BOZZA DI RIORDINO DELLE CARRIERE 2014? IPOTESI DA CESTINARE! I SOLDI STANZIATI PER I FINANZIERI SENZA SINDACATO, UTILIZZATI PER I DIRIGENTI DA SINDACALIZZARE – di Luca Bartaloni

sabato 18 gennaio 2014

Pubblichiamo  il pensiero di Luca Bartaloni, componente del Direttivo nazionale di FICIESSE, sull’ipotesi di riordino delle carriere delle Forze di Polizia e Forze Armate recentemente proposta dal Ministero dell’interno e dalla Difesa. Il titolo è della redazione del sito.

Dalla nota MININTERNO 557/RS/01/115/Bis/4910 del 5/10/2013 si apprende che le risorse appostate per il c.d. Riordino delle carriere del comparto sicurezza/difesa ammontano a residui 4 milioni di €uro relativamente agli anni 2011/2012/2013 e a 119 milioni di €uro a decorrere dal 2014. In questo momento abbiamo, pertanto, 123 milioni di €uro residui tecnicamente disponibili a tale fine.

 

In data 09/01/2014 (con nota prot.llo  n° 72/2014) il medesimo MINITERNO produce una bozza di ipotesi di revisione delle carriere, la cui sintesi è sostanzialmente la seguente:

 

a) unificazione del ruolo agenti e assistenti col ruolo dei sovrintendenti;

 

b) “dirigenzializzazione” dell'attuale ruolo dei direttivi, con creazione di un nuovo ruolo dei direttivi articolato in 3 gradi (si presume una cosa del tipo: vicecommissario, commissario, commissario principale) della consistenza di circa 3.000 addetti.

 

La bozza dice veramente poco altro. Nel poco altro merita segnalare, a mio avviso, la trasformazione della denominazione/qualifica di sostituto commissario/luogotenente, rispettivamente in una qualifica (POLSTATO-CFV-POLPEN) e in un grado (CC-GdF). Tale ultima novazione mi risulta difficile commentarla con toni urbani e dunque preferisco astenermi dal farlo.

 

Nel frattempo, anche gli Stati Maggiore delle FF.AA. (att.ne FF.AA., cioè EI-MM-AM-CC), hanno prodotto la loro ipotesi di riordino, che non si discosta granché da quanto pensato al MINITERNO, se non per una geniale previsione di un (udite, udite!) COCER DIRIGENTI con potere contrattuale. Quello stesso potere contrattuale che viene invece negato alla rappresentanza attuale (inerente tutti gli altri, meno i dirigenti).

 
Dalla mia noiosa premessa, ne deriva che:
 

1) i soldi teoricamente stanziati per il riordino dei ruoli dal grado di finanziere a quello di luogotenente et similia sono stati spesi, a favore dei predetti gradi nel periodo 2011-2013, per il pagamento  della c.d. una-tantum e relativa omogeneizzazione degli Ufficiali;

 

2) le somme residue (4+119 MLN di €) le si vorrebbero utilizzare per “dirigenzializzare” gli attuali direttivi, con buona pace dei ruoli per i quali dette somme erano state inizialmente previste (gradi dal Fin. al Lgt.);

 

3) al fine di gestire al meglio l'uso delle suddette somme e il periodo transitorio e quello successivo, si pensa di istituire  una tutela sindacale per i (soli) dirigenti militari che ne sono attualmente sprovvisti (solo loro?).

 

A questo punto sembrerebbe che ci sia veramente poco da commentare in maniera urbana e intelligente: si tratta di ipotesi da cestinare, punto!

 

Tuttavia, credo che, per coloro i quali insistono nel partorire tali ipotesi, valga la pena ribadire che:

-       pare assurdo (e comunque creerà certamente malcontento) unificare i ruoli degli agenti e graduati, con quello dei Sovrintendenti, senza adeguate tutele e benefit per questi ultimi che siano stati vincitori di concorsi e corsisti (alcuni per sei-sette mesi con esami finali, differentemente a come invece avvenuto nella POLSTATO, ove il grado è stato dato dopo un mero corso di aggiornamento di alcune settimane e pure retroattivamente dal momento della domanda!!);

 

-       ancora più assurdo, mi pare, il trattamento riservato al ruolo Ispettori (che si tenta in tutti i modi di riallocare nel disciolto ruolo dei “sottufficiali”), giacché, quantomeno dal grado di maresciallo capo, ai tempi dei c.d. livelli retributivi del pubblico impiego, avrebbe avuto un livello proprio dei direttivi della p.a. (il 7°). Qui invece, a differenza di quanto avvenuto dal 2001 in poi per la p.a. civile, l'istituzione dei parametri retributivi ha di fatto reso tutti i gradi compresi tra il luogotenente e il finanziere, dei meri ruoli esecutivi (come se tutti fossero precipitati al vecchio 5° livello proprio di un dattilografo ante 2001, ruolo per il cui accesso era prevista la licenza di terza media.... mi domando, allora, perché laureare gli ispettori e richiedere il diploma di Stato quinquennale per partecipare al relativo concorso).

