DIFESA: PINOTTI,IN SEMESTRE UE ACCELERARE SU POLITICA COMUNE - PARTE 'RIVOLUZIONE COPERNICANA' P.A., TUTTO ONLINE. SINDACATI, RIFORMA PUNITIVA E NON TAGLIA SPRECHI. ANCI, DECRETO PORTA INNOVAZIONE, MA VA MIGLIORATO
DIFESA: PINOTTI,IN SEMESTRE UE ACCELERARE SU POLITICA COMUNE
'EUROPA DEVE TROVARE SUA ANIMA ED IDENTITA''
(ANSA) - ROMA, 10 LUG - Nel semestre italiano di presidenza
Ue "puntiamo ad accelerare gli sforzi" lungo il percorso che
porta verso una politica europea di sicurezza e difesa comune
"l'obiettivo centrale, la sfida, e' ritrovare l'anima
dell'Europa, non unire 24 burocrazie e farne una piu'
complicata". Lo ha detto il ministro della Difesa, Roberta
Pinotti in audizione alle commissioni Difesa congiunte di Camera
e Senato.
"L'Europa - ha sottolineato Pinotti - deve trovare la sua
identita' comune, il suo destino ed il tema della sicurezza e
difesa e' centrale per l'Italia. Parlare di difesa e sicurezza
vuol dire infatti stabilire valori e interessi comuni. Non si
tratta solo di ottenere di piu' spendendo meno, aumentare
l'efficienza e ridurre le duplicazioni, ma e' molto di piu', sono
chiamate in causa le scelte fondamentali sui valori e gli
interessi da tutelare. Penso, ad esempio, alla necessita' di
intervenire nelle fasi iniziali delle crisi, prima che esse si
trasformino in conflitti aperti; penso alla necessita' di far
sentire la voce dell'Europa, in particolare nelle regioni piu'
vicine, con le quali siamo a diretto contatto, ad Est come a
Sud".(ANSA).
DIFESA: PINOTTI, SUPERARE MODELLO UE AZIONE CON OK DI TUTTI
'PER INTERVENIRE PIU' TEMPESTIVAMENTE SULLE CRISI'
(ANSA) - ROMA, 10 LUG - "Intendiamo stimolare un dibattito
per un utilizzo diverso, piu' completo ed efficace dei meccanismi
decisionali previsti dalla Politica comune di Sicurezza e Difesa
che, pur nel rispetto della parita' tra Stati membri, vada oltre
il modello attuale che impone di agire con il consenso di tutti
i membri, per assicurare una maggiore tempestivita' ed efficacia
di risposta alle crisi". Lo ha detto il ministro della Difesa,
Roberta Pinotti, che ha esposto in audizione alle commissioni
Difesa congiunte di Camera e Senato, le linee programmatiche del
semestre di presidenza italiana dell'Ue in materia di difesa.
"I Trattati, in effetti - ha osservato Pinotti - ci
consentono di ipotizzare soluzioni che vedano una piu' forte e
strutturata cooperazione fra gruppi di Paesi, i quali
opererebbero comunque nell'alveo piu' grande della Politica
comune di Sicurezza e Difesa. Questa soluzione, finora poco
esplorata - ha sottolineato - dovrebbe a nostro giudizio essere
esaminata piu' a fondo, non perche' si voglia negare l'obiettivo
ultimo di una 'difesa comune a 28', ma piuttosto perche' si
potrebbe pragmaticamente procedere con gradualita', mettendo
prima insieme, in un rapporto piu' stretto, quei Paesi
concretamente intenzionati a fare di piu'".(ANSA).
PARTE 'RIVOLUZIONE COPERNICANA' P.A., TUTTO ONLINE
VIA LIBERA DDL. RENZI 'NO PAURA DI DIMEZZARE PERMESSI SINDACATI'
(ANSA) - ROMA, 10 LUG - A quasi un mese dal primo giro di
tavolo arriva il via libera del Consiglio dei ministri al
disegno di legge delega sulla pubblica amministrazione. Una
"rivoluzione copernicana" per la P.A. ha detto il premier Matteo
Renzi spiegando che "alla fine del percorso di riforme, alla
fine dei 1000 giorni, il rapporto tra cittadini e pubblica
amministrazione sara' rovesciato" perche' sara' l'amministrazione
ad andare a casa dei cittadini, con tutti i certificati "online
e scaricabili".
Il premier ha demandato al ministro Marianna Madia di
dettagliare (domani) il contenuto del provvedimento, ma ha
ribadito che ci sara' un "rovesciamento dei ruoli: non sono piu'
io, cittadino, che vado a fare la fila ma e' l'ufficio che con
una app sul telefonino o con procedura online o mandando a casa
un certificato" rendera' disponibile ogni documento necessario.
Certo, il ddl dovrebbe contenere anche misure che non saranno
'indolore', come le nuove regole per i dirigenti pubblici, che
gia' hanno registrato, per le prime scelte messe in campo con il
decreto all'esame della Camera, diversi mal di pancia. I
sindacati hanno parlato di testo "punitivo" nei confronti di chi
nella pubblica amministrazione lavora. "Nessuno vuole punire i
sindacati" ha replicato il premier, chiarendo pero' che sul
taglio dei permessi sindacali, altra nota dolente, il governo
andra' avanti: "Non abbiamo paura di dimezzare il monte ore dei
permessi sindacali" ha ribadito Renzi, aggiungendo che "stiamo
attuando un percorso di riforme cosi' radicale e significativo al
Senato che figuriamoci se abbiamo paura. Se hanno il 50% dei
permessi in meno nessuno soffrira'".
