COCER GDF, GOVERNO PASSI DA PROMESSE A FATTI. SILP CGIL, STUPEFATTI DA STOP SU SBLOCCO SALARI. ANFP, RENZI INTERVENGA SU SBLOCCO STIPENDI. COCER ESERCITO, RENZI ROTTAMI BLOCCO SALARI. DA 'STAFFETTA' A STRETTA MAGISTRATI,ECCO LE MISURE
SICUREZZA: COCER GDF, GOVERNO PASSI DA PROMESSE A FATTI
(ANSA) - ROMA, 30 LUG - "Negli scorsi giorni ministri e
sottosegretari, dopo un lungo confronto con le amministrazioni e
le rappresentanze del personale, hanno dato atto, anche di
fronte al Parlamento, della volonta' del Governo di superare,
tramite l'impegno di risorse gia' stanziate per il comparto, le
norme che impediscono la corresponsione dei trattamenti
economici corrispondenti all'impiego e al lavoro svolto dal
personale delle forze di polizia. La notizia di possibili
ripensamenti dell'ultim'ora toglie credibilita' agli impegni
assunti formalmente dal Governo in Parlamento". Lo afferma il
Cocer della Guardia di finanza.
"Inoltre - osserva l'organismo - se cio' fosse vero, si
porrebbero non solo problemi di coerenza rispetto alle
dichiarazioni degli esponenti governativi dei giorni scorsi, ma
anche con riguardo allo stesso documento di economia e finanza
nel quale e' previsto il superamento del blocco. Signor
Presidente del Consiglio - e' l'appello a Renzi - eviti che il
suo Governo continui sulla strada sbagliata. Qualora cio' non
avvenga non potra' che esserci una dura presa di posizione da
parte di tutto il personale del comparto". (ANSA).
SICUREZZA: SILP CGIL, STUPEFATTI DA STOP SU SBLOCCO SALARI
(ANSA) - ROMA, 30 LUG - "Assistiamo stupefatti alla notizia
secondo la quale lo sblocco del tetto salariale per il personale
del comparto Sicurezza e Difesa, realizzato attraverso i
risparmi di spesa degli stessi lavoratori abbia subito, in
queste ore, una inspiegabile battuta d'arresto dopo le
dichiarazioni dei ministri interessati che davano, per certa,
una simile notizia". Lo dice Daniele Tissone, segretario del
sindacato di polizia Silp Cgil.
"L'attuale carenza degli organici e i tagli alle risorse per
la sicurezza che aggravano - per Tissone - le gia' difficili
condizioni di vita e di lavoro delle donne e degli uomini in
divisa non possono venire disattese, in tal modo,
dall'esecutivo".
Anche per questo lunedi' prossimo Cgil nazionale e Silp Cgil
organizzeranno una conferenza stampa di presentazione del
dossier sulle "Condizioni di vita e di lavoro degli operatori di
Polizia tra spending review e domanda di sicurezza". (ANSA).
SICUREZZA: ANFP, RENZI INTERVENGA SU SBLOCCO STIPENDI
(ANSA) - ROMA, 30 LUG - E' una "doccia fredda, inspiegabile".
Cosi' il segretario dell'Associazione nazionale funzionari di
polizia, Lorena La Spina, commenta le voci su uno stop, da parte
di Palazzo Chigi, dello sblocco del tetto salariale per il
personale del comparto Sicurezza e Difesa.
"Lo sblocco stipendiale - osserva La Spina - si sarebbe
realizzato con i risparmi di spesa da parte delle
amministrazioni interessate, che incidera' negativamente sulla
motivazione e la resa nei servizi delle donne e degli uomini
delle forze di polizia, a cui si chiede maggiore impegno per
l'ormai strutturale carenza di organico e per l'elevarsi delle
esigenze di sicurezza del Paese, connesse all'ordine pubblico ed
alla recrudescenza dei fenomeni criminosi".
"Per tale ragione - aggiunge - rinnoviamo con forza la
richiesta di un incontro urgente con il presidente Renzi, fino a
questo momento del tutto insensibile alle legittime richieste
del personale della Polizia di Stato, affinche' rapidamente si
risolva una situazione non piu' sostenibile". (ANSA).
