I FATTI ILLECITI , LE RICOMPENSE DI ORDINE MORALE E IL DISORIENTAMENTO DEL PERSONALE - di Massimiliano Salce

sabato 05 luglio 2014

 

Numerosi articoli di stampa hanno riportato svariati fatti relativi a illeciti commessi da parte di appartenenti alla Guardia di Finanza e parallelamente altri articoli , meno a dire la verità , hanno trattato di forme premiali corrisposte, sempre a vari appartenenti a questo Corpo militare , e che a detta dell’articolista , sembrano non seguire una logica comprensibile (non mi dilungherò sul concetto di logica in materia, ognuno può intuitivamente ritrarne una sua idea). Per inciso per aver fatto delle riflessioni su questo ultimo aspetto , alcuni appartenenti a detto  Corpo , in altre occasioni ,sono stati citati in giudizio davanti ad un giudice, sembra per diffamazione.

Il problema che si è generato da questo insieme di eventi non è ,come potrebbe ingannevolmente sembrare , etico , giuridico, morale, che sappiamo essere sovrastrutture ideologiche molto  variabili a seconda dei tempi , delle culture , delle tradizioni , ecc. ecc. Esempio ne è il fatto che negli anni ’20 del secolo scorso , presentarsi in spiaggia da parte del gentil sesso in bikini , oltre a suscitare anatemi religiosi , conduceva dritti in galera. Oggi su molte spiagge si vedono tranquillamente signore che abbronzano il seno nudo , esibiscono perizomi, tatuaggi allusivi che scendono semi nascosti verso l’inguine , senza che questo susciti necessariamente l’intervento della “buoncostume”.Anzi, sembra essere apprezzato  da parte degli appartenenti al sesso rude.

Come si vede etica, giuridico , morale sono concetti molto temporanei e mutevoli quindi poco significativi ai fini di una analisi di certe fattispecie comportamentali , col che mi scuseranno gli amanti della militarità o dei devoti del codice militare, della religione nelle caserme, Dio e nazione  e quant’altro .

In realtà  il problema è molto più subdolo , nascosto e anche più delicato  perché non attiene apparentemente a queste sfere citate , peraltro mutevoli nel tempo.

Il problema  è attinente alla nostra sfera biologico, cerebroneurale, comportamentale che è un aspetto ben più delicato e degno della massima attenzione perché è lì che vi è la spiegazione del tutto e i conseguenti tentativi di poter porre rimedio a questi fatti spiacevoli, dovrebbero considerare questo aspetto e non altri.

Dirò subito che a riprova di quanto detto molti lettori , non tutti a dire il vero , hanno proseguito nella lettura della presente con maggior interesse dopo che sono stati inseriti richiami espliciti ad una sfera molto incombente nel nostro cervello (sesso , seno e inguine ) nonché richiami impliciti (bikini , perizoma, tatuaggi allusivi ). Non me ne vogliano le donne. Se avessi usato l’esempio di come sia cambiato il senso del delitto d’onore  dal 1900 a oggi  , probabilmente non avrei sortito lo stesso effetto e mi sarei perso un po’ di lettori per strada.   Ho mandato uno stimolo (sesso) , ho avuto un comportamento di riflesso (attenzione del lettore).  Perché?  Perché  quello del sesso è un “motivo incardinato” nelle nostre strutture cerebrali ed esercita notevoli spinte biologiche. Divieti o non divieti umani.

In altre parole  in noi  agiscono potenti meccanismi biologici,endocrini ,  cerebrali e quindi  comportamentali , consapevoli, inconsapevoli , che si sono stratificati in centinaia di migliaia di anni di evoluzione e interconnessi a tutta una serie di attività cognitive , direttamente legate  ad esigenze vitali di primo piano (esigenze primarie di sopravvivenza) e di secondo piano (esigenze secondarie di piacere e altro).

Se si è compreso questo elementare concetto e mi scuso per il linguaggio rozzo e impreciso  con i lettori più preparati o specializzati , si comprenderà intuitivamente che allora questi fatti ,di cui dicevo all’inizio, sono molto ma molto più da considerare con attenzione per le conseguenze che possono avere, che non sono tanto da esaminarsi sotto l’aspetto della violazione dei sacri principi dell’amor patrio o del codice militare , con relativo grida di scandalo  , principi  che tra cento anni potrebbero essere del tutto inesistenti o magari invece rinforzati.

