D’ARIENZO (PD): EVIDENTE OSTRACISMO DA PARTE DEI VERTICI MILITARI AL RUOLO DELLA RAPPRESENTANZA MILITARE

sabato 12 aprile 2014

 

Il 3 aprile il Sottosegretario alla Difesa, Gioacchino Alfano, ha risposto ad un’interrogazione di gennaio scorso dell’on. Vincenzo D’Arienzo (PD) di cui abbiamo già dato conto, relativa ai rapporti tesi tra CoCeR Interforze e l’allora Ministro, Mario Mauro.

Pubblichiamo il resoconto della risposta e delle interessanti considerazioni dell’interrogante.

 

5-01894 D'Arienzo: Sul rapporto tra il COCER e lo Stato Maggiore della difesa.

Il sottosegretario Gioacchino ALFANO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2), sottolineando come, nell'attuale fase di ristrutturazione dello strumento militare, i rapporti tra il COCER e lo stato maggiore della Difesa, dettagliatamente disciplinati dall'articolo 898 del testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare, rivestano un carattere imprescindibile. 
Precisa, infine, che se da una parte il coinvolgimento del COCER è per disposizione regolamentare necessario, dall'altra, spesso nei provvedimenti che attuano la riduzione delle forze organiche e delle strutture delle Forze armate si confonde la partecipazione con il sacrificio richiesto dai provvedimenti stessi.

Vincenzo D'ARIENZO (PD), replicando, osserva che l'atto di sindacato ispettivo fa riferimento ad un periodo ormai superato, essendo stato già affrontato dal precedente Ministro Mauro il contrasto che era sorto tra il COCER e i vertici del Dicastero. 
Coglie l'occasione per svolgere alcune riflessioni sul pessimo rapporto che l'attuale normativa configura tra la rappresentanza militare e lo stato maggiore della Difesa. 
Rileva che esiste un evidente ostracismo da parte dei vertici militari che porta ad un disconoscimento del ruolo della rappresentanza militare, come è emerso chiaramente allorquando sono stati discussi i provvedimenti di riordino delle carriere e della rappresentanza militare. 
Auspica, quindi, che, nel nuovo modello di difesa che si sta delineando, l'attuale rapporto oggi sbilanciato a favore dello stato maggiore della Difesa possa essere corretto, anche in considerazione delle rilevanti problematiche che dovranno essere affrontate quali la legge sulla rappresentanza militare, il riordino delle carriere, il blocco stipendiale, la riforma pensionistica e la riduzione dello strumento militare.

Interrogazione n. 5-01894 D'Arienzo: Sul rapporto tra il COCER e lo Stato Maggiore della difesa.

TESTO DELLA RISPOSTA

In merito al riconoscimento del ruolo e della funzione svolti dalla rappresentanza militare, la difesa – per nulla insensibile alla tematica – ha mostrato, da sempre, un deciso favor per l'azione di tali organismi rappresentativi, la cui attività è indirizzata, principalmente, a sostenere la dialettica democratica all'interno delle Forze armate, nell'esclusivo interesse del personale rappresentato. 
I rapporti tra il COCER e il vertice del Dicastero sono dettagliatamente disciplinati dall'articolo 898 del testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di Ordinamento militare (TUOM) che contempla, nelle linee essenziali, la possibilità da parte del COCER di portare all'attenzione del Ministro della difesa una questione meritevole di esame, nel caso di mancata risposta alla delibera da parte dell'autorità militare. 
Tali disposizioni, peraltro, individuano nello Stato maggiore della difesa il referente principale cui indirizzare le istanze collettive da parte degli organismi di rappresentanza sindacale, nell'ambito di un fisiologico confronto istituzionale, ai fini di un'effettiva attivazione delle procedure e dei diritti in materia sindacale. 
Con riferimento, invece, ai decreti di cui alla legge n. 244 del 2012, si segnala che il decreto legislativo n. 195 del 1995, in attuazione dell'articolo 2 della legge n. 216 del 1992, disciplina le procedure in materia di contenuti del rapporto di impiego del personale delle Forze di polizia e delle Forze armate. 
Al riguardo, lo Stato maggiore della difesa, in linea con la normativa citata, ha provveduto a: 
effettuare con il COCER n. 3 riunioni informative, nel mese di aprile 2013, in cui sono stati illustrati i criteri e le aree d'intervento dei provvedimenti da inserire nelle bozze degli schemi; 
inviare al COCER n. 5 bozze di documento, con relative relazioni tecniche, per eventuali proposte migliorative (luglio-agosto 2013); 
inviare al COCER, in data 9 gennaio 2014, le bozze degli schemi di decreto per il previsto parere; 
avviare la costituzione di appositi gruppi di lavoro al fine di recepire, tramite il COCER, pareri e proposte del personale in merito all'applicazione dei decreti di cui alla legge n. 244 del 2012.

Per quanto riguarda, invece, la questione «sul riordino dei ruoli con numerose questioni tecniche interforze che non hanno coinvolto i rappresentati del COCER», si osserva che la complessità e l'eterogeneità della materia trattata, unitamente ai profili di diversità propri di ogni Forza armata, hanno imposto l'adozione di peculiari misure (come ad esempio riunioni interne preliminari), finalizzate alla predisposizione di un documento che potesse servire come base di partenza per il successivo confronto con gli organismi di rappresentanza. 
Tali lavori sono tuttora in corso e lo Stato maggiore della difesa ha già avviato la costituzione di un apposito gruppo di lavoro per recepire i pareri e le proposte del personale per il tramite della rappresentanza militare. 
Tanto chiarito, nel riaffermare l'alta valenza attribuita alla rappresentanza militare di questo Dicastero nella sua globalità, si conferma, in applicazione delle disposizioni vigenti in materia, la piena disponibilità a ricevere qualsiasi contributo migliorativo e/o integrativo dei provvedimenti in argomento, ma nel costante e puntuale rispetto delle procedure e delle discipline vigenti al fine di superare ogni possibile, pregresso malinteso.

 
 

 


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