SPUNTI DI RIFLESSIONE SUL “CAMBIO PASSO” - di Carlo Germi, Daniele Tisci ed Eliseo Taverna
Di seguito, la comunicazione inviata alla redazione del sito dai componenti del Direttivo nazionale Ficiesse Germi, Tisci e Taverna. In merito alla cosidetta "Operazione cambio passo" viene aperta una apposita sezione tematica in vista dell'incontro del Direttivo fissato per il 29 marzo prossimo venturo a Roma.
SPUNTI DI RIFLESSIONE SUL “CAMBIO PASSO”
Il Segretario Generale, con l'assenso della Segreteria Nazionale, ha inteso lanciare nel mese scorso l'iniziativa denominata “cambio passo”.
L'iniziativa connotata, secondo i presentatori, dai caratteri dell'eccezionalità e dell'urgenza è stata posta all'approvazione dei componenti del Direttivo Nazionale con una procedura insolita e giustificata appunto dall'urgenza del momento.
Nonostante la netta contrarietà di numerosi componenti del Direttivo, la votazione è avvenuta rispondendo a due domande formulate on-line dal Segretario generale, nella sostanza:
- siete d 'accordo a prendere la decisione on-line?;
- se sì alla prima domanda, siete d'accordo all'introduzione di una modalità di iscrizione alla Associazione ad una cifra simbolica pari ad un euro?
La proposta, senza discussione alcuna, con qualche argomentazione contraria di alcuni componenti del Direttivo, è stata, tuttavia, approvata a maggioranza.
La nuova modalità di iscrizione avrebbe dovuto portare, secondo i promotori, almeno 10.000 iscrizioni entro il 29 marzo, data nella quale, nel frattempo, è stata fissata la convocazione del Direttivo Nazionale che dovrebbe prendere atto dei risultati.
A supporto dell' iniziativa è stato introdotto sul sito di Ficiesse un contatore che, in tempo reale, rende conto del susseguirsi delle iscrizioni, non sappiamo se solo dei soci a "quota 1 euro" o di ogni iscrizione.
A diversi giorni dall'avvio si sono avverate le previsioni, tacciate come pessimistiche, di coloro che, come noi, vedevano nella proposta non un “cambio passo”, ma un “passo falso”: i soci, soprattutto di una Associazione come la nostra, non dipendono dalla quota di iscrizione, e quindi non aumentano diminuendo la quota, ma da ciò che l'Associazione sostiene, propone, programma, ottiene sui temi e le problematiche che interessano la platea di “cittadini” che, per gli obiettivi che l'Associazione si propone, si intendono raggiungere e coinvolgere.
Nel nostro caso principalmente i cittadini “finanzieri”!
Ficiesse è nata per raggiungere obiettivi precisi: il riconoscimento dei diritti di tutela per il personale del Corpo della Guardia di Finanza, attraverso quali strumenti non è mai stato prioritario, ogni mezzo è sempre stato praticato e coltivato, la riforma della rappresentanza militare, la ricerca del riconoscimento legislativo dei diritti elementari, fra tutti, quello di associazione e di rappresentatività sindacale.
Altri obiettivi sono indicati nello Statuto Associativo, certamente nobili, ma sempre ritenuti da chi scrive, subordinati ai primi.
L' ultimo Congresso ha sancito, democraticamente, un cambiamento decisivo, forse non da tutti percepito come tale, degli obiettivi associativi.
Il congresso ha posto, nel suo documento politico conclusivo, l'accento sulla caratteristica di associazione civica di Ficiesse, ponendo il cittadino al centro della sua attenzione, anche in contrasto agli interessi legittimi del Finanziere.
Il Segretario Generale, interpretando alla lettera il mandato ricevuto ha, a nostro avviso, condotto l' Associazione su un binario morto.
Occuparsi di grandi tematiche, quali le riforme di cui attualmente necessita il nostro Paese, riforma della Pubblica Amministrazione, razionalizzazione della spesa pubblica e altri temi certamente nobili, ha allontanato la dirigenza attuale dalla strada maestra e reso l’Associazione inappetibile agli occhi dei finanzieri.
Questa condotta ha inevitabilmente portato conseguenze disastrose che potevano essere facilmente prevedibili, in quanto erano state più volte paventate, da molti componenti del direttivo:
1) crollo verticale degli iscritti;
2) anemizzazione delle Sezioni Territoriali;
3) drastica riduzione del dialogo interno, persino di quello che caratterizzava il sito ed il forum dell’Associazione.
Ora è sotto gli occhi di tutti come si stia evolvendo la vicenda, lo stesso Segretario Generale rendendosene conto ne ha, giustamente, preso atto, assumendosi la responsabilità dei risultati ed annunciando che si presenterà dimissionario al Direttivo del 29 Marzo.
Non entriamo nel merito della sua decisione, tuttavia non siamo d' accordo e, come noi, non lo sono altri componenti del Direttivo, sulle modalità di comunicazione di tale scelta, così come non condividiamo e, siamo seriamente preoccupati, dall’autonoma iniziativa di sospendere la funzionalità del forum, tra l’altro, senza aver prospettato tempestivamente al Direttivo Nazionale, eventuali difficoltà di gestione, né le paventate dimissioni da parte del responsabile del sito e dei moderatori, allarmisticamente ipotizzate e lanciate sul sito come una certezza.
Riteniamo, che il Segretario Generale debba, in questa fase transitoria, limitarsi ad una gestione ordinaria ed astenersi dall’assumere decisioni così radicali, fino alla data del prossimo Direttivo, in occasione del quale potrà essere presa ogni tipo di decisione nella sua sede naturale.
Gli annunci pubblicati sul sito, per di più in modo permanente, hanno un tenore “catastrofico” e, se letti assieme ad altri annunci contenuti in alcuni post sul forum, hanno trasmesso ai soci - molti dei quali ci hanno interpellato, con uno stato d’animo connotato da forte preoccupazione - un messaggio negativo che pone l’Associazione in odore di liquidazione.
A questo punto, si tratta, come del resto ha già fatto chi ne ha assunto la responsabilità, di prendere atto della realtà e trarne le giuste conseguenze.
Il Direttivo il 29 marzo assumerà le decisioni che gli competono e l'Associazione continuerà ad andare avanti, cambiando direzione ed andando, come un tempo, principalmente incontro alle problematiche che attengono i finanzieri, con la classe dirigente attuale, se il direttivo vorrà e se la stessa saprà interpretare gli eventi di questi ultimi mesi, o con una classe dirigente rinnovata che dovrà riportare Ficiesse ai suoi obiettivi fondanti.
Ficiesse è viva e resta a disposizione delle migliaia di colleghi che ogni giorno confidano in essa e che ad essa si rivolgono da cittadini “particolari”, per avere un futuro migliore o per dare risposta, per quanto possibile, alle problematiche sociali e professionali che si trovano a vivere, spesso insieme ai loro familiari.
Per questo, Ficiesse tornerà forte! Per il bene dei finanzieri, della Guardia di Finanza e del Paese.
CARLO GERMI
DANIELE TISCI
ELISEO TAVERNA
Componenti del Direttivo Nazionale Ficiesse