 

Il discorso attiene a ben altro e non mutevole come le sovrastrutture “ideologiche”  ma attiene al come siamo fatti ed è un qualcosa di rigido, almeno nel breve periodo biologico e cioè qualche migliaia di anni, se non di più.

Ed è quello che interagisce con i suddetti fatti e lì e solo lì si può trovare spiegazione e rimedio ed è lì che occorre porre la massima attenzione perché le vere leggi indefettibili di ciò che osserviamo oggi come comportamenti , sono biologiche e non morali , etiche o giuridiche .

In altri termini chi dirige ma anche chi fa parte di una organizzazione umana , dovrebbe buttare una occhiata alle suddette leggi  e utilizzare bene quelle  cioè le biologiche, proprio per migliorare (salvare?) questa organizzazione che gli sta a cuore.

Minacce, anatemi, retorica, ordini ,servono a ben poco contro la spinta prepotente dei fattori naturali che ci condizionano.

Scendiamo nel concreto .

Correvano gli anni tra il 1913 e il 1960.

Un grosso (in termini numerici)  movimento di scienziati elaborò una teoria “forte” : l’uomo è una macchina predisposta , in forma rigida , a fornire risposte a stimoli. Punto. Ciò avviene naturalmente ma può avvenire anche artificialmente.

Risposte che possono essere condizionate e manipolabili. L’idea non susciti un senso disumano o di repellenza : abbiamo manipolato inconsapevolmente , consapevolmente e intuitivamente figli , collaboratori, parenti , cani , gatti , superiori e collaboratori e chiunque entri un po’ durevolmente in contatto con noi.

A nostra volta siamo stati contro manipolati in un gioco continuo di: / stimolazioni e risposte   /analisi di cosa ottengo /adeguamento /  comportamento operante  conseguente.

In conseguenza di ciò adeguiamo il nostro comportamento per cercare di determinare quel che deve avvenire ;   giuridico , etica , morale sono solo sovrastrutture più complesse preordinate e progettate per essere strumentali a questo modo di essere, frutto di milioni di anni di evoluzione degli organismi, per questo dicevo sono poco funzionali al discorso in essere e ai problemi accennati all’inizio.

Questo adeguamento lo chiameremo comportamento operante che impatta sull’ambiente  e l’ambiente risponde con eventi in grado di rafforzare quei comportamenti o renderli meno probabili.

Di conseguenza procediamo con l’autoregolazione ulteriore.

Il discorso ovviamente non è così semplice perché i rinforzi possono essere a loro volta di vario genere e cioè primario (soddisfazione dei bisogni di vita ) , secondario (soddisfazione di altri bisogni o connessi in via condizionata con i primi ) Ad esso si aggiunge l’aspetto più complesso che le risposte operano  non in relazione rigida con l’evento ma in via variabile con il rinforzo , secondo cinque schemi standardizzati e riconosciuti scientificamente,     detti : rinforzo continuo , r. a intervallo fisso , r. a intervallo variabile, r. a rapporto fisso ,r.  a rapporto variabile.

A ciò si aggiunga che gli aspetti cognitivi propri dell’essere umano (a dire il vero non sviluppatisi in tutti allo stesso modo ) intervengono a mixare queste risposte ai rinforzi , in un intreccio impressionante di fenomeni anche molto diversi da individuo a individuo.

Non mi dilungo oltre .

Nel nostro cervello esistono strutture predisposte a dare risposte biologiche elaborate in secoli e secoli come senso di piacere : alcuni sperimentatori inserirono in cervelli di ratti (vivi) degli elettrodi (non appaia ripugnante , il cervello non è dotato di centri locali recettori del dolore in loco ) e scoprirono che collegati a delle aree predisposte al piacere  , dando luogo a piccole scariche elettriche, il ratto provava piacere . Dando la possibilità al ratto di azionare da sé a mezzo di vari tentativi una leva che azionava gli elettrodi..il ratto passava più tempo a darsi delle scariche di piacere anziché darsi alla ricerca del cibo, in un “gioco” biologico e di messaggi  cerebrali, neuronali (ed endocrini) .

Le aree limbiche preposte a ciò sono anche nella mia testa e nella tua testa di lettore.