Nel ddl dovrebbe trovare posto anche una norma inizialmente
pensata per entrare nel decreto ("poi non l'abbiamo inserita ma
senza interveneti esterni" ha precisato Renzi), quella per
semplificare l'iter delle leggi e tenere sotto controllo il
fiorire di decreti attuativi che frenano l'effettivo
funzionamento delle riforme: nel frattempo sara' il ministro
Boschi, all'inizio di ogni consiglio dei ministri, a stilare
l'elenco, ministero per ministero, di quelli che ancora mancano.
"Ce ne sono ancora 752 da disciplinare - ha ricordato Renzi - di
cui 286 risalgono al governo Monti, 304 a Letta e 162 sono del
nostro governo, dei quali il 60% e' in scadenza. Speriamo che
questo funzioni da campanello d'allarme". (ANSA).
P.A.: SINDACATI, RIFORMA PUNITIVA E NON TAGLIA SPRECHI
TESTO MANCA DI STRATEGIA, MORTIFICATE RELAZIONI SINDACALI
(ANSA) - ROMA, 10 LUG - Le disposizioni del decreto sulla
P.A. "non raggiungono l'obiettivo di un intervento di riforma e
non tagliano gli sprechi". E' una bocciatura quella che arriva
dai sindacati (Cgil(fp), Cisl(fp), Uil(pa), Anquap, Confsal,
Cosmed, Confedirstat, Confedir, Cida, Codir.P, Agdp e
Dirpubblica), sentiti dalla commissione Affari costituzionali
della Camera, secondo i quali, anzi, le norme sono invece
"punitive" per dirigenza e dipendenti della pubblica
amministrazione.
I sindacati sottolienano anche la "mortificazione delle
relazioni sindacali" nella predisposizione della riforma, perche'
sono stati di fatto "saltati" i rapporti con i corpi intermedi
nonostante la "responsabilita'" dimostrata in questi anni dai
rappresentanti del pubblico impiego. Peraltro, secondo alcuni
degli esponenti sindacali, il decreto "manca di visione e
strategia che - ha sottolineato un rappresentante dell'Anquap -
ci auguriamo ci siano in modo ben piu' significativo nel ddl, di
cui ancora non conosciamo il testo". E c'e' poi chi ha fatto
notare che il provvedimento prevede "50 decreti ministeriali in
un Paese che ne ha ancora oltre 800 da varare".
Per la Fp Cgil le misure "non sono in grado di rilanciare il
valore e la funzione della pubblica amministrazione". E il
ripensamento del rapporto dirigenza e politica e' in
"contraddizione con il principio di imparzialita' della pubblica
amministrazione" mentre "bisognerebbe agire su una maggiore
responsabilita' della classe dirigente" e dei "dipendenti".
Sulla stessa linea la Cisl e la Uil. Il rappresentante della
Uil P.a. ha criticato la "precarizzazione della dirigenza" che
perde il "diritto ad esercitare una funzione a servizio della
cittadinanza" e nettamente negativa definisce la disposizione
sulla mobilita': "ci sembra ci sia un eccesso di liberta' del
governo per l'uso del personale tutto, sia esso
dirigente che personale dipendente". (ANSA).
P.A.: ANCI, DECRETO PORTA INNOVAZIONE, MA VA MIGLIORATO
DI PRIMIO, 'PIU' LAVORATORI FLESSIBILI IN COMUNI E AUTONOMIE'
(ANSA) - ROMA, 10 LUG - "In materia di lavoro pubblico, pur
riconoscendo che il decreto per la pubblica amministrazione
introduce importanti innovazioni, riteniamo che la reale
efficacia delle disposizioni necessiti di alcuni aggiustamenti":
lo afferma Umberto Di Primio, sindaco di Chieti e delegato Anci
al Personale, nel corso dell'audizione di oggi alla commissione
Affari costituzionali della Camera, che sta esaminando il
disegno di legge di conversione del decreto 90/2014.
"In particolare - sottolinea Di Primio - riteniamo che la
norma per la semplificazione del regime del turn over, per
produrre effetti significativi, debba prevedere che ai fini
della progressiva riduzione delle spese di personale il computo
della stessa deve essere effettuato con riferimento al valore
medio del triennio precedente, e non all'anno precedente".
In tal senso "e' anche urgente - prosegue Di Primio - introdurre
un regime transitorio che consenta di portare a termine le
assunzioni del personale destinato alle funzioni di polizia
locale, istruzione pubblica e del settore sociale programmate
per il 2014". Terzo elemento posto all'attenzione della
Commissione riguarda la revisione dei limiti all'utilizzo del
lavoro flessibile. "Chiediamo - dice Di Primio - che ci sia la
possibilita' di avere piu' lavoratori flessibili all'interno delle
autonomie locali e dei Comuni, eliminando il limite del 50%
relativo alla spesa del 2009 per gli Enti in regola con gli
obblighi di riduzione della spesa per il personale e dando cosi'
agli stessi la possibilita' di assumere il personale utile
necessario, purche' non creino squilibri all'interno dei
bilanci".
Infine, in merito alle scelte effettuate dal Governo sugli
onorari professionali per le avvocature degli Enti pubblici, sui
diritti di rogito per i segretari comunali e provinciali e sugli
incentivi per la progettazione interna, l'Anci ha evidenziato
come queste stesse scelte, sebbene motivate da esigenze di
contenimento della spesa pubblica e di perequazione, possano
determinare un ostacolo alla valorizzazione delle risorse
interne, producendo un maggiore ricorso a professionisti esterni
all'amministrazione, con conseguenti maggiori oneri. (ANSA).