DISCORSO DEL MINISTRO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE, GIULIO TREMONTI, IN OCCASIONE DEL 227° ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DELLA GUARDIA DI FINANZA

giovedì 21 giugno 2001


DISCORSO DEL MINISTRO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE, GIULIO TREMONTI, IN OCCASIONE DEL 227° ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DELLA GUARDIA DI FINANZA

 

Signor Presidente della Repubblica, le sono profondamente grato per avere voluto onorare con la sua partecipazione il 227° anniversario della fondazione della Guardia di finanza. Esprimo un sentito ringraziamento a tutte le autorità civili e militari e ai gentili ospiti intervenuti. Un particolare saluto rivolgo al Comandante generale, generale Alberto Zignani, ed a tutti i finanzieri in servizio d in congedo.

 

Quella di oggi è una cerimonia di grande suggestione e significato con la quale, insieme, ricordiamo e festeggiamo gli oltre 2 secoli di storia del Corpo. E’ una storia importante, una storia nobilitata da atti eroici compiuti in guerra ed in pace dai finanzieri. Le origini di questa storia gloriosa risalgono alla istituzione della Legione di truppe leggere nel 1774, Legione che ebbe come primo compito quello di assolvere il servizio di “cordone doganale” e di vigilanza finanziaria ai confini.

 

Da allora moltissime sono state le trasformazioni. Oggi la Guardia di finanza si presenta come un corpo militare consapevole di essere una istituzione moderna ed efficiente posta al servizio della collettività, tanto degli interessi fiscali, economici e finanziari del nostro Paese quanto degli interessi equivalenti dell’Unione europea.

 

Negli ultimi anni, in particolare, la Guardia di finanza ha adeguato i suoi compiti, riformato la sua struttura ordinativa per contrastare con crescente efficacia la criminalità economica sempre più sofisticata, evoluta, transnazionale. Sono state riviste regole e procedure organizzative, sono stati introdotti moderni strumenti per il controllo delle attività, strumenti attraverso cui ora è possibile rilevare tempestivamente e continuativamente l’attuazione reale delle direttive ministeriali.

 

Si tratta di realizzazioni importanti che testimoniamo come militarità e modernità possano sinergicamente essere efficienti.

 

Molti passi avanti sono stati compiuti anche per migliorare il rapporto tra il Corpo ed i cittadini. E’ questo un tema di grande rilievo. Non c’è dubbio, infatti, (e qui si fa riferimento a tutta l’amministrazione finanziaria) che l’obiettivo da perseguire è quello di un rapporto fiscale semplice  nei modi di attuazione, trasparente nelle procedure, condiviso da tutti. In questa direzione la Guardia di finanza sta dimostrando crescente sensibilità alle esigenze del cittadino, in particolare riscrivendo con attenzione le regole che disciplinano l’attività di verifica fiscale. E’ una strada che il Corpo dovrà continuare a seguire. E’ essenziale informare il cittadino sui suoi doveri ma anche sui suoi diritti.

 

Il fondamentale ruolo svolto dal Corpo è significativamente evidenziato dai risultati conseguiti nell’attività istituzionale: contrasto all’evasione fiscale, lotta alla criminalità economica. E’ un’attività che consente di assicurare alle casse dello Stato un vasto flusso di entrate e di arginare le attività illecite di potenti organizzazioni criminali. La scoperta nel 2000 e nei primi mesi di quest’anno di oltre 7.500 evasori totali o subtotali e di oltre 39 mila miliardi di imponibile sottratto a tassazione mostra, per esempio, quanto sia rilevante la dimensione dell’economia sommersa.

 

Faccio un inciso. Quando studiavo legge si spiegava che la irregolarità, la criminalità si manifestavano nella dimensione della devianza e della marginalità. Quando la devianza e la marginalità assume la configurazione, entra nella categoria dei grandi numeri allora vuol dire che non è più solo devianza e criminalità, che c’è qualcos’altro. Quando la irregolarità si scala  sui numeri grandi, quando si configura come una quota rilevante del prodotto interno lordo allora, mi sia permesso notare, che non sbagliano solo i trasgressori - e cioè a dire gli imprenditori e i lavoratori - vuol dire che sbagliano anche i legislatori, che il sistema deve essere in qualche modo cambiato. Rimuovendo i fattori che determinano o concorrono a determinare oltre alla immoralità anche una immersione nel sommerso che ha probabilmente origine in un eccesso di costi o di rigidità contrattuali, fiscali e parafiscali. Io credo che un piano di riemersione del sommerso che rimuova i fattori criminogeni e che conduce e produce il progressivo reingresso nella legalità sia un’operazione fondamentale non solo per gli equilibri concorrenziali, non solo per i gettiti fiscali ma anche e soprattutto per fare crescere la lealtà democratica in questo Paese e questo credo sia uno dei passi che si possono e devono fare verso l’Europa .

 

Un tema tradizionale è quello del contrabbando di tabacco: una delle frodi comunitarie che produce maggiori danni al bilancio del Paese ed a quello dell’Unione europea. Gli oltre 1000 arresti e gli oltre 1200 mezzi sequestrati dal Corpo dal 1° gennaio 2000 non solo evidenziano un pericoloso fenomeno illegale a carattere transnazionale ma misurano anche un flusso enorme di capitali illeciti destinati in buona parte ad inquinare l’economia legale attraverso il riciclaggio di denaro sporco.

 

Sul versante dell’immigrazione clandestina, nel quale particolarmente complesso è il compito del Corpo, per le difficoltà connesse agli interventi in mare e per l’efferatezza ed il cinismo dimostrati dagli operatori dell’illecito traffico (mi scosto dal testo ufficiale, credo che la definizione più corretta sia “delinquenti”) l’attività posta in essere ha consentito nel 2000 l’arresto di 373 persone. In questo specifico settore è prezioso il contributo fornito dal personale del Corpo impegnato nell’area balcanica, personale a cui qui esprimo, credo a nome di tutti, sentimenti della più viva gratitudine.

 

La Guardia di finanza sta inoltre profondendo un notevole impegno operativo ed organizzativo per contrastare le nuove forme di criminalità favorite dalla diffusione delle moderne tecnologie telematiche. A questo fine è stato istituito da circa un anno uno speciale reparto con il compito di prevenzione e contrasto degli illeciti in questo particolare e nuovo settore. E anche questo dimostra  la vitalità del Corpo e l’importanza dell’attività dei finanzieri.

 

Ufficiali, ispettori, sovrintendenti, appuntanti e finanzieri, il ruolo che vi è assegnato è importante, delicato, complesso. Il vostro impegno è una delle condizioni fondamentali e necessarie per garantire allo Stato la fiducia dei cittadini. Consapevole del gravoso lavoro che vi attende, vi rivolgo un caloroso ringraziamento per quanto fate, con sacrificio, e vi invito a proseguire sulla strada finora seguita con rinnovato entusiasmo con dedizione, con lealtà. So bene che il buon esito della vostra azione non può prescindere dall’attenzione e dal sostegno del Governo. Sarà mio preciso impegno non farlo mai mancare .Questo è un modo per rendere omaggio in un giorno di festa ai valori profondi che animano il Corpo della Guardia di finanza.

 

Viva la Guardia di finanza, viva l’Italia.

 

 



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