Il testimonial in pubblicità funziona sulla base di questi principi.

Vogliamo chiamarlo centro cerebrale della ricompensa, neurotrasmettitori che si attivano e via discorrendo? Non ha importanza. Percepiamone solo la complessità.

Proseguo :il denaro è uno stimolo neutro; associato alla risposta-  possibilità di avere cibo a mezzo di esso o piacere , ecco che il denaro diventa stimolo potentissimo condizionato o condizionante del comportamento. Per questo per chi sembra abbia rubato suggerirei più che il carcere (non sempre certo ) una terapia cognitivo comportamentale . Non si spiegherebbe infatti perché nonostante le sole leggi , l’amministratore pubblico rubi spesso.

Avviamoci a chiudere.

La mancanza di spazio e il rischio di tediare il lettore non permette approfondimenti, né sarebbe questa la sede.

Cosa dimostra tutto ciò?

Dimostra che più che le chiacchiere delle leggi giuridiche che tentano, spesso invano,  di regolare i comportamenti umani, agiscono, potenti , altre leggi che condizionano l’uomo. A queste occorre guardare.

Più che i discorsi dell’autorità di vertice ,  è altro che funziona , ci piaccia o non ci piaccia. Il nostro cervello non guarda  in primis al discorso dell’autorità che interviene in questi casi ruberia o premialità. Guarda al meccanismo stimolo-adattamento – risposta,rinforzo  , comportamento operante . Domani mattina nel comportarci in un  modo o nell’altro in caserma, non rispondiamo per prima al discorso del comandante  che abbiamo ascoltato. Rispondiamo a quel meccanismo più ancestrale . Poi magari subentra il lobo frontale e ripensa all’etica espressa da quel discorso. Dopo, non prima.

Mi rivolgo alle gerarchie in alto :fornire stimoli e dare rinforzi in maniera di tipo  variabile e parziale (ricompense, punizioni autorizzazioni,concessioni),  per esempio, leggo in un forum,  tipo applicare una sanzione in maniera difforme  da ufficiale a ufficiale o da appuntato a ufficiale o concedere una ricompensa di ordine morale in termini diversi da appartenente agli uffici romani a appartenente agli uffici periferici  o concederla in un caso e non nell’altro a parità di condizioni o sanzionare in maniera diversa una ruberia a seconda di chi sia coinvolto anziché valutare la ruberia in sé , non dovrebbe far riflettere per  la giustizia amministrativa che si attiva per i fatti in sé  o penali , per chi osi esprimere giudizi . In realtà si attiva altro ben più micidiale, si  innescano  meccanismi  (risposte) comportamentali profondi, potentissimi , vincolanti , incontrollabili ,di origine biologico cerebrale che portano a delle conseguenze incidenti  e dirompenti, alla lunga, sul sistema stesso oltre che sugli attori in gioco. Premiamo chi non ne ha diritto e non puniamo chi sbaglia gravemente? Puniamo chi sbaglia lievemente e non premiamo chi lavora sodo in periferia ? Nessun problema etico. Piuttosto  avremo un dirompente problema comportamentale che ne consegue. Fate pure.

 Quali le risposte  a questi stimoli ? Sono sotto gli occhi di tutti. In realtà il personale non è affatto disorientato. Peggio. Reagisce secondo quella legge comportamentista.Inevitabilmente.

Disaffezione ,  odio , critica aspra, demoralizzazione , disimpegno, delusione, rabbia, ripiegamento e accoglimento e imitazione  modelli negativi di riferimento: sono i tipi di risposte a questo tipo di  stimolo e comportamenti operanti molto ben marcati.

 La potenziale dirompenza di certi nostri comportamenti, specie di chi sta più in alto e fornisce dunque per primo lo stimolo , dovrebbe   considerare questa  dirompenza  non etica ma in termini di  reazioni “ben più pericolose” per un “sistema” umano, reazioni  certe e non discrezionali e sono le reazioni adattative biologico cerebrali  e che si traducono come visto.

Risposte che sarà impossibile arginare vuoi per elevata diffusione , vuoi per potere intrinseco adattativo.

Pensiamoci : forse siamo ancora in tempo, sfidare le leggi della natura non è mai stato igienico.

Massimiliano Salce

 

 


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