SCONTRI TAV: POLIZIOTTI PARTE CIVILE, CARABINIERI E FINANZIERI NO. ESULTA IL SAP, L'AMAREZZA DEI MILITARI (Il Tempo)

domenica 08 giugno 2014

 

Il Tempo – 7 giugno 2014

SCONTRI TAV: POLIZIOTTI PARTE CIVILE, CARABINIERI E FINANZIERI NO

Il processo a carico dei quattro no Tav arrestati il 9 dicembre scorso per l'assalto al cantiere dell’alta velocità di Chiamonte avvenuto il 14 maggio dello scorso anno si farà con l’accusa di terrorismo. La Corte, presieduta dal giudice Pietro Capello, ha rigettato le due eccezioni presentate dalla difesa, che aveva chiesto la sospensione del procedimento che si celebra con giudizio immediato nella maxi aula bunker del carcere delle Vallette di Torino. «Quanto all'eccezione di incostituzionalità ex art. 153 - ha dichiarato il giudice sulla seconda richiesta della difesa, respinta così come la prima - essa deve essere dichiarata manifestamente infondata». Il processo riprenderà il 13 giugno quando i pm Antonio Rinaudo e Andrea Padalino chiameranno a deporre i primi testimoni.

L’altra importante novità è l’ammissione delle parti civili: sono state ammesse la presidenza del Consiglio dei Ministri, la società Ltf e il sindacato di polizia Sap. «Una vittoria storica» secondo il sindacato rappresentato dall'avvocato Pierfranco Bertolino. «Un risultato importantissimo - spiega il segretario generale del Sap, Gianni Tonelli - che ci rafforza nel convincimento e nella necessità di proseguire la nostra battaglia per l'affermazione del principio di legalità. Presto annunceremo altre iniziative importanti, proprio legate a Torino e alla Valsusa».

Se il sindacato di polizia esulta, finanzieri e carabinieri masticano amaro. «Anche nel prendere botte c'è differenza se si è un poliziotto (senza stellette) o finanziere, carabiniere (con le stellette) - afferma Salvatore Trinx, presidente Categoria Ispettori del Cocer della Guardia di Finanza - Mentre i sindacati di polizia proseguono la loro battaglia per la legalità, in difesa dei loro rappresentati come parte civile al processo ai quattro No Tav, finanzieri e carabinieri che si sono trovati o si trovano nella stessa situazione, non possono ambire a nessuna tutela. Finanzieri e carabinieri non hanno diritti da difendere». Secondo Trinx «le stellette non ti permettono di avere il sindacato ma soltanto un organismo di rappresentanza che, per legge, non ha capacità di agire e quindi di fatto non può rappresentare nessuno. Il giudice, nell'applicare la legge, esclude a poliziotti-militari la possibilità di essere parte civile al processo. Dove sta scritto tutto questo nella carta costituzionale?».

A. C.

 


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