GIALLO A UDINE PER LE REGIONALI DEL FRIULI: CARLO GERMI SI CANDIDA PER L’ITALIA DEI VALORI, MA IL SUO NOME NELLA LISTA NON C’E’

mercoledì 21 maggio 2003

Il prossimo 8 giugno si terranno le elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale del Friuli Venezia-Giulia.

Alcuni mesi fa, Antonio Di Pietro, leader dell’Italia dei Valori, ha invitato Carlo Germi, segretario generale dell’Associazione Finanzieri Cittadini e Solidarietà, a candidarsi nelle fila del suo partito.

Il collegio prescelto è quello di Udine, città che Germi conosce bene per avervi lavorato come comandante dell’allora Legione della Guardia di Finanza per un biennio.

Nel Direttivo di Ficiesse si è discusso a lungo della proposta.

Alla fine, è prevalsa l’opinione che possa essere positivo per il progetto dell’Associazione che nelle sedi politiche siano presenti persone che conoscono i problemi del mondo militare “dal di dentro”, che possano rappresentarne le esigenze e siano capaci di avvicinare sempre più la gente con le stellette alla società civile.

Così, Germi ha accettato la proposta, ha chiesto l’aspettativa alla sua Amministrazione e ha inviato una lettera di dimissioni da segretario generale al Direttivo nazionale.

Senonché, sabato scorso, ultimo giorno per la presentazione delle liste, il colpo di scena: tra i candidati dell’Italia dei Valori a Udine è assente il suo nome!

Come mai? Un errore? Un colpo di mano?

Mistero, un fatto inspiegabile. La notizia della candidatura di Germi era diventata di dominio pubblico a Udine e sembra che l’esecutivo dell’Italia dei Valori abbia aperto un’inchiesta per capire cosa sia successo.

Ovviamente la notizia è stata accolta con delusione dai molti che stavano sostenendo Germi in questa esperienza.

“Siamo arrabbiati per quello che è successo – ci ha detto un pugliese che da anni risiede a Udine -; è una cosa inconcepibile. Ma speriamo di non aver perso tempo: abbiamo saputo che c’è un altro candidato dell’Italia dei Valori iscritto a Ficiesse e ci impegneremo per concentrare su di lui i consensi che avevamo raccolto”.


Tua email:   Invia a: