DIFESA: PINOTTI,IN SEMESTRE UE ACCELERARE SU POLITICA COMUNE - PARTE 'RIVOLUZIONE COPERNICANA' P.A., TUTTO ONLINE. SINDACATI, RIFORMA PUNITIVA E NON TAGLIA SPRECHI. ANCI, DECRETO PORTA INNOVAZIONE, MA VA MIGLIORATO

venerdì 11 luglio 2014

DIFESA: PINOTTI,IN SEMESTRE UE ACCELERARE SU POLITICA COMUNE

'EUROPA DEVE TROVARE SUA ANIMA ED IDENTITA''

   (ANSA) - ROMA, 10 LUG - Nel semestre italiano di presidenza

Ue "puntiamo ad accelerare gli sforzi" lungo il percorso che

porta verso una politica europea di sicurezza e difesa comune

"l'obiettivo centrale, la sfida, e' ritrovare l'anima

dell'Europa, non unire 24 burocrazie e farne una piu'

complicata". Lo ha detto il ministro della Difesa, Roberta

Pinotti in audizione alle commissioni Difesa congiunte di Camera

e Senato.

   "L'Europa - ha sottolineato Pinotti - deve trovare la sua

identita' comune, il suo destino ed il tema della sicurezza e

difesa e' centrale per l'Italia. Parlare di difesa e sicurezza

vuol dire infatti stabilire valori e interessi comuni. Non si

tratta solo di ottenere di piu' spendendo meno, aumentare

l'efficienza e ridurre le duplicazioni, ma e' molto di piu', sono

chiamate in causa le scelte fondamentali sui valori e gli

interessi da tutelare. Penso, ad esempio, alla necessita' di

intervenire nelle fasi iniziali delle crisi, prima che esse si

trasformino in conflitti aperti; penso alla necessita' di far

sentire la voce dell'Europa, in particolare nelle regioni piu'

vicine, con le quali siamo a diretto contatto, ad Est come a

Sud".(ANSA).

 

DIFESA: PINOTTI, SUPERARE MODELLO UE AZIONE CON OK DI TUTTI

'PER INTERVENIRE PIU' TEMPESTIVAMENTE SULLE CRISI'

   (ANSA) - ROMA, 10 LUG - "Intendiamo stimolare un dibattito

per un utilizzo diverso, piu' completo ed efficace dei meccanismi

decisionali previsti dalla Politica comune di Sicurezza e Difesa

che, pur nel rispetto della parita' tra Stati membri, vada oltre

il modello attuale che impone di agire con il consenso di tutti

i membri, per assicurare una maggiore tempestivita' ed efficacia

di risposta alle crisi". Lo ha detto il ministro della Difesa,

Roberta Pinotti, che ha esposto in audizione alle commissioni

Difesa congiunte di Camera e Senato, le linee programmatiche del

semestre di presidenza italiana dell'Ue in materia di difesa.

   "I Trattati, in effetti - ha osservato Pinotti - ci

consentono di ipotizzare soluzioni che vedano una piu' forte e

strutturata cooperazione fra gruppi di Paesi, i quali

opererebbero comunque nell'alveo piu' grande della Politica

comune di Sicurezza e Difesa. Questa soluzione, finora poco

esplorata - ha sottolineato - dovrebbe a nostro giudizio essere

esaminata piu' a fondo, non perche' si voglia negare l'obiettivo

ultimo di una 'difesa comune a 28', ma piuttosto perche' si

potrebbe pragmaticamente procedere con gradualita', mettendo

prima insieme, in un rapporto piu' stretto, quei Paesi

concretamente intenzionati a fare di piu'".(ANSA).

 

 

PARTE 'RIVOLUZIONE COPERNICANA' P.A., TUTTO ONLINE

VIA LIBERA DDL. RENZI 'NO PAURA DI DIMEZZARE PERMESSI SINDACATI'

   (ANSA) - ROMA, 10 LUG - A quasi un mese dal primo giro di

tavolo arriva il via libera del Consiglio dei ministri al

disegno di legge delega sulla pubblica amministrazione. Una

"rivoluzione copernicana" per la P.A. ha detto il premier Matteo

Renzi spiegando che "alla fine del percorso di riforme, alla

fine dei 1000 giorni, il rapporto tra cittadini e pubblica

amministrazione sara' rovesciato" perche' sara' l'amministrazione

ad andare a casa dei cittadini, con tutti i certificati "online

e scaricabili".

   Il premier ha demandato al ministro Marianna Madia di

dettagliare (domani) il contenuto del provvedimento, ma ha

ribadito che ci sara' un "rovesciamento dei ruoli: non sono piu'

io, cittadino, che vado a fare la fila ma e' l'ufficio che con

una app sul telefonino o con procedura online o mandando a casa

un certificato" rendera' disponibile ogni documento necessario.

Certo, il ddl dovrebbe contenere anche misure che non saranno

'indolore', come le nuove regole per i dirigenti pubblici, che

gia' hanno registrato, per le prime scelte messe in campo con il

decreto all'esame della Camera, diversi mal di pancia. I

sindacati hanno parlato di testo "punitivo" nei confronti di chi

nella pubblica amministrazione lavora. "Nessuno vuole punire i

sindacati" ha replicato il premier, chiarendo pero' che sul

taglio dei permessi sindacali, altra nota dolente, il governo

andra' avanti: "Non abbiamo paura di dimezzare il monte ore dei

permessi sindacali" ha ribadito Renzi, aggiungendo che "stiamo

attuando un percorso di riforme cosi' radicale e significativo al

Senato che figuriamoci se abbiamo paura. Se hanno il 50% dei

permessi in meno nessuno soffrira'".

