
fuori, dobbiamo invece andare a cercare le ragioni di quello che
stiamo vivendo all'interno della nostra societa'".
Non a caso la prima puntata sara' dedicata alle "morti di
Stato", agli abusi che lo Stato nelle sue varie articolazioni
infligge a cittadini che non sono nelle condizioni di potersi
difendere. Dai nomi ormai diventati un simbolo come quelli di
Stefano Cucchi, Federico Aldrovandi, Giuseppe Uva, Gabriele
Sandri, si passera' a raccontare anche le storie dei meno
conosciuti. "E' da vicende come queste che si misura il grado di
civilta' di una nazione - sottolinea Iacona -. Ascoltandole salta
all'occhio il livello di impunita' che esiste tra le forze
dell'ordine e dello Stato, soprattutto se pensiamo a tutte
quelle che invece non conosciamo, che non sono state rese note.
Davanti a queste situazioni serve una risposta a livello
politico, che inchiodi le persone alle proprie responsabilita' e
non permetta che ai processi si coprano a vicenda".
Iacona promette anche la prima inchiesta televisiva sul
discusso metodo Stamina, da settimane all'attenzione dei media.
"Si tratta di un argomento di grande interesse prima di tutto
perche' coinvolge migliaia di persone e poi perche' ci porta
dentro i meccanismi non sempre trasparenti che regolano i
rapporti tra politica e scelte sanitarie e mette in evidenza
come la voce della scienza in Italia conti molto poco". Secondo
Iacona, "la televisione ha avuto un'enorme responsabilita' nella
vicenda Stamina, che praticamente nasce sullo schermo. Noi
cercheremo di uscire dalla spettacolarizzazione e di capire ad
esempio qual direzione sta cercando di prendere".
L'appuntamento con Presadiretta e' ogni lunedi', fino al 24
marzo. "Il lunedi' e' una giornata difficile dal punto di vista
televisivo. La concorrenza e' tanta - ammette Iacona che dovra'
vedersela tra gli altri con Piazzapulita su La7 -, ma noi
cercheremo di convincere i telespettatori che scegliere noi e'
una buona scelta, piu' ricca. E non lavoriamo su una minestra
riscaldata". (ANSA).
IMMIGRATI: MAURO, CITTADINANZA IN CAMBIO DI LEVA MILITARE
UN MODO PER INTEGRARLI MEGLIO, NEGLI USA LO FANNO
(ANSA) - ROMA, 28 DIC - ''Si faccia una piccola modifica alla
Costituzione italiana e si dia la possibilita' agli immigrati di
poter entrare nelle forze armate''. la proposta che lancia
Mario Mauro, ministro della Difesa, dalle colonne di Libero.
Mauro e' favorevole a modificare la Bossi-Fini perche',
sottolinea, ''credo che si possa fare molto di piu' dal punto di
vista della sicurezza'' e anche ''in dimensione umanitaria. E
qui torniamo al discorso dei centri che debbono essere
coordinati e guidati a livello europeo''. Tuttavia, precisa,
''piu' che di ius soli, in Italia avremmo bisogno dello 'ius
culturae'. Perche' non facciamo una piccola modifica alla
Costituzione in modo da poter consentire a chi arriva in Italia
di poter fare parte delle forze armate? Questo naturalmente
purche' abbiano un minimo di requisiti''. ''Bisognerebbe fare
come negli Stati Uniti - propone - dove, se si presta servizio
nelle forze armate per un certo periodo, si e' agevolati nel
conseguimento della cittadinanza''. '' solo un bene per il
nostro Paese che il ministro Kyenge abbia accettato di essere
coinvolta nel nostro governo - aggiunge -. l'esempio di una
persona che ha fatto un lungo percorso di integrazione e che ha
messo la sua esperienza al servizio del Paese''.