SICUREZZA: COCER ESERCITO, RENZI ROTTAMI BLOCCO SALARI
(ANSA) - ROMA, 30 LUG - Il Cocer Esercito, "dopo le
dichiarazioni e le rassicurazioni espresse da diversi esponenti
del Governo e dal gruppo del Pd della Camera, in sede di replica
al recente question time del ministro della Difesa in materia di
sblocco delle dinamiche retributive del personale del Comparto
Difesa e Sicurezza, chiede al presidente del Consiglio Matteo
Renzi di tradurre tali impegni pubblicamente assunti in atti
concreti e tangibili a favore di tutto il personale
rappresentato, senza distinzioni di ruoli e funzioni".
"Riteniamo indispensabile - osserva l'organismo di
rappresentanza - che il presidente del Consiglio abbia
consapevolezza che il personale del Comparto e' giunto ormai ad
un punto di non ritorno, in quanto il protrarsi del blocco non
lo ha fiaccato solo dal punto di vista economico ma lo ha
profondamente umiliato anche dal punto di vista morale. Nessuno
deve scambiare il nostro senso del dovere e la nostra militarita'
per una debolezza che giustifichi l'indifferenza con cui una
significativa parte dell'attuale classe politica si confronta
con le nostre problematiche". (ANSA).
P.A: DA 'STAFFETTA' A STRETTA MAGISTRATI,ECCO LE MISURE
'Rivoluzione' statali. Fiducia nella notte, voto finale domani
(ANSA) - ROMA, 30 LUG - La riforma della Pubblica
Amministrazione e' vicina al traguardo, domani e' atteso il voto
finale dell'Aula della Camera, dopo la questione di fiducia da
chiudere in nottata. Sarebbe il primo si' del Parlamento a quella
che il premier e il ministro della Pa, Marianna Madia, hanno
definito la "rivoluzione copernicana". Poi il testo passera' al
Senato, per essere convertito entro il 23 agosto. Ecco allora le
misure che vanno a riformare, si potrebbe dire 'rottamare', la
macchina dello Stato, dai pensionamenti facili alla stretta su
incarichi e magistrati. Il dl e' stato anche lo strumento scelto
per dare il via libera a 4 mila uscite nella scuola, nonostante
il parere negativo del Ragioneria dello Stato. Tanto che il
commissario Spending Review, Carlo Cottarelli, tuona: se si
impegnano cosi' i risparmi non rimarra' piu' spazio per il taglio
delle tasse.
- ABOLITO TRATTENIMENTO IN SERVIZIO. Dalla fine di ottobre
nessun dipendente pubblico potra' restare a lavoro dopo avere
raggiunto i requisiti pensionistici, mentre finora la carriera
poteva protrarsi ancora per due anni. La regola vale anche per i
magistrati, anche se con 'un'attenuante': per loro lo stop
scattera' solo a inizio 2016, al fine di garantire la
funzionalita' degli uffici giudiziari. Anche perche' in
magistratura gli anni extra concessi erano 5 (fino ai 75 anni).
- PENSIONAMENTI D'UFFICIO A 62 ANNI, 68 PER PROFESSORI. Le
pubbliche amministrazione potra' mandare a riposto i suoi
dipendenti, motivando la scelta, a 62 anni, purche' abbiano
l'anzianita' massima. Anzianita' contributiva e non piu' effettiva,
come stabilito fino ad esso (valgono quindi i riscatti). Si
tratta di uscite anticipate di 4 anni rispetto al limite
standard di 66 anni. La possibilita' era gia' prevista, ma la
ricetta viene rivista, cosi' da facilitarne l'applicazione,
includendo nella platea degli interessati anche in dirigenti. Le
soglie d'eta' non sono pero' uguali per tutti, per professori
universitari e primari salgono a 68 anni, per i medici a 65.
- LIBERI 4 MILA PROF INCAGLIATI DA RIFORMA FORNERO. Nel
decreto e' stata anche inserita la soluzione per gli insegnati
'quota 96'. Un'etichetta sotto cui si ritrovano docenti e altro
personale della scuola. Tutti accomunati da uno stesso destino:
rimasti a lavoro a causa di un errore tecnico nell'ultima
riforma delle pensioni, per cui, pur avendo maturato i requisiti
non sono potuti uscire. Ora il dl da' via libera, gia' a partire
da settembre, le uscite, prevedendo un limite di 4mila
pensionamenti e un tfr rimandato alla maturazione dei requisiti
secondo la Fornero.
