G8 GENOVA: AMNESTY, DOPO 13 ANNI NE' SCUSE NE' RIFORME. ORGANIZZAZIONE SCRIVE A CAPI POLIZIA, CARABINIERI E GDF - SICUREZZA: SINDACATI PS PROCLAMANO STATO AGITAZIONE. DECISO ANCHE BLOCCO DEROGHE - P.A: ARRIVANO NOVITA', DA AUTHORITY A CAMERE COMMERCIO

martedì 22 luglio 2014

G8 GENOVA: AMNESTY, DOPO 13 ANNI NE' SCUSE NE' RIFORME

ORGANIZZAZIONE SCRIVE A CAPI POLIZIA, CARABINIERI E GDF

   (ANSA) - ROMA, 21 LUG - A 13 anni di distanza dal G8 di

Genova, nel corso del quale un manifestante venne ucciso e

diverse centinaia di persone furono ferite dalle forze di

polizia, Amnesty International Italia ricorda che, nonostante

alcune importanti sentenze, continuano a mancare scuse e

assunzione di responsabilita' per le violazioni dei diritti umani

commesse nel luglio 2001 e si fanno ancora attendere riforme

indispensabili, quali l'introduzione del reato di tortura e dei

codici d'identificazione per gli operatori delle forze di

polizia in servizio di ordine pubblico e altre misure

finalizzate a una maggiore trasparenza dell'operato delle forze

di polizia.

   Le sentenze hanno riconosciuto che a Genova, nel 2001, furono

commesse gravi violazioni dei diritti umani. Ma alla lentezza

dei procedimenti, sottolinea Amnesty, si sono accompagnati

l'esiguo numero dei funzionari dello Stato condannati e la

levita' delle pene inflitte, quasi mai eseguite a causa della

sopravvenuta prescrizione. "Un osservatore neanche troppo

distratto potrebbe farsi l'idea che a Genova, 13 anni fa, non

sia successo niente di grave. E' vero il contrario, ma l'assenza

di collaborazione delle istituzioni e le gravi e perduranti

lacune legislative hanno impedito di rendere pienamente

giustizia alle vittime delle violenze del G8" dichiara Antonio

Marchesi.

   Il 5 gennaio scorso il Tribunale di sorveglianza di Genova ha

disposto gli arresti domiciliari per tre funzionari di polizia

che avevano posizioni di comando la notte dell'irruzione alla

scuola Diaz. Il 1 luglio, il procuratore regionale della Corte

dei Conti di Genova ha chiesto a cinque funzionari di polizia un

risarcimento di un milione e 120.000 euro per il danno

d'immagine procurato dalla "vile aggressione" a un manifestante

di fronte alla Questura del capoluogo ligure. "Segnali

importanti. Tuttavia, fino a quando le autorita' italiane non

predisporranno meccanismi efficaci per prevenire la tortura,

l'uso eccessivo della forza e altre violazioni dei diritti

umani, il rischio che possa riprodursi qualcosa di simile a

quanto accaduto a Genova 13 anni fa non puo' dirsi scongiurato"

conclude Marchesi.

   Per cercare un confronto su questi temi, Amnesty ha scritto

oggi ad Alessandro Pansa, Leonardo Gallitelli e Saverio

Capoluogo, rispettivamente Capo della Polizia, Comandante

generale dell'Arma dei Carabinieri e Comandante generale della

Guardia di Finanza. (ANSA).

 

POLIZIA: SAP AVVIA STATO DI AGITAZIONE "PIAZZA PERMANENTE"
BLOCCATI PER UN SEMESTRE I SERVIZI IN DEROGA
   (ANSA) - PISTOIA, 20 LUG - Il Sindacato autonomo di polizia
(Sap) di Pistoia annuncia l'avvio dello stato di agitazione
denominato "Piazza permanente", "denunciando pubblicamente - si
legge in una nota - le carenze, le mancanze, cercando di
informare i cittadini della vera situazione in cui il personale
di polizia e' costretto ad operare".
   "Non avendo la possibilita' di ricorrere allo strumento dello
sciopero (per i poliziotti e' vietato) lo stato di agitazione
che il Sap intraprendera' con il datore di lavoro (questore di
Pistoia, dirigenti regionali compartimenti polizia ferroviaria,
postale e stradale)  - spiega il segretario provinciale del
sindacato, Andrea Carobbi Corso - sara' quello di non di non
prorogare tutti quei servizi in deroga alle norme, che di fatto
permettono di effettuare molti servizi che diversamente non
potrebbero essere svolti, bloccandoli per almeno un semestre.
Per questo motivo fin da ora  ci scusiamo con i cittadini,
consci che capiranno che per i poliziotti questa e' l'unica
strada percorribile, non avendo disponibili altri strumenti di
protesta". "Non possiamo piu' continuare ad operare - conclude la
nota del Sap - in contesti operativi sempre piu' difficili, con
mezzi obsoleti, in strutture fatiscenti, con un'eta' media sempre
piu' elevata". (ANSA).

