SOLUZIONE DA 800 MLN EURO PER PROTESTA PS. SINDACATI-COCER, VIA 'TETTO' E' UNICA STRADA. MINISTRI AL LAVORO. PADOAN,SARA' DISCORSO GENERALE REVISIONE SPESA, SE NE OCCUPANO ALTRI MINISTERI. SINDACATI PS E COCER, FATTI CONCRETI DOPO ANNUNCI
STATALI: SOLUZIONE DA 800 MLN EURO PER PROTESTA PS
SINDACATI-COCER, VIA 'TETTO' E' UNICA STRADA. MINISTRI AL LAVORO
(di Massimo Nestico')
(ANSA) - ROMA, 6 SET - La linea Maginot di sindacati di
polizia e Cocer e' netta: la protesta finisce se si elimina il
tetto salariale imposto dal 2010 a tutto il personale in
uniforme. Una richiesta che vale non meno di 800 milioni di
euro. Cifra che fa probabilmente venire il mal di testa al
ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. Il titolare del
Viminale, Angelino Alfano, dopo aver consultato i capi delle
forze dell'ordine che gli hanno confermato il malcontento dei
loro uomini, sta lavorando ad una soluzione, da concordare con
la collega Roberta Pinotti e lo stesso Padoan e sottoporre
all'attenzione del premier Matteo Renzi. Gia' la prossima
settimana i sindacati - che si vedranno martedi' prossimo -
potrebbero essere ricevuti dal Governo.
Alfano e Pinotti a fine luglio avevano annunciato che
puntavano a trovare le risorse nei bilanci dei loro dicasteri
per anticipare gia' a questo autunno lo sblocco stipendiale. C'e'
stata poi la dichiarazione 'tombale' del ministro Marianna Madia
che ha spento le speranze e fatto scattare la minaccia dello
sciopero generale delle divise. I ministri di Interno e Difesa
sono fiduciosi in una soluzione. Da parte sua, Padoan, non si e'
espresso sulla vicenda specifica, limitandosi a dire che "del
blocco dei salari se ne stanno occupando gli altri ministri,
sara' un discorso generale di revisione della spesa". Mentre per
il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, "si puo' discutere, ma
la situazione non e' semplice perche' dobbiamo fare i conti con le
risorse ed e' un problema che abbiamo". Il ministro della
Giustizia, Andrea Orlando, nota come uno sciopero delle forze
dell'ordine "acuirebbe ulteriormente una tensione sociale che e'
gia' molta alta. In questo momento le risorse sono poche e
dobbiamo decidere se investire per creare nuova occupazione o
lavorare per l'adeguamento salariale. Io mi auguro che si riesca
a fare un po' una cosa e un po' l'altra".
La soluzione, dunque, non si annuncia facile. Sul tavolo ci
sarebbe anche l'ipotesi di uno sblocco "una tantum" del tetto
salariale, limitato a pochi mesi, in considerazione della
difficolta' - visto lo stato dei conti pubblici - a rendere
strutturale la misura. Ma i sindacati non ci stanno. Agli
annunci di diversi esponenti politici sulla volonta' di evitare
che i poliziotti ed i militari scendano in piazza, osservano,
devono seguire fatti concreti "per eliminare il tetto salariale
ai servitori dello Stato in uniforme". Su questa richiesta "non
faremo un solo passo indietro". Il tetto, spiega Felice Romano,
segretario del Siulp - blocca meccanismi che incidono
pesantemente sulla busta paga: assegni funzionali, promozioni,
scatti gerarchici. Per noi non c'e' alternativa all'eliminazione
definitiva di questa misura ingiusta, cosi' come era stato
indicato nel Def della scorsa primavera". Anche Gianni Tonelli,
segretario del Sap, rimane sulle 'barricate'. "Non abbiamo
bisogno - spiega - di elemosine o contentini. Non accetteremo
provvedimenti provvisori. Qui si tratta soltanto di riavere
quello che a noi, e non ad altri, e' stato ingiustamente
decurtato. Siamo in attesa - aggiunge - di una convocazione da
parte del premier Renzi, che speriamo possa arrivare la prossima
settimana. Sia chiaro: sulle nostre rivendicazioni non
arretreremo di un millimetro".
