MAZZETTA DA IMPRENDITORE, ARRESTATO FUNZIONARIO DEL FISCO. DENTRO ANCHE COMMERCIALISTA. AGENZIA ENTRATE ROMA HA COLLABORATO
MAZZETTA DA IMPRENDITORE, ARRESTATO FUNZIONARIO DEL FISCO
DENTRO ANCHE COMMERCIALISTA. AGENZIA ENTRATE ROMA HA COLLABORATO
(di Luca Laviola)
(ANSA) - ROMA, 9 AGO - Erano in combutta il funzionario
dell'Agenzia delle Entrate di Roma e il commercialista: avevano
chiesto a un imprenditore 12 mila euro da spartirsi per un
controllo fiscale ammorbidito, con una multa di appena 258 euro.
Sono stati arrestati assieme per concussione dalla Guardia di
Finanza, in flagranza di reato, dopo che avevano ritirato la
mazzetta, le cui banconote erano state fotocopiate per renderle
riconoscibili. I militari del Comando Unita' Speciali hanno
organizzato la trappola con la collaborazione della stessa
Agenzia delle Entrate, alla cui direzione provinciale di Roma 1
Trastevere apparteneva il funzionario infedele.
La verifica fiscale sull'imprenditore, un commerciante, e'
stata effettuata da due funzionari e si e' conclusa con un
verbale per violazioni amministrative di 258 euro. Dopo le
operazioni il commercialista ha richiesto il denaro
all'imprenditore, che prima di consegnarlo aveva allertato i
finanzieri e la Procura di Roma. Il funzionario e il
commercialista quando sono stati arrestati con i 6 mila euro a
testa stavano per partire per le vacanze, uno di loro per un
lungo tour all'estero.
"L'amministrazione finanziaria perseguira'" con ogni mezzo i
responsabili e assicura la massima collaborazione alle
autorita''inquirenti", fa sapere l'Agenzia delle Entrate a
proposito dell'arresto del funzionario della direzione Roma 1.
L'Agenzia, nel ribadire di aver "collaborato attivamente" alle
indagini, "condanna con fermezza questi comportamenti che
gettano discredito sulla stragrande maggioranza dei propri
dipendenti che svolgono con passione e dedizione il proprio
compito al servizio dello Stato".
Appena dieci giorni fa la Guardia di Finanza aveva arrestato
altri due funzionari dell'Agenzia delle Entrate di Roma che
avevano chiesto 25 mila euro a un ristoratore della capitale per
ridurgli una sanzione fiscale. La mazzetta concordata era di 7-8
mila euro per ogni 100 mila sottratti al fisco. In sostanza una
sanzione di oltre un milione di euro era stata ridotta a 140-150
mila euro. I due si sono dichiarati innocenti, ma il Gip ha
disposto che restino in carcere.(ANSA).