ALFANO,CONDIZIONI PER SBLOCCO STIPENDI POLIZIA MA TROPPI GLI 800MLN EURO NECESSARI,POSSIBILE SOLUZIONE GRADUALE. PINOTTI CON VERTICI F. ARMATE PER SBLOCCO STIPENDI - COTTARELLI E PADOAN STRINGONO SUI TAGLI, CAPITOLO PER CAPITOLO

martedì 09 settembre 2014


STATALI: ALFANO,CONDIZIONI PER SBLOCCO STIPENDI POLIZIA
MA TROPPI GLI 800MLN EURO NECESSARI,POSSIBILE SOLUZIONE GRADUALE
   (ANSA) - ROMA, 8 SET - "Ci sono le condizioni per lo sblocco
degli stipendi delle forze di polizia ed io sono convinto di
trovare il favore del governo e del premier, purche' i sindacati
abbassino i toni che hanno il sapore della minaccia". Lo ha
detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, che insieme al
ministro della Difesa, Roberta Pinotti, lavora ad una soluzione
da portare all'attenzione del premer Matteo Renzi. C'e' pero' da
fare i conti con i costi dell'operazione: 800 milioni di euro
per lo sblocco dal 2015. Una cifra, ha confessato il
viceministro dell'Interno, Filippo Bubbico, impossibile da
stanziare. Si studia quindi un percorso graduale.
   "Io - ha sottolineato Alfano - sono sempre dalla parte degli
uomini e delle donne in divisa, mi battero' e sono convinto di
trovare il favore del Governo e del premier per sbloccare il
tetto stipendiale: penso di farcela, penso ci siano tutte le
condizioni per sbloccare quello che e' bloccato dal 2010". La
specificita' delle forze dell'ordine, ha proseguito, "va onorata.
I sindacati hanno esagerato con i toni e io mi impegno a
risolvere purche' si abbattano in toni che hanno il sapore della
minaccia. Sto studiando da mesi una soluzione con il ministro
Pinotti. Dobbiamo chiedere che la specificita' venga riconosciuta
e fare in modo che il Governo approvi questa proposta".
   E la stessa Pinotti oggi ha incontrato i vertici della
Difesa: i capi di Stato Maggiore della Difesa, delle forze
armate e il comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, per
trovare possibili soluzioni che riconoscano la specificita' e il
valore di chi assicura la difesa e la sicurezza degli italiani.
   Soluzione che non si annuncia pero' facile, per una questione
di soldi, come e' prevedibile in un momento non certo felice per
le casse dello Stato. Lo sblocco completo del tetto salariale
vale infatti 800 milioni di euro. Una missione impossibile, ha
riconosciuto il viceministro Bubbico. "Ma le forze di polizia -
secondo Bubbico - non chiedono tutto e subito. I sindacati
chiedono di aprire questo capitolo e di affrontarlo, mi permetto
di interpretare, magari anche in maniera progressiva". Il
reperimento delle risorse, ha aggiunto, "e' un lavoro
impegnativo, ma e' un lavoro in atto. Sono convinto che la
soluzione riusciremo a trovarla e a condividerla con tutti i
rappresentanti sindacali delle forze di polizia. La cosa
fondamentale e' rimettere in campo un dialogo che chiuda questo
solco che si e' determinato, perche' i contratti sono fermi, non
c'e' il riconoscimento economico di funzioni esercitate e i
disagi si accumulano".
   Da parte sua Luigi Di Maio (M5S), ha una ricetta per trovare
le risorse. "Basta il 4% in piu' - ha spiegato - di gettito dal
gioco d'azzardo. La smettano di fare melina e accolgano la
nostra proposta. Vengono prima gli agenti o prima le lobby?".
(ANSA).
 