Sul fronte politico si registra l'intervento del presidente
del Senato, Pietro Grasso, che definisce "accettabili e
legittime" le richieste degli uomini in divisa. "Confido molto -
aggiunge - nel senso di responsabilita' delle forze di
Polizia. Ho lavorato con loro tutta la vita e conosco bene il
loro senso di responsabilita' e le loro legittime aspirazioni".
Maurizio Gasppari (Fi), torna a criticare il premier. "Renzi -
sostiene - ha assunto un atteggiamento sbagliato, inaccettabile
e gli risponderemo. Io incontrero' nei prossimi giorni molti
sindacati di polizia e Cocer, e saremo con loro. Renzi non puo'
cavarsela in questo modo".(ANSA).
STATALI:PADOAN,SARA' DISCORSO GENERALE REVISIONE SPESA
TITOLARE VIA XX SETTEMBRE, SE NE OCCUPANO ALTRI MINISTERI
(ANSA) - BOLOGNA, 6 SET - "Sul blocco dei salari non dico
niente, se ne stanno occupando gli altri ministri, sara' un
discorso generale di revisione della spesa". Il ministro
dell'Economia Pier Carlo Padoan, arrivando alla Festa nazionale
dell'Unita', ha risposto con queste parole a chi gli chiedeva un
commento sull'annunciato blocco dei contratti degli statali.
STATALI: PADOAN, SPENDING REVIEW VEDRA' SE CI SONO MARGINI
(ANSA) - BOLOGNA, 6 SET - Possono esserci margini di
trattativa con gli statali per il blocco degli stipendi, anche
alla luce della protesta della polizia? "Noi - ha risposto il
ministro dell'economia Pier Carlo Padoan - stiamo cominciando
una spending review nel governo che riguarda misure su tutte le
voci di spesa e in quel contesto si valuteranno anche queste
cose". Lo ha detto a margine di un intervento alla festa
nazionale dell'Unita' di Bologna.
STATALI: SINDACATI PS E COCER, FATTI CONCRETI DOPO ANNUNCI
'GOVERNO TOLGA BLOCCO STIPENDI E CONTINUEREMO A SERVIRE PAESE'
(ANSA) - ROMA, 6 SET - Agli annunci di diversi esponenti
politici sulla volonta' di evitare che i poliziotti ed i militari
scendano in piazza, devono seguire fatti concreti "per eliminare
il tetto salariale ai servitori dello Stato in uniforme". Su
questa richiesta "non faremo un solo passo indietro". Lo dicono
i sindacati di polizia ed il Cocer Interforze.
"Ringraziamo innanzitutto - spiegano le sigle - le migliaia e
migliaia di cittadini che, in queste ore, ci hanno voluto
confermare la loro fiducia, la loro vicinanza e il loro pieno
sostegno nella nostra azione finalizzata a tutelare i diritti
fondamentali delle donne e degli uomini in uniforme ma,
soprattutto l'efficienza della funzione di polizia, di difesa e
del soccorso pubblico del nostro Paese. Parimenti - aggiungono -
siamo riconoscenti ai tanti esponenti politici, dell'opposizione
e della maggioranza nonche' della compagine governativa che in
queste ore, oltre a manifestarci la loro vicinanza e il loro
sostegno, si stanno adoperando per trovare una soluzione
positiva alle aspettative delle donne e degli uomini in uniforme
che, da troppo tempo ormai, si vedono penalizzati due volte
rispetto a tutti gli altri".
"A fronte di atti concreti da parte del Governo - assicurano
- ci sara' un'altrettanta concreta e irreprensibile risposta da
parte nostra nel continuare a servire, come sempre
silenziosamente, il nostro Paese e i suoi cittadini". (ANSA).
STATALI: BOSCHI, STIAMO CERCANDO SOLUZIONE MA STOP MINACCE
(ANSA) - TORINO, 6 SET - "Stiamo trovando il modo per
risolvere il problema ed individuare le risorse, ma questo deve
avvenire in un clima di confronto e non con i toni di minaccia
usati dai sindacati nei quali, secondo me, non si riconoscono
neppure gli stessi esponenti delle forze dell'ordine, che hanno
un senso dello Stato molto alto". Cosi' il ministro per le
Riforme Maria Elena Boschi che, alla Festa Democratica di
Torino, ha stretto le mani a carabinieri ed agenti di polizia.
