DL MADIA E' LEGGE. IMMIGRAZIONE:CONSAP-ASSOTUTELA, CLASS ACTION CONTRO VIMINALE. TREDICI CASERME DISMESSE A COMUNI, ORA RIQUALIFICAZIONE. SICUREZZA: SIAP-ANFP, SPESE FUORI DA VINCOLO UE 3%. DAL PRIMO SETTEMBRE CANCELLAZIONE IPOTECHE ON LINE
DL MADIA E' LEGGE.DA MOBILITA' A PENSIONI, LA P.A. CAMBIA
QUOTA 96 SCELTA POLITICA. CANTIERE RESTA APERTO.RENZI,ORA DELEGA
(ANSA) - ROMA, 7 AGO - La riforma della Pubblica
Amministrazione incassa il via libera definitivo del Parlamento.
Il decreto e' "legge", twittano il premier Matteo Renzi e il
ministro Pa, Marianna Madia. Insomma non si torna piu' indietro.
Anzi, entrambi rilanciano, puntando sulla delega, definita dal
ministro "il cuore" dell'operazione di rinnovamento. Il dl,
passato con la terza fiducia, alla Camera e' infatti "il primo
tassello" del nuovo corso. I pilastri del provvedimento vanno,
come riassume Madia, dalle "semplificazioni"
all'"anticorruzione", dalla "mobilita'" all'"equita' nei compensi
pubblici". Per il sottosegretario Angelo Rughetti quello che
esce fuori "e' uno Stato piu' facile e meno costoso". Ma il
cantiere resta aperto e si guarda gia' avanti: "Adesso sotto con
la delega e i decreti attuativi", sprona Renzi.
Il disegno di legge comincera' il suo iter dal Senato dopo la
pausa estiva, con l'obiettivo di completare tutto per la fine
dell'anno, cosi' da dedicare "il prossimo", dice il ministro,
proprio "all'attuazione". Intanto pero' non si placano le
polemiche suscitate dallo stralcio di 'quota 96', lo sblocco dei
pensionamenti nella scuola, con il presidente della commissione
Bilancio, Francesco Boccia (Pd), che parla di "frattura" da
sanare. Dichiarazioni che per il capogruppo di Fi alla Camera,
Renato Brunetta, manifestano "una crisi istituzionale". Madia
torna cosi' sulla questione e chiarisce come dopo "i rilievi del
Mef" il Governo, "unito", abbia fatto "una scelta politica".
Ecco allora la nuova legge, capitolo per capitolo.
- ABOLITO TRATTENIMENTO IN SERVIZIO. Dalla fine di ottobre
nessun dipendente pubblico potra' restare a lavoro dopo avere
raggiunto i requisiti pensionistici, mentre finora la carriera
poteva protrarsi ancora per due anni. La regola vale anche per i
magistrati, anche se con 'un'attenuante': per loro lo stop
scattera' solo a inizio 2016. Anche perche' in
magistratura gli anni extra concessi erano 5 (fino ai 75 anni).
- PENSIONAMENTI D'UFFICIO A 62 ANNI. Le pubbliche
amministrazioni potranno mandare a riposto i loro dipendenti a
62 anni, purche' abbiano l'anzianita' massima. Si tratta di uscite
anticipate di 4 anni rispetto al limite dei 66 anni. La
possibilita' era gia' prevista, ma la ricetta viene modificata,
includendo anche i dirigenti. La soglia d'eta' non e' pero' uguali
per tutti, per i medici sale a 65 anni. Sono esclusi magistrati,
professori universitari e primari.
- TURNOVER, MILLE NUOVI VIGILI DEL FUOCO. Si passa dalle
persone alle risorse, per cui le amministrazioni possono
procedere ad assunzioni che non superino il 20% delle spese
sostenute per quanti sono usciti nel 2014, la percentuale si
alza al 40% nel 2015 per arrivare al 100% nel 2018. Le maglie
possono allargarsi per gli enti territoriali "virtuosi". Delle
accelerazioni sono previste per i vigili del fuoco, con la
creazione di oltre mille nuovi posti, e per le forze di polizia,
con uno scorrimento veloce delle graduatorie, in vista di Expo.
- MOBILITA' OBBLIGATORIA MA NON PER MAMME. Un dipendente
pubblico potra' essere trasferito da un ufficio all'altro, nel
raggio di 50 chilometri, senza motivazioni. Tutto cio'
non vale per i genitori con bambini sotto i 3 anni o sotto la
legge 104. I criteri generali per la mobilita' saranno decisi, ed
e' una novita', insieme ai sindacati. Lo stesso vale per il
demansionamento: al massimo si potra' scendere di un gradino.
