INDEBITO USO AUTO BLU, A.PAPA ARRESTATO ANCHE PER PECULATO. 'PER NOVE ANNI ASSEGNAZIONE ILLEGITTIMA, SPRECATI 350MILA EURO' - FISCO: EVADE PER 60 ANNI, IMPRENDITORE NEI GUAI A TORINO - SICUREZZA: DIVINA (LN), RICONOSCERE SFORZI FORZE ORDINE

mercoledì 23 luglio 2014

INDEBITO USO AUTO BLU, A.PAPA ARRESTATO ANCHE PER PECULATO

'PER NOVE ANNI ASSEGNAZIONE ILLEGITTIMA, SPRECATI 350MILA EURO'

   (ANSA) - NAPOLI, 22 LUG - Indebito uso per nove anni, da

parte sua e della famiglia, di un'auto della Gdf con militari

che fungevano da autisti: tra le accuse ad Alfonso Papa,

contenute nell'ordinanza di custodia cautelare eseguita stamane,

c'e' anche quella di peculato.

   Secondo gli inquirenti, dal febbraio 2002 al febbraio 2011

Papa si sarebbe avvalso - con una spesa per l'Erario di circa

350mila euro - dell'uso di una vettura delle Fiamme Gialle in

modo del tutto illegittimo, "assolutamente contrario a

disposizioni di legge e regolamenti vigenti in materia".

L'inchiesta, in corso da tempo, ha visto alcuni mesi fa da parte

del gip la richiesta al pm di imputazione coatta nei confronti

degli indagati, tra cui otto militari della Gdf. Il gip ha ora

ritenuto sussistenti gravi indizi di colpevolezza a carico di

Papa anche per questa accusa. (ANSA).

 

 

FISCO: EVADE PER 60 ANNI, IMPRENDITORE NEI GUAI A TORINO

HA SISTEMATICAMENTE TRASFERITO ALL'ESTERO DAGLI ANNI CINQUANTA

   (ANSA) - TORINO, 22 LUG - Invece di dichiararli al fisco, ha

continuato a trasferire all'estero i suoi fondi, e lo ha fatto

per decenni. Per questo la guardia di finanza ha denunciato per

evasione fiscale un anziano imprenditore del Torinese, al quale

sono stati sequestrati 110 milioni di euro in titoli azionari.

Le Fiamme Gialle hanno accertato che l'evasione e' cominciata

addirittura negli Anni Cinquanta, quando l'uomo, oggi anziano e

in pensione, avvio' le sue prime attivita'.

   A stabilire il maxi-sequestro e' stato il Tribunale di Torino

su richiesta della Procura, al termine di una lunga attivita' di

verifica. La "misura di preveNzione" e' volta ad assicurare che

l'indagato non goda di beni accumulati mediante attivita'

illecite. Il passo successivo, se verranno confermate le accuse,

potrebbe essere la confisca.

   Secondo la ricostruzione degli investigatori, coordinati dai

pm Alberto Perduca e Roberto Furlan, l'anziano imprenditore, che

risiede nella zona di Lanzo a una trentina di chilometri a nord

del capoluogo piemontese, avrebbe fatto sparire una grande

quantita' di capitali trasferendoli a fiduciarie svizzere

mediante operazioni societarie illecite e alcuni prestanome.

   Oltre a tanti piccoli spostamenti avvenuti nel corso dei

decenni, all'uomo viene contestata una grande e complessa

operazione risalente al 1987. Con un sistema di fusione

societaria avrebbe trasferito miliardi di lire a una societa'

elvetica che faceva riferimento a lui.

   I finanzieri hanno dovuto fare un lavoro molto sofisticato di

raccolta e comparazione di carte prima di risalire alla grande

quantita' di denaro rimasta per anni fuori dall'Italia:

documentazione acquisita presso Camere di Commercio, societa'

fiduciarie, istituti di credito, Archivio di Stato, Archivio

Notarile e Tribunale. Alla fine, hanno scoperto che

l'imprenditore, attivo quasi esclusivamente nel settore delle

opere private, aveva disponibilita' economiche e patrimoniali

ritenute sproporzionate rispetto ai redditi dichiarati. Per gli

investigatori e i magistrati, non possono che essere frutto di

un'evasione fiscale sistematica.

   Il patrimonio azionario sequestrato sarebbe derivante dal

reinvestimento di somme illecite fatte rientrare in Italia in

modo lecito, tramite lo scudo fiscale, prima nel 2003 e poi nel

2009. (ANSA).

 

SICUREZZA: DIVINA (LN), RICONOSCERE SFORZI FORZE ORDINE

   (ANSA) - TRENTO, 22 LUG - "Polizia e carabinieri garantiscono

tutti i cittadini e consentono una vita serena e pacifica a

tutta la comunita'. Il loro compito e' sempre piu' arduo in

considerazione del momento di difficolta' che stiamo

attraversando: necessitiamo di maggiori interventi ma disponiamo

sempre di minori risorse. Quale vicepresidente della Commissione

Difesa del Senato devo fare pubblici elogi a tutte le Forze

dell'ordine che nel corso degli ultimi anni, pur aumentando il

carico di lavoro, non si sono risparmiate assolutamente ancorche'

le loro retribuzioni abbiano subito i tagli o i freni come tutti

gli altri comparti del settore  pubblico". Ad affermarlo, in una

nota, e' il senatore trentino della Lega Nord, Sergio Divina.

   "In Commissione Difesa - aggiunge - si discute anche la

riforma del sistema d'Arma, dov'e' prevista entro il 2024 la

riduzione di tutto il personale militare: si e' chiesto loro in

pratica di fare meglio, di piu', con meno uomini e minori

risorse. Ossia un miracolo. Dagli uomini delle Forze dell'Ordine

abbiamo avuto la risposta 'signor si'', senza recriminazioni e

senza lamentele. Encomiabili".

   "Sappiamo che il Paese ha un debito di riconoscenza verso gli

'uomini in divisa' - conclude - e ci auguriamo di poter presto

recuperare efficienza e competitivita' in modo da poter

riconoscere loro gli sforzi profusi e la giusta gratificazione

per la dedizione all'importante funzione che stanno svolgendo".

(ANSA).


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