"Sappiamo benissimo - ha spiegato - che il tema del blocco
degli stipendi nel settore pubblico e' una difficolta',
sicuramente dovremo trovare una soluzione. Il governo e' al
lavoro da mesi e non solo adesso che c'e' la minaccia di uno
sciopero".
(ANSA).
STATALI: SAP, NON CI ACCONTENTEREMO DI ELEMOSINE
'SIAMO IN ATTESA CONVOCAZIONE RENZI, NON ARRETRIAMO'
(ANSA) - ROMA, 6 SET - "Non abbiamo bisogno di elemosine o
contentini. Non accetteremo provvedimenti provvisori. Qui si
tratta soltanto di riavere quello che a noi, e non ad altri, e'
stato ingiustamente decurtato". Lo afferma Gianni Tonelli,
segretario generale del sindacato autonomo di polizia Sap.
"Siamo in attesa - spiega Tonelli - di una convocazione da
parte del premier Renzi, che speriamo possa arrivare la prossima
settimana. Sia chiaro: sulle nostre rivendicazioni non
arretreremo di un millimetro".
"Come Sap - prosegue il segretario - restiamo mobilitati con
il nostro presidio a Montecitorio fino al 26 settembre, assieme
ai sindacati autonomi della Consulta Sicurezza. Andremo avanti a
oltranza e ci prepariamo a azioni eclatanti, se sara' necessario.
Per le donne e gli uomini in divisa oggi la scelta e' quella di
rimanere sulla soglia di poverta' oppure avvicinarsi
all'indigenza. Non e' tollerabile, ad esempio, che un poliziotto
che arresta in strada su iniziativa prenda 1.200 euro al mese
mentre un magistrato che convalida un arresto nel suo comodo
ufficio di euro ne prenda dieci volte di piu', cioe' 12.000. La
classe politica tutta e' chiamata a dare rapidamente risposte".
(ANSA).
STATALI: UGL, GRAVE ACCOSTARE PAROLA RICATTO A SCIOPERO
(ANSA) - ROMA, 6 SET - L'Ugl considera ''grave accostare la
parola ricatto a quello di sciopero''. Lo sottolinea il
segretario generale dell'Ugl, Geremia Mancini, commentando le
parole di Matteo Renzi sull'annuncio, da parte dei
rappresentanti delle forze dell'ordine, di uno sciopero contro
il blocco dei contratti pubblici.
''Lo sciopero - afferma in una nota - rappresenta uno dei
pochi strumenti dei lavoratori per poter far valere ed affermare
le proprie ragioni e far ascoltare la propria voce. E in un
momento in cui ogni giorno di piu' assistiamo all'impoverimento
di lavoratori e pensionati, e' purtroppo, inevitabile che se ne
torni a parlare. Compito di Renzi - conclude - non e' dunque
quello di delegittimare uno strumento grazie al quale le classi
piu' deboli hanno conquistato spazi di liberta' e di conquiste
sociali, al contrario e' quello di evitarlo con azioni ed
interventi concreti, ad oggi solo ripetutamente annunciati, che
ripristino regole e diritti''. (ANSA).
STATALI: GELARDA (CONSAP) SU BLOG GRILLO, SCIOPERO!
DECINE DI POLIZIOTTI IN ITALIA SI RIVOLGONO ALLA CARITAS
(ANSA) - ROMA, 6 SET - "Noi, la Polizia, come tutti gli
statali, abbiamo un blocco stipendiale, ormai da diversi anni.
Con una piccola differenza: l'architettura stipendiale di tutte
le Forze dell'Ordine si basa tantissimo sulle indennita'
accessorie. Questo blocco stipendiale per le Forze dell'ordine e'
doppiamente umiliante! Non possiamo fare il doppio lavoro,
abbiamo una rigidita' del nostro regolamento che risale al 1981.
Diciamoci la verita': noi campiamo un po' di accessorie una volta
che ci tagliano le indennita' di base e le accessorie. Vi dico
una cosa e voglio che la gente lo sappia. Noi abbiamo decine di
poliziotti in Italia che si rivolgono alla Caritas, al banco
alimentare! Noi chiediamo lo sciopero! Da anni, la CONSAP chiede
lo sciopero regolamentato per la Polizia, perche' e' l'unico mezzo
per far valere i diritti dei poliziotti." Igor Gelarda
(Segretario Nazionale CONSAP) intervistato da La Cosa. (ANSA).