- TURNOVER, MILLE NUOVI VIGILI DEL FUOCO. Si passa dalle
persone alle risorse, per cui le amministrazioni possono
procedere ad assunzioni che non superino il 20% delle spese
sostenute per quanti sono usciti nel 2014, la soglia si alza al
40% nel 2015 per arrivare al 100% nel 2018. Le maglie per le
entrate possono allargarsi negli enti territoriali che si
mostrano "virtuosi". Delle accelerazioni sono previste per i
vigili del fuoco, con la creazione di oltre mille nuovi posti, e
per le forze di polizia, per cui e' previsto uno scorrimento
veloce delle graduatorie, in vista di Expo 2015. -
MOBILITA' OBBLIGATORIA MA NON PER MAMME. Un dipendente pubblico
potra' essere trasferito da un ufficio all'altro, nel raggio di
50 chilometri, senza previe motivazioni. Ma tutto cio' non vale
per i genitori con bambini sotto i 3 anni o tutelati dalla legge
104. I criteri generali per la definizione della mobilita'
saranno decisi, ed e' una novita', insieme ai sindacati. Lo stesso
vale per il demansionamento: al massimo si potra' scendere di un
gradino.
- STOP A INCARICHI UNA VOLTA IN PENSIONE. Le modifiche
introdotte nell'iter parlamentare hanno esteso la platea anche a
societa' ed enti a controllo pubblico, ad eccezione dei
componenti delle giunte degli enti territoriali e dei membri
degli organi elettivi di ordini professionali. Nessun cedimento
sul dimezzamento di permessi e distacchi sindacali.
- RAZIONALIZZAZIONE AUTHORITY, RAFFORZATE INCOMPATIBILITA'.
Il dl fa ordine sul fronte Authority, resta in piedi l'ipotesi
di accorpamento delle sedi, ma solo se non vengono rispettati i
nuovi vincoli: il 70% del personale deve essere concentrato nel
'quartier generale'. Ma non e' solo una questione di immobili,
nel mirino ci sono anche la cariche: ecco che i dirigenti usciti
da Banca d'Italia, Ivass e Consob nei due anni successivi non
possono ricoprire ruoli nei soggetti regolati.
- RIDUZIONE DIRITTI CAMERALI, -50% MA IN 3 ANNI. Il
dimezzamento delle somme dovute dalle imprese alle camere di
commercio ci sara', anzi la prospettiva e' l'abolizione, ma
arrivera' con gradualita', solo nel 2017, come richiesto da
Unioncamere. Un emendamento ha infatti spalmato il taglio in tre
tranche (per il 2015 la sforbiciata -35%, per il 2016 -40%)
- AGENDA PER LA SEMPLIFICAZIONI, MODULI VIAGGIANO ON LINE. Il
decreto lancia il vademecum per la sburocratizzazione e, nel
dettaglio, prevede moduli, uguali a livello nazionale, per
l'edilizia e l'avvio di attivita' produttive (Scia), da
pubblicati sul portale www.impresainungiorno.gov.it.
- ANAC, POTERI A CANTONE. Viene allargato il campo d'azione
del presidente dell'Autorita' Anticorruzione, ruolo oggi
ricoperto da Raffaele Cantone. La sua vigilanza sui contratti
d'appalto a rischio coinvolgera' pure le concessionarie e potra'
proporre commissariamenti anche nei casi in cui il procedimento
penale non sia stato ancora aperto.
- STRETTA ASPETTATIVE MAGISTRATI: Le toghe che ricoprono
incarichi in uffici di diretta collaborazione con la Pa, pure se
solo di consulenza giuridica, non possono piu' godere
dell'aspettativa, devono quindi per forza andare fuori ruolo,
posizione per cui gli spazi non sono infiniti (la durata massima
e' di dieci anni). E la norma non salva neppure coloro che gia'
hanno incassato il 'diritto' all'aspettativa.(ANSA).