- STOP A INCARICHI UNA VOLTA IN PENSIONE. Le modifiche
introdotte nell'iter parlamentare hanno esteso la platea anche a
societa' ed enti a controllo pubblico, ad eccezione dei
componenti delle giunte degli enti territoriali e dei membri
degli organi elettivi di ordini professionali. Nessun cedimento
sul dimezzamento di permessi e distacchi sindacali.
- RAZIONALIZZAZIONE AUTHORITY, RAFFORZATE INCOMPATIBILITA'.
Resta in piedi l'ipotesi di accorpamento delle sedi, ma solo se
non vengono rispettati i nuovi vincoli: il 70% del personale
deve essere concentrato nel 'quartier generale'. Nel mirino ci
sono anche le cariche: ecco che i dirigenti usciti da Banca
d'Italia, Ivass e Consob nei 2anni successivi non possono
ricoprire ruoli nei soggetti regolati.
- RIDUZIONE DIRITTI CAMERALI, -50% MA IN 3 ANNI. I
dimezzamento delle somme dovute dalle imprese alle camere di
commercio ci sara', anzi la prospettiva e' l'abolizione. Ma
la sforbiciata arrivera' con gradualita', come richiesto da
Unioncamere. Il taglio viene infatti spalmato in tre anni: nel
2015 la riduzione sara' pari al 35%, nel 2016 al 40%, con il
dimezzamento slittato al 2017.
- AGENDA PER LA SEMPLIFICAZIONI, MODULI VIAGGIANO ON LINE. Il
decreto lancia il vademecum per la sburocratizzazione, con
moduli standard per l'edilizia e l'avvio di attivita' produttive
(Scia), da pubblicati su www.impresainungiorno.gov.it. Sempre
sul fronte informatizzazione, il dl mira anche a velocizzare il
processo amministrativo digitale.
- TETTO STIPENDI MANAGER. Viene abbassata del 20% la
remunerazione per i membri dei Cda delle societa'
partecipate che lavorano pressoche' esclusivamente per la Pa.
- ANAC, POTERI A CANTONE. Viene allargato il campo d'azione
del presidente dell'Autorita' Anticorruzione, ruolo oggi
ricoperto da Raffaele Cantone. La sua vigilanza sui contratti
d'appalto a rischio coinvolgera' pure le concessionarie e potra'
proporre commissariamenti anche nei casi in cui il procedimento
penale non sia stato ancora aperto.
- STRETTA ASPETTATIVE MAGISTRATI. Le toghe che ricoprono
incarichi in uffici di diretta collaborazione con la Pa, pure se
solo di consulenza giuridica, non possono piu' godere
dell'aspettativa, devono quindi per forza andare fuori ruolo,
posizione per cui gli spazi non sono infiniti (la durata massima
e' di dieci anni). La regola pero' non vale per coloro che hanno
gia' incassato il 'diritto' all'aspettativa.(ANSA).
IMMIGRAZIONE:CONSAP-ASSOTUTELA, CLASS ACTION CONTRO VIMINALE
MANCATA TUTELA A POLIZIOTTI IMPEGNATI IN MARE NOSTRUM
(ANSA) - ROMA, 7 AGO - Una class action contro il ministero
dell'Interno per la mancata tutela ai poliziotti impegnati
nell'operazione Mare Nostrum, molti dei quali avrebbero
contratto la Tbc. L'hanno presentata questa mattina il sindacato
Consap e l'associazione Assotutela, sottolineando che vi
potranno aderire tutti i poliziotti impegnati in Mare Nostrum o
in attivita' correlate con i migranti che hanno patito danni
sanitari a vario titolo.
"Sembra che l'attenzione data alle forze dell'ordine
impegnate nell'operazione Mare Nostrum sia inversamente
proporzionale all'attenzione data ai migranti: sempre piu'
attenzione a chi arriva in Italia e sempre meno a chi l'Italia
la difende e ne garantisce la sicurezza - ha affermato il
segretario del Consap Giorgio Innocenti - Ed e' questo e' il
motivo per cui il numero dei poliziotti impegnati nelle
operazioni di accoglienza profughi, contagiati dalla Tbc o
risultati positivi al test di Mantoux, sta aumentando in maniera
preoccupante".