 

La mia personale opinione è invece che, anche tenuto conto delle effettive responsabilità e mansioni dei predetti ruoli, raffrontati a quelli della p.a. civile, una seria proposta di riordino delle carriere, ancor prima di pensare alle risorse economiche (non mi cambia la vita percepire 20,00 € /mese in piu'), dovrebbe ipotizzare:

 

1) il riconoscimento delle mansioni di concetto a partire dal grado di finanziere (che dovrebbe essere almeno diplomato, come un agente della Polizia Locale);

 

2) prevedere, già nella delega, un adeguato regime transitorio per gli attuali Sovrintendenti vincitori di concorso, al fine di collocarli nel grado finale del ruolo e nei primi gradi del ruolo Ispettori (con relativa apertura della carriera, che tenga anche conto del titolo di studio posseduto);

 

3) riconoscere funzioni direttive agli attuali Marescialli Aiutanti e ai Luogotenenti, attribuendo loro anche la dignità degli attuali Ufficiali inferiori e subalterni e, soprattutto, equiparandoli in toto ai corrispondenti ruoli “C” del pubblico impiego, cosa che potrebbe essere fatta istituendo il ruolo investigativo, in cui far confluire gli attuali Ispettori (almeno dal grado di Maresciallo a quello di Maresciallo Capo) con mansioni e dignità simili a quelle dei Warrant Officers (WO) USA e un ruolo direttivo speciale simile a quello dei Limited Duty Officers (LDO) USA, in cui far confluire i gradi da M.a. a Lgt., come pare venga previsto per le polizie civili (CFV-POLPEN-POLSTATO).

 

A questo punto e solo dopo avere specificatamente previsto, nella stessa legge delega, tutto ciò, si potrebbe effettivamente unificare il ruolo Agenti/Assistenti e similari, con quello dei Sovrintendenti e procedere a riconoscere funzioni dirigenziali (di management) agli attuali quadri direttivi (indicativamente immettendoli in servizio come Vicedirigenti, con un grado iniziale che potrebbe essere quello finale del ruolo direttivo speciale/LDO, ruolo in cui, a regime, dovrebbe essere prevista la possibilità di accesso dall'esterno, con laurea, così come dovrebbe essere previsto l'accesso al ruolo dirigenziale sia dall'interno, con laurea e quinquennio di funzioni direttive svolte all'interno del Corpo, oppure dall'esterno, con laurea magistrale).

 

Mi pare che nulla di tutto ciò sia scritto nelle due suddette bozze, che invece si limitano a prevedere l'unificazione degli Agenti e graduati con i Sovrintendenti e il riconoscimento della dirigenza per i direttivi attuali – STOP.

 

Forse ho letto male? Aspetto “trepidante” di essere smentito.

 

P.S.: già che ci siamo a tediarci con “'sta cosa”, potrei riproporre in sintesi una vecchia bozza approvata con delibera dal mio COBAR (VdA) sul riassetto delle FF.PP., che prevedeva:

1) l'istituzione di un ruolo “in divisa”, preposto principalmente al controllo del territorio e costituito principalmente (ma non esclusivamente) dagli attuali ruoli degli Agenti/assistenti/sovrintendenti, che oggi potrebbe far riferimento alla centrale unica del soccorso (il 112 europeo....su cui, è vero, sono fissato);

2) un ruolo investigativo/direttivo “senza divisa” , in cui fra confluire gli attuali Ispettori, prevedendone l'accesso mediante concorso anche da esterni, purché muniti di laurea nelle discipline richieste (in generale quelle economico/giuridiche, salvo particolari specializzazioni quali, a titolo di esempio, i traduttori);

3) un ruolo manageriale riservato ai possessori di laurea magistrale, se provenienti dall'esterno, oppure di laurea più un significativo numero di anni di mansioni direttive effettivamente svolte (nella p.a. civile è, in genere, un quinquennio) se provenienti dall'interno.

 

A coronamento del tutto, la previsione che il titolo minimo di accesso al ruolo iniziale sia quello del diploma di Stato quinquennale e, perché no?, magari un'organizzazione di tipo divisionale delle attuali FF.PP. del comparto sicurezza, che preveda una comune gestione perlomeno di tutte quelle attività di funzionamento facilmente unificabili (buste paga, mense a livello provinciale, acquisto di materiale militare, autovetture, radiocomunicazioni, missioni etc.).... troppi risparmi e troppa efficienza in tutto ciò?

 
Luca Bartaloni

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