 

SICUREZZA: TORINO, SINDACATI PS PROCLAMANO STATO AGITAZIONE
DECISO ANCHE BLOCCO DEROGHE. 'CONDIZIONI LAVORO INSOSTENIBILI'
   (ANSA) - TORINO, 21 LUG - Anche a Torino i sindacati di
polizia hanno proclamato lo stato di agitazione con blocco alle
deroghe degli orari di lavoro e nessun accordo sulla
reperibilita' del personale. "E' sotto gli occhi di tutti come le
condizioni lavorative ed economiche dei poliziotti stiano
raggiungendo livelli sempre piu' insostenibili", scrivono in un
comunicato congiunto tutte le sigle sindacali (Siulp, Sap, Siap,
Silp-Cgil, Ugl-Polizia, Coisp Consap, Uil-Polizia) che,
annunciando la protesta "fino a quando non riceveremo risposte
esaustive", auspicano un tavolo comune con il governo per
discutere di "sblocco del tetto retributivo, degli assegni di
funzione e degli scatti salariali".
   "Siamo consapevoli della gravita' della decisione - aggiungono
- che si ripercuotera' inevitabilmente sui servizi forniti al
cittadino ma e' assolutamente necessario per l'ho acuto disagio
professionale del personale". (ANSA).

 

P.A: ARRIVANO NOVITA', DA AUTHORITY A CAMERE COMMERCIO
TETTI SPESE SU SEDI, CONSULENZE.SPALMATO TAGLIO DIRITTI CAMERALI
   (ANSA) - ROMA, 21 LUG - Arrivano i primi cambiamenti al dl Pa
su alcuni dei punti piu' caldi, dalla razionalizzazione delle
Authority alla rimodulazione del taglio dei diritti camerali,
che viene spalmato in piu' tranche. Dopo le novita', per lo piu'
tecniche sul processo telematico e l'ampliamento del divieto di
incarichi per i pensionati, e' stata la volta degli emendamenti a
firma del relatore e del governo.
   In realta' le proposte dell'esecutivo sono solo delle
anticipazioni, mentre per il pacchetto vero e proprio bisognera'
aspettare qualche ora. L'obiettivo e' portare venerdi' il decreto
legge nell'Aula di Montecitorio per la discussione generale,
concludendo giovedi' l'esame da parte della commissione Affari
costituzionali della Camera.
   Quanto alle camere di commercio, il provvedimento nella
stesura originale prevede il dimezzamento secco degli importi
che le imprese ogni anno pagano al sistema. La proposta avanzata
dal sottosegretario allo Sviluppo economico, Simona Vicari, e' di
rendere piu' graduale la riduzione, diluendola in due anni: al
40% nel 2015 e al 50% al 2016. "Contestualmente viene stabilita
- spiega Vicari - l'introduzione di costi standard per alcune
attivita' che le camere di commercio esercitano" e il pensiero va
"soprattutto ai diritti di segreteria". La proposta dovrebbe
quindi finire nell'insieme di emendamenti che l'esecutivo sta
mettendo a punto e che dovrebbe scegliere i nodi piu' complicati.
Vicari parla anche del ddl delega, l'altra gamba della riforma
della Pubblica Amministrazione, spiegando che viene dato mandato
al governo per "la riscrittura dell'organizzazione territoriale
e delle competenze delle camere di commercio", con "riduzione di
funzioni e accorpamento territoriale". Intanto si attende la
presentazione del testo del ddl, uscito dal Cdm del 10 luglio,
in uno dei due rami del Parlamento.
   Passando agli emendamenti del relatore al dl, Emanuele Fiano,
sono in tutto otto e tra questi c'e' la riformulazione di quella
che si puo' sintetizzare come la spending review per le
principali Autorita' indipendenti. Fiano mette in fila una serie
di nuovi criteri, sostitutivi dei precedenti, per la gestione
dei servizi logistici: ecco che la sede deve essere pubblica o
ad uso gratuito, tutto deve essere concentrato nella sede
principale, dove deve ritrovarsi l'80% del personale. In caso
che entro un anno tali vincoli non siano stati rispettati allora
potra' scattare l'accoppiamento delle sedi tra le diverse
Authority. Inoltre viene stabilito che la spesa complessiva per
incarichi di consulenza o studio non superi del 2% le uscite
complessive dell'autorita' stessa.


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