Secondo il sindacato, la "profilassi per la salvaguardia e la
tutela dei poliziotti non solo e' insufficiente ma anche ben al
di sotto degli standard di altri paesi". Vi sarebbe stata
infatti, ha detto l'avvocato Luisa Cicchetti di Assotutela, "da
parte degli organi preposti una reiterata violazione della
normativa in materia di protezione del personale, con un danno
alla salute, morale e biologico del soggetto colpito e della
propria famiglia, ma anche erariale ed economico in un paese
dove la Sanita' ha gia' ritardi cronici".
Di qui la decisione di promuovere la class action. "A maggior
ragione adesso, con l'avanzata del virus Ebola, ben piu'
preoccupante di Tbc e Scabbia, la tutela di tutti i poliziotti,
e quindi dell'intera cittadinanza, non puo' piu' attendere - ha
sottolineato ancora Innocenzi - Spiace constatare come tutto cio'
si poteva evitare qualora il ministero si fosse 'disturbato' a
'leggere se stesso', e cioe' le diverse circolari e
raccomandazioni da attuarsi in favore degli operatori delle
forze di polizia i quali per la molteplicita' ed eterogeneita' dei
servizi che sono chiamati a svolgere possono essere esposti a
potenziali rischi biologici".
Presente alla presentazione della class action anche Alberto
Mancini, poliziotto risultato positivo alla Tbc in servizio al
Servizio centrale per l'immigrazione. "Spero che la mia
disavventura - ha detto - possa servire da monito affinche' non
si ripresentino piu' problemi di questo tipo nelle case dei
poliziotti Italiani".(ANSA).
TREDICI CASERME DISMESSE A COMUNI, ORA RIQUALIFICAZIONE
PINOTTI,IN SBLOCCA ITALIA NORME PER FACILITARE PASSAGGIO A CITTA'
(ANSA) - ROMA, 7 AGO - Tredici caserme dismesse dalle forze
armate saranno restituite alle citta'. In tutto i Comuni di Roma,
Milano e Torino avranno a disposizione un milione di metri
quadrati di beni inutilizzati per favorire lo sviluppo economico
e sociale dei loro territori. E gia' si pensa al possibile
riutilizzo: dalla nascita di una citta' dei bambini a Milano, al
social housing di Torino. Il ministro della Difesa, Roberta
Pinotti, e' decisa: "Le caserme che non servono piu' alle forze
armate devono diventare occasione di vita e di ricchezza per
questo paese". Fino ad oggi, dice, "a parte pochissimi casi"
questo patrimonio e' rimasto inutilizzato, a causa di "resistenze
determinate dalle norme" o per i vincoli sugli edifici. Per
questo "nello Sblocca Italia inseriremo delle norme per rendere
piu' veloce e semplice la messa a disposizione delle caserme
dismesse. Stiamo lavorando con l'Anci a un pacchetto di misure
di semplificazione".
Soddisfatti i sindaci delle tre grandi citta', che oggi hanno
siglato a Roma, con il Ministero e l'Agenzia del Demanio, tre
protocolli di intesa per la trasformazione e
rifunzionalizzazione dei complessi immobiliari della Difesa. E'
"una grande opportunita'" per le citta', afferma il sindaco di
Torino e presidente dell'Anci, Piero Fassino. "La visione del
governo e degli enti locali va nella stessa direzione:
valorizzare i beni esistenti al servizio dei nostri cittadini",
aggiunge il primo cittadino della Capitale, Ignazio Marino.
I tre Comuni avranno tempo un anno, e' stato spiegato, per
presentare la riprogettazione, che - puntualizza Marino -
"avverra' in maniera partecipata con i cittadini". "L'obiettivo -
osserva Giuliano Pisapia, sindaco di Milano - e' passare dai
fatti alla concretezza in tempi oggettivamente brevi con
un'effettiva consegna alle citta' di questi immobili". Nuovi
spazi per le citta', dunque, e maggiori risparmi per lo Stato
("le spese vengono ridotte, si abbatte il debito pubblico, si
riducono i fitti passivi", precisa il Ministero). In generale, e'
una decisione che, secondo il sottosegretario al Ministero
dell'Economia e delle Finanze, Pier Paolo Baretta, "si inserisce
in un'idea di fondo del governo, di rivalutazione del patrimonio
italiano".
