P4: GIP ROMA ARCHIVIA POSIZIONI GEN. ADINOLFI E MARRA - SICUREZZA: SC, AVANTI CON SPENDING REVIEW EVITANDO SPRECHI - FALCONE:PRESIDIO PROTESTA POLIZIOTTI DAVANTI CASERMA PALERMO - POLIZIA: ALFANO; IN TROPPI LA ATTACCANO, NON LO ACCETTO

giovedì 22 maggio 2014

P4: GIP ROMA ARCHIVIA POSIZIONI GEN. ADINOLFI E MARRA

GIUDICE, ACCERTAMENTI NON CONSENTONO COLLOCARE EVENTO CONTESTATO

   (ANSA) - ROMA, 21 MAG - Il gip di Roma ha archiviato le

posizioni del generale Michele Adinolfi, all'epoca dei fatti

capo di stato maggiore della Guardia di Finanza, e del

presidente dell'AdnKronos, Pippo Marra, coinvolti nel filone

romano dell'inchiesta sulla cosiddetta P4. I due erano accusati

di rivelazione del segreto d'ufficio e favoreggiamento personale

nei confronti dell'uomo d'affari Luigi Bisignani.

  L'inchiesta era approdata a Roma da Napoli nel settembre del

2011. Secondo l'impianto accusatorio dei pm napoletani l'alto

ufficiale delle Fiamme gialle, nel corso di una cena, avrebbe

detto a Marra degli accertamenti in atto da parte dell'autorita'

giudiziaria di Napoli su Luigi Bisignani, che poi sarebbe stato

a sua volta informato. A raccontare della cena tra l'ex capo di

Stato maggiore della GdF e Marra agli inquirenti napoletani era

stato Marco Milanese,  ex deputato del Pdl. L'ex braccio destro

del ministro Tremonti ha riferito di aver saputo dell'incontro

da Adinolfi nel corso di una cena organizzata da Marra. Una

circostanza pero' negata da Bisignani, Marra e dal generale.

  Nel decreto di archiviazione il gip scrive che gli

accertamenti svolti "non consentono di collocare con certezza la

data dell'evento contestato, risultando le due tesi (quella

degli accusati e quella degli accusatori) un compendio

equivalente degli elementi indiziari inidoneo a sostenere

adeguatamente l'accusa in giudizio".

  "Il gip ha pienamente condiviso la richiesta della procura

della Repubblica - commenta l'avvocato Luigi Li Gotti, difensore

di Marra -. Nella sostanza l'accusa di Milanese e' stata

contrastata dagli accertamenti dell'autorita' giudiziaria. La

vicenda -prosegue Li Gotti- protrattasi per tre anni, vede ora

la sua conclusione, dando al Cavaliere del Lavoro Giuseppe Marra

quello che era un suo diritto: proscioglimento per archiviazione

della notizia di reato". Dal canto suo l'avvocato Enzo Musco,

difensore di Adinolfi, si dichiara "soddisfatto" della decisione

del giudice. "Con la decisione di oggi si chiude definitivamente

una vicenda amara: chi l'ha subita ne ha ricevuto grandi danni",

conclude. (ANSA).

 

SICUREZZA: SC, AVANTI CON SPENDING REVIEW EVITANDO SPRECHI

   (ANSA) - ROMA, 21 MAG - "Occorre una razionalizzazione dei

servizi e delle strutture degli organi di Pubblica Sicurezza

dello Stato italiano, al fine di evitare un enorme spreco di

risorse organizzative, economiche ed umane. Il proliferare di

Forze di polizia con competenze quasi identiche fra loro,

infatti, ha portato ad una realta' di servizi troppo frammentata

e ad una sovrapposizione di funzioni, che hanno prodotto un

enorme spreco di risorse. Per questo si rende necessario

aggiornare la legge 121/81 che, nata 30 anni fa, oggi richiede

necessariamente una revisione, per migliorare alcuni aspetti

tecnici che hanno portato ad una spesa troppo frammentata e

quindi poco razionale". Lo chiedono i deputati di Scelta Civica,

Stefano Dambruoso, Andrea Romano e Mariano Rabino, nella mozione

presentata oggi che impegna il governo a stabilire una serie di

criteri per avviare una razionalizzazione del sistema della

Pubblica sicurezza.

   "Dall'entrata in vigore della legge 121 nel 1981 si e' avviato

un processo di riforma rimasto pero' incompiuto - spiegano i

deputati - soprattutto per quel che concerne il coordinamento

tra le Forze di polizia, l'allestimento di centrali operative

comuni e la rivisitazione dei percorsi formativi del personale.

Per rendere dunque piu' efficiente ed efficace l'attivita' degli

organi di Polizia dello Stato italiano, evitando sprechi,

occorre adottare delle misure che favoriscano la condivisione

delle risorse e delle strutture fra le forze dell'ordine, come

creare un modello unico di Scuola di Perfezionamento che dovra'

essere esteso a tutte le scuole di formazione esistenti sul

territorio; creare un numero unico per le emergenze, cosa gia'

nota in tutta Europa; creare centrali operative interforze.

