DIFESA, DIRIGENTI SENZA SCATTI. COLPITI I VERTICI MILITARI. MANCATO RIPRISTINO DEL MECCANISMO PREMIALE PER 5MILA (Sole24Ore)

venerdì 17 ottobre 2014

Sole 24 Ore - 17 ottobre 2014

Mancato ripristino del meccanismo premiale per 5mila

DIFESA, DIRIGENTI SENZA SCATTI

Colpiti i vertici militari, della Polizia di Stato, dei Vigili del fuoco, della Forestale e della Penitenziaria

di Marco Ludovico

ROMA — Stop agli avanzamenti automatici di stipendio per la dirigenza del comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico. In gergo si chiamano «classi e scatti», hanno cadenze pluriennali e consentono un incremento del monte salariale annuale.

Il mancato ripristino di questo meccanismo, contenuto nella bozza della legge di stabilità, colpisce dunque i dirigenti militari, della Polizia di Stato, dei Vigili del fuoco, della Forestale e della Penitenziaria: circa 5mila persone su un comparto di oltre mezzo milione di addetti.

E’ una disposizione che ha lasciato spiazzati i vertici dei ministeri interessati - Interno e Difesa in primis - definita al ministero dell'Economia nonostante un'intesa di massima tra i dicasteri, compresa la Funzione pubblica, per ricomprendere invece questi automatismi nello sblocco del tetto stipendiale che, come annunciato dal premier Matteo Renzi, alla fine è arrivato. Un tema che aveva sollevato le minacce di sciopero, poi rientrate, di Cocer (gli organismi di rappresentanza delle forze armate) e sindacati di polizia.

Ora c'è da fare i conti, però, con la stesura del testo definitivo che, forse, potrebbe riservare qualche sorpresa. Tanto che c'è chi sostiene che classi e scatti della dirigenza potrebbero essere invece recuperati: ieri, infatti, ci sono stati diversi confronti e discussioni tra i ministeri coinvolti. Ed è certo che se la questione non fosse risolta subito approderà, comunque, in Parlamento dove sarà di nuovo affrontata. Non va trascurato peraltro il fatto che il mancato sblocco riguarda il solo personale del comparto difesa e sicurezza non contrattualizzato. E che ai ministeri guidati da Angelino Alfano e Roberta Pinotti non si comprende ancora il senso di questo parziale mancato sblocco.

Attacca Gianni Tonelli (Sap): «Quante risorse a disposizione abbiamo per superare il tetto salariale delle forze di polizia? Da dove saranno prese? Come verranno distribuite? In che modo sarà risolto il problema del valore giuridico di questi quattro anni di blocco stipendiale?». Secondo Tonelli «certamente il superamento del tetto salariale non può essere pagato con tagli agli straordinari, alle indennità operative, ai buoni pasto e ad altre voci che sono fondamentali per le donne e gli uomini in divisa».

 


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