STATALI: BUBBICO; 800 MLN PER SBLOCCO PAGHE PS, IMPOSSIBILE
'MA SI PUO' APRIRE CAPITOLO E AFFRONTARLO IN MODO PROGRESSIVO'
   (ANSA) - ROMA, 8 SET - Servono "circa 800 milioni" per lo
sblocco dei salari di forze di polizia e militari nel 2015, uno
stanziamento che non e' possibile garantire ora. Lo ha detto il
viceministro dell'Interno, Filippo Bubbico, intervenuto al
programma 'Effetto Giorno', su Radio24.
   "Penso che sia ragionevole intanto - ha premesso Bubbico -
definire complessivamente la questione e poi fare le cose
possibili, anche perche' l'impossibile nessuno e' in grado di
garantirlo e realizzarlo." E lo sblocco completo nel 2015 e'
impossibile? "Credo proprio di si'", ha risposto il viceministro.
   "Ma le forze di polizia - secondo Bubbico - non chiedono
tutto e subito. I sindacati chiedono di aprire questo capitolo e
di affrontarlo, mi permetto di interpretare, magari anche in
maniera progressiva". Il reperimento delle risorse, ha aggiunto,
"e' un lavoro impegnativo, ma e' un lavoro in atto. Sono convinto
che la soluzione riusciremo a trovarla e a condividerla con
tutti i rappresentanti sindacali delle forze di polizia. La cosa
fondamentale e' rimettere in campo un dialogo che chiuda questo
solco che si e' determinato, perche' i contratti sono fermi, non
c'e' il riconoscimento economico di funzioni esercitate e i
disagi si accumulano".
   "La cosa decisiva - ha concluso il viceministro - e'
ricostruire un clima di fiducia e il lavoro di questi giorni va
in quella direzione, i segnali sono tutti incoraggianti. Non
dobbiamo prenderci in giro reciprocamente perche' la situazione e'
difficile, ma dobbiamo produrre il massimo dello sforzo per dare
le risposte che vanno date".  (ANSA).
 
STATALI: PINOTTI CON VERTICI F. ARMATE PER SBLOCCO STIPENDI
   (ANSA) - ROMA, 8 SET - Per trovare possibili soluzioni che
riconoscano la specificita' e il valore di chi assicura la difesa
e la sicurezza degli italiani, dunque lo sblocco dei tetti
salariali e del contratto, che comporta il congelamento degli
avanzamenti di carriera della maturazione delle classi e degli
scatti di stipendio, si e' tenuta una riunione al ministero della
Difesa.
   Il Ministro, Roberta Pinotti ha incontrato i vertici della
Difesa: i Capi di Stato Maggiore della Difesa, delle Forze
Armate e il Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri.
La riunione e' stata convocata dalla Pinotti, secondo quanto si
e' appreso, perche' il Governo sa quanto e' forte l'attesa per un
ripristino della retribuzione legata alle promozioni di carriere
e al trattamenti economico integrale per porre fine alla
disparita' di trattamenti e al ripristino di equilibrio e
meritocrazia. (ANSA).
 

STATALI: LANDINI,RENZI SIA PIU' ATTENTO A SOSTANZA CHE A TONI

   (ANSA) - FIRENZE, 8 SET - "Mi permetto di suggerire al

premier che piu' che stare attento ai toni dovrebbe stare attento

ala sostanza della domanda di cambiamento che c'e' in questo

Paese". Lo ha detto Maurizio Landini, segretario generale della

Fiom-Cgil, a proposito dell'accusa di toni inaccettabili rivolta

dal premier Matteo Renzi ai sindacati di polizia che hanno

minacciato lo sciopero.

   "Quando uno, lavorando onestamente, non arriva alla fine del

mese ed e' povero, c'e' qualcosa che non funziona", ha aggiunto a

margine di un evento alla Festa dell'Unita' di Firenze.

   "Il premier - ha proseguito Landini - deve capire che se uno

alza i toni e si inc..., non lo fa perche' ha da rimproverare

qualcosa a qualcuno, ma perche' considera che lui che paga le

tasse e fa il suo dovere non e' riconosciuto e non e' rispettato

come dovrebbe essere in questa societa'. Dovrebbe essere compito

anche della politica e di un premier, se vuole cambiare questo

Paese, sapere che lo cambia con queste persone".

   Landini ha quindi osservato che "il premier sui toni non deve

mica insegnare niente a nessuno, lui li usa molto

tranquillamente, credo che ognuno in un paese libero abbia

diritto a usare i toni che ritiene piu' opportuni".

 

STATALI: OSAPP LAZIO, SIT-IN A ROMA CONTRO BLOCCO STIPENDI
POLIZIA PENITENZIARIA IN PIAZZA DAVANTI CARCERI E A SEDE DAP
   (ANSA) - ROMA, 8 SET - "In attesa della manifestazione
nazionale con tutti i Sindacati, anche delle altre forze
di Polizia e delle Forze Armate, e comunque di quanto sara'
deciso domani pomeriggio dai vertici dei Sindacati, la
Segreteria Regionale del Lazio dell'Organizzazione sindacale
autonoma polizia penitenziaria (Osapp), ha deciso di
intraprendere i primi atti di protesta, per sensibilizzare
l'opinione pubblica e le forze Politiche, in merito al paventato
blocco stipendiale anche per il 2015". E' quanto si legge in una
nota del segretario regionale Osapp Giuseppe Proietti.
   "Per questo abbiamo deciso di organizzare, al momento, dei
sit in, con il seguente calendario, riservandoci di attuare
altri momenti di protesta, anche all'interno degli Istituti
Penitenziari della Regione Lazio - ha proseguito Proietti -.
12 settembre: Lungotevere di fronte a Regina Coeli; 15
settembre: Via Tiburtina nello spazio adiacente all'ingresso
degli Istituti di Rebibbia; 16 settembre: Largo Luigi Daga, 2,
innanzi la sede del Dipartimento dell'Amministrazione
Penitenziaria".
(ANSA).