Queste misure di riorganizzazione e ottimizzazione delle risorse

porteranno ad un naturale ridispiegamento delle Forze

dell'ordine sul territorio, a presidio e a garanzia della

sicurezza del cittadino e della collettivita', nonche' un

imponente risparmio di risorse economiche", proseguono i

deputati.

   "Le risorse finanziarie recuperate - concludono i deputati di

Scelta Civica - potranno essere destinate allo sviluppo di

progetti di edilizia abitativa per la realizzazione di alloggi

per le famiglie del personale; all'apertura di asili nido

all'interno o nei pressi degli alloggi di servizio del

personale; al la creazione di centri medici specialistici per il

personale e i rispettivi familiari".(ANSA).

 

FALCONE:PRESIDIO PROTESTA POLIZIOTTI DAVANTI CASERMA PALERMO

SIT-IN IL 23 MAGGIO; CONSAP, NON CI MISCHIAMO CON IPOCRISIA

   (ANSA) - PALERMO, 21 MAG - Nel giorno dell'anniversario della

strage di Capaci, il sindacato di polizia Consap ha organizzato

un presidio di protesta davanti alla caserma Lungaro, a Palermo.

 previsto l'arrivo di poliziotti da tutta la Sicilia e

l'adesione di sigle sindacali della polizia penitenziaria e

associazioni della societa' civile.

   I poliziotti protesteranno contro "i tagli scriteriati fatti

al comparto sicurezza, con grave danno per la professionalita'

dei poliziotti e per la sicurezza dei cittadini", si legge in

una nota. "La Consap, inoltre - prosegue la nota - chiede che

anche ai poliziotti venga riconosciuto il diritto allo sciopero,

diritto che attualmente in Italia e' negato esclusivamente ai

lavoratori del comparto sicurezza".

   Durante il presidio sara' osservato un minuto di silenzio in

memoria di Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro,

Giovanni Falcone e Francesca Morvillo "e degli oltre 2.500

poliziotti morti nella lunga e sanguinosa storia della polizia

di Stato".

   "Non riusciamo piu' a mischiarci - dicono il segretario

provinciale Domenico Milazzo e quello regionale Igor Gelarda -

all'ipocrisia di chi continua a ricordare i morti,

dimenticandosi dei vivi e dimenticando che la sicurezza e' un

investimento e non un costo. Vogliamo che la gente sappia lo

stato di disagio e di difficolta' in cui lavorano ogni giorno

migliaia di poliziotti, carabinieri, colleghi della

penitenziaria, finanzieri e vigili del fuoco e tutti gli altri

operatori della sicurezza per garantire la sicurezza della

cittadinanza e della nostra Italia". Il concentramento dei

manifestanti comincera' alle 10.30, davanti alla Lungaro. (ANSA).

 

POLIZIA: ALFANO; IN TROPPI LA ATTACCANO, NON LO ACCETTO

   (ANSA) - ROMA, 21 MAG - "Io reagisco male quando in molti,

troppi, trovano il pretesto di un errore per attaccare tutta la

polizia di Stato. Questo non lo accetto e non lo accettero' mai".

Lo ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano,

intervenuto alla presentazione del libro 'Portati 'o pigiama' di

Maurizio Masciopinto (Rogiosi editore).

   "Nel dubbio - ha spiegato Alfano - io do sempre ragione alla

gente in divisa e quando capita qualcosa di negativo io penso

sempre all'onore ed al prestigio portati in alto da chi, morto

in servizio, e' presente nel Sacrario dei poliziotti che tutti

gli agenti d'Italia dovrebbero visitare". (ANSA).

 

POLIZIA: ALFANO; IN TROPPI LA ATTACCANO, NON LO ACCETTO (2)

   (ANSA) - ROMA, 21 MAG - Il ministro si e' poi soffermato sul

libro di Masciopinto, ricordando la figura dell'ex capo della

polizia Antonio Manganelli. "Quando e' stato ricoverato a Houston

per le cure - ha raccontato - mi ha scritto una lettera, allora

ero ministro della Giustizia, per informarmi che si era

ammalato. Fu un gesto di grande riguardo ed un atto di amicizia.

Ero convinto che ce l'avrebbe fatta e mi resta cosi' il rammarico

per il fatto che le nostre strade non si siano incrociate, visto

che e' morto prima che diventassi ministro dell'Interno".

   Alfano ha quindi elogiato il sindacato di polizia Siulp, i

cui esponenti era presenti in massa alla presentazione del

libro. "Se ho potuto fare buone cose - ha rilevato - e' perche' ho

trovato nel Siulp un sindacato con una leadership responsabile,

che ha difeso i poliziotti, ma non li ha resi controparte; ha

fatto percepire al Governo ed al Paese che siamo tutti nella

stessa barca e dobbiamo remare nella stessa direzione". (ANSA).


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