Il ministro analizza la situazione nel sud del Mediterraneo e
sottolinea che ''il grosso del flusso di immigrati arriva non
piu' solo dalle coste libiche o tunisine, ma anche e soprattutto
dall'Egitto''. Considerando ''che gli scafisti chiedono 3mila
euro a persona per il viaggio della speranza'' un barcone puo'
arrivare ad avere ''un carico umano del valore di 3 milioni di
euro. Questi soldi servono per finanziare non solo le cosche
malavitose egiziane, ma anche il terrorismo internazionale. Ecco
perche' il rischio non riguarda solo l'Italia, ma l'Europa
intera''.(ANSA).
IMMIGRATI CON LE STELLETTE, IN ITALIA ANCORA NO
SE NE PARLA DA 10 ANNI, MA RIFORMA MAI ANDATA IN PORTO
(di Vincenzo Sinapi)
(ANSA) - ROMA, 28 DIC - Aprire le Forze armate agli
stranieri? Fa discutere la proposta del ministro della Difesa,
Mario Mauro, ma della questione in Italia si discute da molti
anni: da piu' di dieci, almeno. Era infatti l'inizio del 2002
quando l'allora ministro Martino si disse pronto al grande
passo: "non solo si risolverebbe cosi' il problema del
reclutamento, accentuato nei prossimi anni dalla crisi
demografica - osservava - ma questo intervento sarebbe utile
anche per l'integrazione degli immigrati".
Erano quelli anni di grandi cambiamenti per le Forze armate
italiane: nel 2000 venne approvata la legge che eliminava (o
meglio sospendeva) la leva obbligatoria: una svolta epocale, se
si pensa che la naja era arrivata in Italia con Napoleone. Dal
2000 al 2005, cosi', i militari di leva sono stati tutti
gradualmente sostituiti con volontari. E forse e' stato un segno
del destino se tra gli ultimi 800 giovani partiti per il
servizio militare obbligatorio (classe 1985) ci fosse anche Ian
Wu Fung, 20 anni, cinese emigrato in Italia dieci anni prima e
cittadino italiano da cinque. Un giovane cinese, a conferma di
un esercito sempre piu' variegato e multietnico.
Ed infatti, anche nelle forze armate di soli professionisti
gli 'stranieri' sono in crescita continua. Sono alcune migliaia,
ma attenzione: si tratta di ragazzi e ragazze che hanno tutti
gia' acquistato la cittadinanza italiana, perche' qui sono stati
accolti da piccoli o perche' magari in Italia sono nati.
Ed infatti la Costituzione pone paletti chiari, come ricorda
l'ex sottocapo di Stato maggiore dell'Esercito, Domenico Rossi,
oggi parlamentare del nuovo gruppo 'Per l'Italia'. "Per poter
svolgere servizio volontario nelle Forze Armate e' richiesta nei
concorsi la cittadinanza italiana. L'art. 51 della Costituzione
prevede tale requisito per potere accedere agli uffici pubblici,
mentre l'art. 52 stabilisce che il servizio militare e' sacro
dovere del 'cittadino'". Tuttavia, osserva il deputato-generale,
anche senza intervenire sulla Carta una scorciatoia ci sarebbe,
almeno per una parte degli immigrati-aspiranti soldati:
basterebbe modificare la legge n. 91 del 1992, che consentiva
agli stranieri con familiari italiani di diventare cittadini
svolgendo il servizio di leva obbligatorio, estendendo la
vecchia norma anche al servizio militare volontario.
Sta di fatto che negli anni diverse proposte di legge
finalizzate ad aprire le porte delle caserme agli immigrati sono
transitate per le Commissioni parlamentari, ma nessuna e' andata
in porto per l'opposizione ora di questo, ora di quel partito.
Non sono mancati gli studi approfonditi, come quello dell'ex
generale Agostino Pedone, che hanno esaminato la questione a
partire dai precedenti storici - vedi gli Ascari, che entrarono
a far parte dell'Esercito italiano nel 1892 - per arrivare ai
casi attuali: dalla Legione straniera francese a quella
spagnola, ai Gurka. "Tutte esperienze positive", concludeva il
generale, secondo cui "non c'e' alternativa agli immigrati,
perche' mancano i volontari per l'esercito di soli
professionisti".