   Nel ddl dovrebbe trovare posto anche una norma inizialmente

pensata per entrare nel decreto ("poi non l'abbiamo inserita ma

senza interveneti esterni" ha precisato Renzi), quella per

semplificare l'iter delle leggi e tenere sotto controllo il

fiorire di decreti attuativi che frenano l'effettivo

funzionamento delle riforme: nel frattempo sara' il ministro

Boschi, all'inizio di ogni consiglio dei ministri, a stilare

l'elenco, ministero per ministero, di quelli che ancora mancano.

"Ce ne sono ancora 752 da disciplinare - ha ricordato Renzi - di

cui 286 risalgono al governo Monti, 304 a Letta e 162 sono del

nostro governo, dei quali il 60% e' in scadenza. Speriamo che

questo funzioni da campanello d'allarme". (ANSA).

 

P.A.: SINDACATI, RIFORMA PUNITIVA E NON TAGLIA SPRECHI

TESTO MANCA DI STRATEGIA, MORTIFICATE RELAZIONI SINDACALI

   (ANSA) - ROMA, 10 LUG - Le disposizioni del decreto sulla

P.A. "non raggiungono l'obiettivo di un intervento di riforma e

non tagliano gli sprechi". E' una bocciatura quella che arriva

dai sindacati (Cgil(fp), Cisl(fp), Uil(pa), Anquap, Confsal,

Cosmed, Confedirstat, Confedir, Cida, Codir.P, Agdp e

Dirpubblica), sentiti dalla commissione Affari costituzionali

della Camera, secondo i quali, anzi, le norme sono invece

"punitive" per dirigenza e dipendenti della pubblica

amministrazione.

   I sindacati sottolienano anche la "mortificazione delle

relazioni sindacali" nella predisposizione della riforma, perche'

sono stati di fatto "saltati" i rapporti con i corpi intermedi

nonostante la "responsabilita'" dimostrata in questi anni dai

rappresentanti del pubblico impiego. Peraltro, secondo alcuni

degli esponenti sindacali, il decreto "manca di visione e

strategia che - ha sottolineato un rappresentante dell'Anquap -

ci auguriamo ci siano in modo ben piu' significativo nel ddl, di

cui ancora non conosciamo il testo". E c'e' poi chi ha fatto

notare che il provvedimento prevede "50 decreti ministeriali in

un Paese che ne ha ancora oltre 800 da varare".

   Per la Fp Cgil le misure "non sono in grado di rilanciare il

valore e la funzione della pubblica amministrazione". E il

ripensamento del rapporto dirigenza e politica e' in

"contraddizione con il principio di imparzialita' della pubblica

amministrazione" mentre "bisognerebbe agire su una maggiore

responsabilita' della classe dirigente" e dei "dipendenti".

  Sulla stessa linea la Cisl e la Uil. Il rappresentante della

Uil P.a. ha criticato la "precarizzazione della dirigenza" che

perde il "diritto ad esercitare una funzione a servizio della

cittadinanza" e nettamente negativa definisce la disposizione

sulla mobilita': "ci sembra ci sia un eccesso di liberta' del

governo per l'uso del personale tutto, sia esso

dirigente che personale dipendente". (ANSA).

 

P.A.: ANCI, DECRETO PORTA INNOVAZIONE, MA VA MIGLIORATO

DI PRIMIO, 'PIU' LAVORATORI FLESSIBILI IN COMUNI E AUTONOMIE'

   (ANSA) - ROMA, 10 LUG - "In materia di lavoro pubblico, pur

riconoscendo che il decreto per la pubblica amministrazione

introduce importanti innovazioni, riteniamo che la reale

efficacia delle disposizioni necessiti di alcuni aggiustamenti":

lo afferma Umberto Di Primio, sindaco di Chieti e delegato Anci

al Personale, nel corso dell'audizione di oggi alla commissione

Affari costituzionali della Camera, che sta esaminando il

disegno di legge di conversione del decreto 90/2014.

  "In particolare - sottolinea Di Primio - riteniamo che la

norma per la semplificazione del regime del turn over, per

produrre effetti significativi, debba prevedere che ai fini

della progressiva riduzione delle spese di personale il computo

della stessa deve essere effettuato con riferimento al valore

medio del triennio precedente, e non all'anno precedente".

In tal senso "e' anche urgente - prosegue Di Primio - introdurre

un regime transitorio che consenta di portare a termine le

assunzioni del personale destinato alle funzioni di polizia

locale, istruzione pubblica e del settore sociale programmate

per il 2014". Terzo elemento posto all'attenzione della

Commissione riguarda la revisione dei limiti all'utilizzo del

lavoro flessibile. "Chiediamo - dice Di Primio - che ci sia la

possibilita' di avere piu' lavoratori flessibili all'interno delle

autonomie locali e dei Comuni, eliminando il limite del 50%

relativo alla spesa del 2009 per gli Enti in regola con gli

obblighi di riduzione della spesa per il personale e dando cosi'

agli stessi la possibilita' di assumere il personale utile

necessario, purche' non creino squilibri all'interno dei

bilanci".

   Infine, in merito alle scelte effettuate dal Governo sugli

onorari professionali per le avvocature degli Enti pubblici, sui

diritti di rogito per i segretari comunali e provinciali e sugli

incentivi per la progettazione interna, l'Anci ha evidenziato

come queste stesse scelte, sebbene motivate da esigenze di

contenimento della spesa pubblica e di perequazione, possano

determinare un ostacolo alla valorizzazione delle risorse

interne, producendo un maggiore ricorso a professionisti esterni

all'amministrazione, con conseguenti maggiori oneri. (ANSA).


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