 

GOVERNO AFFILA FORBICI, PARTE CACCIA A SPESE MINISTERI
COTTARELLI E PADOAN STRINGONO SUI TAGLI, CAPITOLO PER CAPITOLO
   (ANSA) - ROMA, 8 SET - Da un maggiore "coordinamento" tra le
forze dell'ordine, alla revisione di incentivi e trasferimenti
da parte di diversi ministeri alle imprese che valgono fino a 4
miliardi, fino al preannunciato taglio delle partecipate
pubbliche: entra sempre piu' nel vivo l'operazione tagli e
risparmi del governo Renzi. Una riunione preparatoria a Palazzo
Chigi, cui hanno preso parte anche il ministro dell'Economia
Pier Carlo Padoan e il commissario per la revisione della spesa
Carlo Cottarelli, e' servita oggi a mettere a punto soprattutto
un metodo di lavoro per il successivo confronto con i ministri.
Nel vivo degli interventi si entrera' poi mercoledi', quando e'
stata fissata una tornata di incontri tra il premier, il suo
staff e i responsabili dei vari dicasteri per individuare le
principali voci che saranno oggetto di quella sforbiciata del 3%
delle spese ministeriali annunciata da Renzi nei giorni scorsi.
Si tratta ovviamente di un'indicazione di grandezza e non di un
taglio lineare, perche' ogni ministero contribuira' indicando le
poste su cui intervenire. La spending review dovra' infatti
essere uno sforzo collettivo.
   Mentre l'Italia si prepara a presentarsi di fronte ai partner
europei all'Ecofin informale di giovedi' e venerdi' a Milano, dove
si inizieranno a definire i mezzi per sbloccare gli investimenti
usando meglio la flessibilita' gia' esistente, nell'immediato il
fuoco e' puntato anche sui numeri del Pil che usciranno domani
dall'Istat. Spettera' infatti ai tecnici dell'istituto di
statistica annunciare la revisione del valore del Prodotto
italiano 2011 alla luce dei nuovi criteri contabili stabiliti
dal sistema europeo dei Conti nazionali.
   A varcare la soglia di Palazzo Chigi questo pomeriggio sono
stati prima Cottarelli - che rimarra' almeno fino al varo della
Legge di Stabilita' - e poi Padoan. Con il premier i due
supertecnici economici hanno passato al setaccio la lista delle
poste che potrebbero e dovrebbero essere tagliate per dare
attuazione all'obiettivo di una sforbiciata da 20 miliardi alla
spesa pubblica che Renzi si e' prefissato per il 2015. Secondo
quanto calcola oggi il Corriere della Sera, quel taglio del 3%
delle spese dei ministeri potrebbe tradursi in un risparmio di 7
miliardi di euro.
   Sulla linea del governo che ha sempre detto di non voler
procedere a tagli lineari, la geografia degli interventi
ipotizzata gia' nei mesi scorsi da Cottarelli abbraccia tutta la
compagine della P.A. I capitoli e le strategie di intervento
erano gia' stati in parte definiti, quando all'avvio della
spending Cottarelli ha verificato, con i singoli ministeri i
possibili interventi. Si parte dalla presidenza del Consiglio
per la quale e' prevista tra l'altro la razionalizzazione di
dipartimenti e dirigenti e si passera' poi alle misure destinate
al ministero della Difesa e di quello dell'Interno animato,
quest'ultimo, dalla recente mobilitazione delle forze di
Polizia. Cottarelli ha fin dall'inizio parlato della necessita'
di coordinare Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza
e forestali. O per gli Esteri si potra' riparlare di
razionalizzazione della rete diplomatica e consolare. Nessuno
escluso dunque, ciascuno dei ministeri dovra' mostrarsi disposto
a presentare un proprio piano dettagliato di taglio delle spese.
In questa direzione proprio oggi dal Mise hanno fatto sapere che
i tecnici erano al lavoro per la propria spending review
interna.
   C'e' poi il capitolo privatizzazioni. Il governo conta di
mettere in campo tutte le forze per realizzare la dismissione di
quote di Eni ed Enel. Ma ovviamente ascoltando, per i tempi,
''gli umori dei mercati''. (ANSA).


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