In realta', anni dopo, non risulta che le domande per accedere
alle carriere iniziali delle Forze armate siano cosi' scarse.
Secondo gli ultimi dati, relativi ai volontari in ferma annuale
dell'Esercito, ci sono circa 7-10 aspiranti per ogni posto a
concorso. Non vi sarebbe dunque, almeno al momento, una penuria
di candidati, anche se e' vero che gli "stranieri" vengono
considerati un "valore aggiunto" nel mondo militare e sono
quindi particolarmente richiesti, sia per la partecipazione alle
missioni all'estero, sia per lo svolgimento di compiti
particolari. E' il caso, ad esempio, dei "mediatori culturali"
dell'Esercito, tutti di origine africana: sono loro ad
accogliere i migranti sbarcati a Lampedusa. (ANSA).
FISCO: SORPRESA TASSE,ANCHE 250 EURO IN MENO A FAMIGLIA
CGIA, BENEFICI A SCALARE SINO A 15 EURO SECONDO TIPOLOGIA NUCLEI
(ANSA) - VENEZIA, 28 DIC - Arriva sino a 250 euro lo 'sconto'
sulle tasse per le famiglie italiane nel 2013.
Lo rileva la Cgia di Mestre che, pur ammettendo che gli
importi sono modesti, non nasconde la soddisfazione per
l'inversione di "una tendenza che negli ultimi anni aveva
assunto una dimensione molto preoccupante".
Tre le tipologie familiari prese in esame dallo studio:
rispetto al 2012, quest'anno un giovane operaio senza familiari
a carico beneficia di un risparmio fiscale di 15 euro. Per una
famiglia bireddito con un figlio a carico, invece, il peso delle
tasse diminuisce di 178 euro, mentre sale appunto a 250 euro lo
sgravio per una famiglia monoreddito con due figli a carico.
Le buone notizie, per Cgia, non sono finite perche' nel 2014,
almeno per i primi due casi, la situazione e' destinata a
migliorare, grazie alla riduzione del cuneo fiscale approvato
dal Governo Letta con la legge di Stabilita'.
Se per il giovane operaio la contrazione rispetto al 2013
sara' di 111 euro, quasi cento euro in piu', per la coppia con un
figlio salira' a 183 euro. Solo nel caso della famiglia
monoreddito con un livello retributivo medio alto, le tasse sono
destinate ad aumentare. Rispetto a quest'anno, nel 2014 paghera'
164 euro in piu'.
La spiegazione di un portafoglio familiare meno alleggerito
la fornisce Giuseppe Bortolussi segretario della Cgia di Mestre.
"Con l'abolizione dell'Imu sulla prima casa e con l'incremento
delle detrazioni Irpef per i figli a carico - dice Bortolussi
Bortolussi - nel 2013 queste misure hanno assunto una dimensione
economica superiore a tutti gli aumenti registrati nel corso
dell'anno. Grazie a cio', le famiglie hanno potuto godere di una
riduzione del carico fiscale rispetto al 2012. Con il taglio del
cuneo che premiera' solo i lavoratori dipendenti, dal 2014 i
risparmi saranno piu' pesanti per i livelli retributivi piu'
bassi, mentre tenderanno a ridursi man mano che cresce il
reddito"
Un beneficio che secondo il segretario della Cgia
"ammortizzera' l'aumento dovuto all'introduzione della Tasi,
all'aggravio dell'Iva e al ritocco all'insu' delle addizionali e
del carburanti ma non riguardera' le famiglie composte da
pensionati e lavoratori autonomi che non potranno beneficiare
del taglio del cuneo fiscale. Queste famiglie, pertanto, saranno
chiamate, molto probabilmente, a pagare di piu' rispetto a quanto
hanno versato quest'anno". (ANSA).