A Roma verranno restituiti i 334 mila metri quadri delle
caserme "Ulivelli", "Ruffo" e "Donato", dello Stabilimento
Trasmissioni, della Direzione Magazzini del Commissariato e del
Forte Boccea. Milano avra' a disposizione 503 mila metri quadri,
con la riqualificazione di "Piazza d'Armi", caserma "Mameli",
magazzini "Baggio". Alla citta' di Torino saranno assegnati i 74
mila metri quadri delle caserme "C. Di Saluzzo", "La Marmora",
"De Sonnaz" e del magazzino "M.ar.di.chi".
I protocolli di oggi seguono quello sottoscritto ad aprile
con il sindaco di Firenze, Dario Nardella. I beni dismessi,
prosegue il ministro Pinotti, vengono "soprattutto
dall'Esercito. Mi aspetto che anche dalla Marina e
dall'Aeronautica arrivino immobili" destinati al riutilizzo. "E'
un dovere patriottico - conclude - un dovere che tutte le forze
armate devono sentire".
La task force per la valorizzazione e la dismissione degli
immobili della Difesa sara' operativa anche durante la pausa
estiva. Oggi e' stata firmata anche una lettera di intenti con
l'Anci per condividere la stesura, entro il 15 settembre, di una
norma di semplificazione in materia urbanistica che faccia perno
su concetti di premialita' e tempi certi. "La cooperazione tra
Anci e Ministero - dice Fassino - e' volta a dare continuita' a
questa destinazione e ad accompagnare i Comuni in tutta la fase
istruttoria e di negoziato". (ANSA).
SICUREZZA: SIAP-ANFP, SPESE FUORI DA VINCOLO UE 3%
(ANSA) - ROMA, 7 AGO - Le spese per la sicurezza devono
essere escluse dal vincolo del 3% nel rapporto deficit-pil. Lo
affermano i segretari di Siap e Anfp Giuseppe Tiani e Lorena La
Spina chiedendo al governo di trattare con l'Ue su questo
aspetto.
"L'Italia - sostengono - e' il paese che piu' degli altri porta
il peso delle crisi belliche del nord Africa e del medio
oriente, causa dell'incontrollabile e costante flusso di
profughi nel canale di Sicilia, di cui e' necessario che l'Ue
sappia farsi realmente carico". Occorre, quindi, "intensificare
le attivita' di prevenzione sia attraverso il controllo del
territorio sia tramite le strutture di intelligence, le cui
operativita' rischiano di essere compromesse dal blocco del turn
over, dall'elevata eta' media degli operatori di polizia, dalla
carenza di mezzi e dotazioni, oltre che dalla comprensibile
demotivazione derivante dal fermo degli stipendi e dal mancato
riconoscimento della oggettiva specificita' che caratterizza le
nostre funzioni".
"E' indispensabile - concludono Siap e Anfp - un'inversione
di tendenza immediata da parte del Governo in materia di
sicurezza, che porti a valorizzarla come risorsa e non come
costo da tagliare. Servono lungimiranza e progettualita' volte ad
evitare il progressivo sgretolamento di un sistema che ha
dimostrato di funzionare e di produrre risultati importanti,
anche nei momenti piu' difficili".(ANSA).
FISCO: DAL PRIMO SETTEMBRE CANCELLAZIONE IPOTECHE ON LINE
ENTRATE RICORDANO SEMPLIFICAZIONE, FACOLTATIVA DA 1/9
(ANSA) - ROMA, 6 AGO - Al via le nuove procedure online per
il procedimento semplificato di cancellazione delle ipoteche.
Dal primo gennaio 2015, infatti, banche, enti previdenziali e
intermediari finanziari "concedenti" dovranno utilizzare
obbligatoriamente le nuove modalita' per inviare la comunicazione
telematica attestante l'avvenuta estinzione del mutuo ai fini
della cancellazione delle ipoteche. Lo ricorda l'Agenzia delle
Entrate spiegando che riguardo ai termini e alle scadenze,
questa nuova procedura potra' essere utilizzata gia' dal prossimo
primo settembre 2014 in via facoltativa, mentre diverra'
obbligatoria a partire dal primo gennaio 2015.
Si ricorda inoltre che la nuova normativa sulla cancellazione
d'ipoteca legata all'estinzione dei mutui immobiliari prevede
che la stessa sia rimossa d'ufficio e senza alcun onere
aggiuntivo a carico del debitore, con una semplice comunicazione
del creditore alla conservatoria dei registri
immobiliari.(ANSA).