SPENDING REVIEW. SOLO UN FINANZIERE SU SEI FA I CONTROLLI. IL RAPPORTO CHOC È CONTENUTO NELLA RELAZIONE TECNICA AL DECRETO SUL RIENTRO DEI CAPITALI (La Notizia)

sabato 22 marzo 2014

La Notizia - 21 marzo 2014

Spending review

SOLO UN FINANZIERE SU SEI FA I CONTROLLI

L'accusa. Il rapporto choc è contenuto nella relazione tecnica al decreto sul rientro dei capitali

Il numero, come minimo sorprendente, è contenuto all'interno del decreto legge sul rientro dei capitali dall'estero, pubblicato a gennaio sulla Gazzetta Ufficiale. All'interno, tra le altre cose, l'allora ministro dell'economia, Fabrizio Saccomanni, ha deciso di potenziare la lotta all'evasione fiscale. Obiettivo sacrosanto, in un paese dove i furbetti del Fisco mettono a segno ogni anno un'evasione da 180 miliardi di euro. Per "aggredire" questa montagna, allora, il decreto si è inventato l'assunzione di 1.100 nuovi funzionari per l'Agenzia delle entrate. Nella relazione tecnica si spiega che l'operazione è necessaria perché in Italia c'è un rapporto di 960 contribuenti per addetto alla lotta contro l'evasione, a fronte dei 599 in Francia e dei 478 del Regno Unito. Insomma, nel Belpaese questo rapporto va abbassato. Ma come si è giunti al suo calcolo? Qui viene il bello, perché la relazione tecnica dice di aver preso in considerazione il numero di addetti ai controlli fiscali che dipendono dall'Agenzia delle entrate, guidata da Attilio Befera, e la quota parte del personale addetto agli stessi fini dipendente dalla Guardia di Finanza. Quota, quest'ultima, che la relazione stima in 10 mila unità. Si dà però il caso che i dipendenti della Guardia di Finanza siano in tutto 60 mila. Da qui la domanda: come è possibile che solo un finanziare su 6 sia utilizzato per l'attività di controllo fiscale? Domanda tanto più urgente se si considerano le spese che lo Stato si appresta a sostenere per l'assunzione di questi 1.100 nuovi funzionari: 4,5 milioni di euro nel 2014, che diventeranno 24 milioni nel 2015, 41,5 milioni nel 2016 e 55 milioni di euro a decorrere dal 2017.

 


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